Angizia » Origini e storia

Angizia, che compare anche epigraficamente come Angita, Arigitia o Anguita, era una dea tra i popoli Osco-umbri e corsivo pre-romane dell'Italia centrale e crede di avere mantenuto come una figura di culto domestico anche nel periodo romano repubblicano.
Il poeta romano Virgilio scrisse che una tale pre-romana corsivo tribù conosciuta come i Marsi, che risiedeva nella regione Abruzzo giorno moderno dell'Italia centrale, affermavano di discendere da una figlia del leggendario re colchica Aeëtes. Questa figlia, secondo lo storico romano Gnaeus Gellius, era conosciuta come Angizia, la terza delle figlie dei Re Aeëtes a fianco di Medea e Circe. Gli studiosi del Medioevo credevano che Angizia e Medea fossero la stessa persona, come Arigitia è stato registrato da Silius Italicus e successive Servius Honoratus come il nome Marrubians dato in primo luogo Medea al suo volo dalla Colchide in Italia, dove ha insegnato in particolare i locali suoi arti curative. Angizia e Medea condividere questa conoscenza rara delle arti magiche e rimedi vegetali e Angizia, come Medea, si dice che hanno insegnato i Marsi per curare febbri e morsi di serpente. Ovidio racconta come a suo tempo Marsi sarebbe arrivato per le strade di Roma a vendere preparazioni a base di erbe, cure e dimostrare la loro padronanza sopra animali selvatici come lupi e serpenti. Come i loro antenati, contemporanea Abruzzese serpari anche rivendicare il potere sopra i serpenti ed ereditario immunità dai morsi di serpente.
Folklore abruzzese conserva la leggenda che Angizia era una volta una sacerdotessa greca che costruì la sua casa sulle sponde dell'antico lago Fucino e ha insegnato la gente del posto l'arte segreta del serpente incantevole e cure di morso di serpente, divinazione e guarigione. Per questo, santuari sono stati costruiti in suo onore, e serpenti sono stati offerti come sacrifici da coloro che cercano la guarigione. Questa tradizione popolare è supportata dalle iscrizioni a Luco dei Marsi (noto ai Romani come Lucus Angitiae), il boschetto sacro di Angizia. Il suo nome compare anche su una dedicatoria cippo da Civita d'Antino, nelle Tavole Iguvine umbra e nelle iscrizioni nei territori del Peligni, Vestini e Sabini - che attestano la sua popolarità in queste regioni.
Il Romans ha derivato il nome Angizia/Anguita da anguis, cui serpenti e anguille serpente-come appare nelle sue rappresentazioni in tutta Italia. Questa associazione di serpenti con la guarigione è diffusa nel mondo greco-romano, come dimostrato nelle rappresentazioni cultuali di Aesklepius, Hygeia e Apollo.

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