ESDRA 1-5 | Tesori della Parola di Dio: settimana del 18-24 gennaio

LEGGERE E ASCOLTARE LA BIBBIA ONLINE PRESSO JW.ORG:




VITA CRISTIANA E MINISTERO – TESTI BIBLICI E I RIFERIMENTI:


TESORI DELLA PAROLA DI DIO


“GEOVA MANTIENE LE PROMESSE”: (10 MIN) [FAR VEDERE IL VIDEO INTRODUZIONE A ESDRA.]


Geova mantiene le promesse
TESORI DELLA PAROLA DI DIO | ESDRA 1-5

Geova mantiene le promesse
Geova promise di ristabilire la vera adorazione nel tempio di Gerusalemme. Ma dopo il loro ritorno dall’esilio a Babilonia gli ebrei incontrarono numerosi ostacoli, tra cui un decreto reale per fermare la costruzione del tempio. Molti temevano che il lavoro non sarebbe mai stato completato.

ca. 537 a.E.V.

Ciro decreta la ricostruzione del tempio

3:3

Settimo mese
Eretto l’altare; offerti sacrifici

3:10, 11

536 a.E.V.
Gettate le fondamenta

4:23, 24

522 a.E.V.
Il re Artaserse ferma i lavori

5:1, 2

520 a.E.V.
Zaccaria e Aggeo incoraggiano il popolo a riprendere i lavori

6:15

515 a.E.V.
Completato il tempio

Esd 3:1-6 — Le profezie di Geova si avverano sempre (w06 15/1 19 par. 2)


Esdra 3:1-6 Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti

3 Quando arrivò il settimo mese, i figli d’Israele erano nelle [loro] città. E il popolo si raccoglieva come un sol uomo a Gerusalemme. 2 E Iesua figlio di Iozadac e i suoi fratelli i sacerdoti e Zorobabele figlio di Sealtiel e i suoi fratelli si levavano ed edificavano l’altare dell’Iddio d’Israele, per offrirvi sacrifici bruciati, secondo ciò che è scritto nella legge di Mosè l’uomo del [vero] Dio.

3 Stabilirono dunque fermamente l’altare nel suo proprio posto, poiché su di loro [venne] lo spavento a causa dei popoli dei paesi, e offrivano su di esso sacrifici bruciati a Geova, i sacrifici bruciati della mattina e della sera. 4 Quindi tennero la festa delle capanne secondo ciò che è scritto, con i sacrifici bruciati di giorno in giorno in numero conforme alla regola di ciò che era dovuto per ciascun giorno. 5 E ci fu poi l’olocausto continuo e quello per le lune nuove e per tutti i santificati periodi festivi di Geova e per ognuno che spontaneamente faceva un’offerta volontaria a Geova. 6 Dal primo giorno del settimo mese cominciarono a offrire sacrifici bruciati a Geova, quando non si erano ancora gettate le fondamenta dello stesso tempio di Geova.

Punti notevoli del libro di Esdra

3:1-6. I fedeli rimpatriati offrirono il loro primo sacrificio nel settimo mese del 537 a.E.V. (tishri, corrispondente a settembre/ottobre). I babilonesi erano entrati a Gerusalemme nel quinto mese del 607 a.E.V. (ab, corrispondente a luglio/agosto) e due mesi dopo la città era desolata. (2 Re 25:8-17, 22-26) Com’era stato predetto, la desolazione di Gerusalemme terminò allo scadere dei 70 anni. (Geremia 25:11; 29:10) Qualunque cosa sia predetta dalla Parola di Dio si avvera.

Esd 5:1-7 — Geova può guidare gli eventi perché si evolvano a favore del suo popolo (w06 15/1 19 par. 4; w86 15/1 9 par. 2; w86 1/2 29, riquadro)


Esdra 5:1-7 Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti

5 E Aggeo il profeta e Zaccaria nipote di Iddo, il profeta, profetizzarono ai giudei che erano in Giuda e a Gerusalemme, nel nome dell’Iddio d’Israele [che era] su di loro. 2 Fu allora che Zorobabele figlio di Sealtiel e Iesua figlio di Iozadac si levarono e iniziarono a riedificare la casa di Dio, che era a Gerusalemme; e con loro c’erano i profeti di Dio che davano loro aiuto. 3 In quel tempo Tattenai il governatore oltre il Fiume e Setar-Bozenai e i loro colleghi vennero da loro, e dicevano loro questo: “Chi vi ha emanato l’ordine di edificare questa casa e di finire questa impalcatura?” 4 Quindi dissero loro questo: “Quali sono i nomi degli uomini robusti che edificano questo edificio?” 5 E l’occhio del loro Dio mostrò d’essere sugli anziani dei giudei, e non li fermarono finché la comunicazione non fosse giunta a Dario e non fosse quindi rimandato indietro un documento ufficiale a questo proposito.

6 [Ecco] una copia della lettera che Tattenai il governatore oltre il Fiume e Setar-Bozenai e i suoi colleghi, i governatori minori che erano oltre il Fiume, mandarono a Dario il re; 7 gli mandarono il resoconto, e in esso lo scritto era di questo tenore:

“A Dario il re:

“Ogni pace!

Punti notevoli del libro di Esdra

5:1-7; 6:1-12. Geova può guidare gli eventi perché si evolvano a favore del suo popolo.

SCAVIAMO PER TROVARE GEMME SPIRITUALI: (8 MIN)


Esd 1:3-6 — Perché si può dire che gli israeliti che non si offrirono di ritornare in patria non avevano necessariamente una fede debole? (w06 15/1 17 par. 5; 19 par. 1)


Esdra 1:3-6 Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti

3 Chiunque fra voi è di tutto il suo popolo, il suo Dio sia con lui. Salga dunque a Gerusalemme, che è in Giuda, e riedifichi la casa di Geova l’Iddio d’Israele — egli è il [vero] Dio — la quale era a Gerusalemme. 4 In quanto a chiunque resta da tutti i luoghi dove risiede come forestiero, gli uomini del suo luogo lo assistano con argento e con oro e con beni e con animali domestici insieme all’offerta volontaria per la casa del [vero] Dio, che era a Gerusalemme’”.
5 Quindi i capi dei padri di Giuda e di Beniamino e i sacerdoti e i leviti si levarono, pure ognuno di cui il [vero] Dio aveva destato lo spirito, per salire a riedificare la casa di Geova, che era a Gerusalemme. 6 In quanto a tutti quelli intorno a loro, rafforzarono le loro mani con utensili d’argento, con oro, con beni e con animali domestici e con cose scelte, oltre a tutto ciò che fu offerto volontariamente.

Punti notevoli del libro di Esdra

1:3-6: Gli israeliti che non si offrirono volontari per ritornare in patria avevano una fede debole? Forse alcuni non tornarono a Gerusalemme perché erano materialisti e non avevano apprezzamento per la pura adorazione, ma non per tutti era così. Innanzi tutto ci sarebbero voluti quattro o cinque mesi per andare a Gerusalemme, distante 1.600 chilometri. In secondo luogo, stabilirsi in un paese rimasto abbandonato per 70 anni e occuparsi della ricostruzione erano cose che richiedevano molta forza fisica. Senza dubbio, quindi, per alcuni non fu possibile ritornare a causa di circostanze sfavorevoli, come problemi fisici, età avanzata o responsabilità familiari.

Punti notevoli del libro di Esdra

1:3-6. Proprio come alcuni degli israeliti che rimasero a Babilonia, molti testimoni di Geova non possono intraprendere il ministero a tempo pieno o andare a servire dove c’è più bisogno. D’altra parte, sostengono e incoraggiano chi lo può fare e promuovono l’opera di predicare il Regno e fare discepoli con le loro contribuzioni volontarie.

Esd 4:1-3 — Perché fu rifiutata un’offerta di aiuto? (w06 15/1 19 par. 3)


Esdra 4:1-3 Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti

4 Quando gli avversari di Giuda e di Beniamino ebbero udito che i figli dell’Esilio edificavano un tempio a Geova l’Iddio d’Israele, 2 si accostarono immediatamente a Zorobabele e ai capi delle case paterne e dissero loro: “Lasciateci edificare insieme a voi; poiché, proprio come voi, noi ricerchiamo il vostro Dio e gli sacrifichiamo fin dai giorni di Esar-Addon re d’Assiria, che ci fece salire qui”. 3 Comunque, Zorobabele e Iesua e il resto dei capi delle case paterne d’Israele dissero loro: “Voi non avete nulla a che fare con noi nell’edificare una casa al nostro Dio, poiché noi stessi, insieme, edificheremo a Geova l’Iddio d’Israele, proprio come ci ha comandato il re Ciro, re di Persia”.

Punti notevoli del libro di Esdra

4:1-3. I fedeli rimpatriati rifiutarono l’offerta dei falsi adoratori, in quanto accettare avrebbe significato formare un’alleanza religiosa con loro. (Esodo 20:5; 34:12) In modo simile, oggi gli adoratori di Geova non partecipano a nessun movimento per l’unione delle fedi.

Cosa impariamo su Geova dalla lettura biblica di questa settimana?



Quali punti della lettura biblica di questa settimana possiamo usare nel ministero di campo?



LETTURA BIBLICA: ESD 3:10–4:7 (4 MIN O MENO)


Esdra 3:10-4:7 Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti

10 Quando gli edificatori ebbero gettato le fondamenta del tempio di Geova, i sacerdoti in veste ufficiale, con le trombe, e i leviti, i figli di Asaf, con i cembali, stettero in piedi per lodare Geova secondo l’ordine di Davide re d’Israele. 11 E rispondevano lodando e rendendo grazie a Geova, “poiché egli è buono, poiché la sua amorevole benignità verso Israele è a tempo indefinito”. In quanto a tutto il popolo, urlò con un alto urlo alla lode di Geova per la posa delle fondamenta della casa di Geova. 12 E molti dei sacerdoti e dei leviti e dei capi delle case paterne, i vecchi che avevano visto la casa precedente, piangevano ad alta voce alla posa delle fondamenta di questa casa davanti ai loro occhi, mentre molti altri levavano la voce con urla di gioia. 13 Perciò il popolo non distingueva il suono dell’urlo di allegrezza dal suono del pianto del popolo, poiché il popolo urlava con un alto urlo, e il suono stesso si udì perfino a grande distanza.
4 Quando gli avversari di Giuda e di Beniamino ebbero udito che i figli dell’Esilio edificavano un tempio a Geova l’Iddio d’Israele, 2 si accostarono immediatamente a Zorobabele e ai capi delle case paterne e dissero loro: “Lasciateci edificare insieme a voi; poiché, proprio come voi, noi ricerchiamo il vostro Dio e gli sacrifichiamo fin dai giorni di Esar-Addon re d’Assiria, che ci fece salire qui”. 3 Comunque, Zorobabele e Iesua e il resto dei capi delle case paterne d’Israele dissero loro: “Voi non avete nulla a che fare con noi nell’edificare una casa al nostro Dio, poiché noi stessi, insieme, edificheremo a Geova l’Iddio d’Israele, proprio come ci ha comandato il re Ciro, re di Persia”.
4 Allora il popolo del paese indeboliva di continuo le mani del popolo di Giuda e lo scoraggiava dall’edificare, 5 e assoldava consiglieri contro di loro per frustrare il loro consiglio per tutti i giorni di Ciro re di Persia fino al regno di Dario re di Persia. 6 E sotto il regno di Assuero, all’inizio del suo regno, scrissero un’accusa contro gli abitanti di Giuda e Gerusalemme. 7 Inoltre, ai giorni di Artaserse, Bislam, Mitredat, Tabeel e il resto dei suoi colleghi scrissero ad Artaserse re di Persia, e la scrittura della lettera era scritta in caratteri aramaici e tradotta in lingua aramaica.

EFFICACI NEL MINISTERO


Primo contatto: (2 min o meno) Presentare l’articolo all’ultima pagina della Torre di Guardia. Porre le basi per la visita ulteriore.



Visita ulteriore: (4 min o meno) Dimostrare come fare la visita ulteriore a una persona che ha manifestato interesse quando le è stato presentato l’articolo all’ultima pagina della Torre di Guardia. Porre le basi per la visita successiva.



Studio biblico: (6 min o meno) Dimostrare come tenere uno studio biblico (bh 20 parr. 6-8).


La Bibbia: il libro di Dio

6, 7. Perché la coerenza del testo biblico è particolarmente degna di nota?
6 La Bibbia fu scritta nell’arco di oltre 1.600 anni. Gli scrittori, che vissero in epoche diverse, provenivano da svariati ambienti. Alcuni erano agricoltori, pescatori o pastori. Altri erano profeti, giudici o re. L’evangelista Luca era medico. Nonostante le esperienze diverse dei suoi scrittori, la Bibbia è coerente dal principio alla fine.
7 Il primo libro della Bibbia ci spiega come ebbero inizio i problemi dell’uomo. L’ultimo libro ci rivela che tutta la terra diventerà un paradiso, cioè un giardino. L’intero testo biblico racchiude migliaia di anni di storia e in qualche modo si ricollega allo svolgimento del proposito di Dio. La coerenza della Bibbia è straordinaria, ma è quello che ci aspettiamo dal libro di Dio.
8. Fate esempi che dimostrino l’accuratezza scientifica della Bibbia.
8 La Bibbia è scientificamente accurata. Contiene informazioni che precorrevano di molto i tempi. Per esempio il libro di Levitico conteneva leggi sulla quarantena e l’igiene, date all’antico Israele quando le nazioni circostanti ignoravano completamente nozioni del genere. In un’epoca in cui si avevano idee sbagliate circa la forma della terra, la Bibbia accennava al circolo, o sfera, della terra. (Isaia 40:22) Diceva correttamente che la terra è ‘sospesa sul nulla’. (Giobbe 26:7) Certo la Bibbia non è un testo scientifico, ma quando menziona argomenti scientifici è accurata. Non è quello che ci aspettiamo dal libro di Dio?

VITA CRISTIANA


“Tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”: (5 min) Discorso basato su Matteo 6:33 e Luca 12:22-24. Invitare i proclamatori a narrare alcune esperienze che dimostrano come Geova ha mantenuto la promessa di prendersi cura delle loro necessità materiali mentre mettevano il Regno al primo posto.


Matteo 6:33 Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti

33 “Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia, e tutte queste [altre] cose vi saranno aggiunte.

Luca 12:22-24 Traduzione del Nuovo Mondo con riferimenti

22 Quindi disse ai suoi discepoli: “Per questo motivo vi dico: Cessate di essere ansiosi per la vostra anima, di ciò che mangerete, o per il vostro corpo, di ciò che indosserete. 23 Poiché l’anima vale più del cibo e il corpo più del vestito. 24 Notate che i corvi non seminano né raccolgono, e che non hanno né granaio né deposito, eppure Dio dà loro da mangiare. Quanto valete voi più degli uccelli!

La nostra parola “è Sì eppure No”?: (10 min) Trattazione (w14 15/3 30-32).


La nostra parola “è Sì eppure No”?

La nostra parola “è Sì eppure No”?
Immaginiamo questa scena: un anziano che fa parte di un Comitato di assistenza sanitaria ha preso appuntamento con un giovane fratello per uscire in servizio la domenica mattina seguente. Proprio quella mattina, però, riceve la telefonata di un altro fratello: sua moglie ha appena avuto un incidente stradale ed è stata trasportata all’ospedale; ora bisogna trovare urgentemente un chirurgo disposto a operarla senza sangue. L’anziano cancella l’appuntamento di servizio per correre in aiuto di questa famiglia in piena emergenza.
Ora proviamo a immaginare quest’altra situazione: una madre single viene invitata da una coppia della congregazione a passare una serata insieme. Quando lo dice alle sue due bambine, loro non stanno più nella pelle; non vedono l’ora che arrivi quella sera. Ma il giorno prima la madre viene informata dalla coppia che per un imprevisto sono costretti ad annullare l’invito. In seguito scopre il perché: dopo aver invitato lei, hanno ricevuto un invito da altri amici per quella stessa sera e lo hanno accettato.
Essendo cristiani vogliamo essere di parola. Non dovremmo mai dire “Sì eppure No”, cioè promettere di fare qualcosa e poi cambiare idea senza un motivo valido (2 Cor. 1:18). Come dimostrano gli esempi menzionati, comunque, non tutte le situazioni sono uguali: ci sono casi in cui sembra non ci sia altro da fare che cancellare l’impegno preso. Una volta dovette farlo anche l’apostolo Paolo.
ACCUSATO DI ESSERE VOLUBILE
Nel 55, mentre era a Efeso per il suo terzo viaggio missionario, Paolo stava progettando di attraversare il Mar Egeo alla volta di Corinto e poi di proseguire per la Macedonia. Al ritorno pensava di ripassare da Corinto, a quanto pare per prendere il dono che la congregazione aveva benignamente preparato per i fratelli di Gerusalemme (1 Cor. 16:3). Che queste fossero le sue intenzioni si capisce da 2 Corinti 1:15, 16, in cui Paolo scrisse: “Con questa fiducia intendevo prima venire da voi, affinché aveste una seconda occasione di gioia, e dopo una sosta presso di voi andare in Macedonia, e dalla Macedonia tornare da voi ed essere da voi per un tratto accompagnato in Giudea”.
Sembra che in una precedente lettera Paolo avesse informato i fratelli di Corinto di ciò che aveva in mente di fare (1 Cor. 5:9). Tuttavia, poco dopo averla scritta venne a sapere “da quelli della casa di Cloe” che nella congregazione c’erano seri contrasti (1 Cor. 1:10, 11). Decise allora di cambiare i suoi programmi e scrisse quella che conosciamo come la prima lettera ai Corinti, in cui diede amorevolmente consigli e correzione. Menzionò anche di aver cambiato il suo itinerario e che perciò sarebbe andato prima in Macedonia e poi a Corinto (1 Cor. 16:5, 6).
A quanto pare, quando i fratelli di Corinto ricevettero la lettera di Paolo, gli “apostoli sopraffini” di quella congregazione lo accusarono di essere volubile, di non mantenere la parola. A propria difesa Paolo chiese: “Quando ebbi tale intenzione, non mi abbandonai a nessuna leggerezza, vero? O le cose che mi propongo, me le propongo secondo la carne, affinché in me ci sia il ‘Sì, Sì’ e il ‘No, No’?” (2 Cor. 1:17; 11:5).
Qualcuno potrebbe pensare che in questa circostanza l’apostolo Paolo si stesse davvero ‘abbandonando a qualche leggerezza’. In realtà non è così. La parola tradotta “leggerezza” trasmette il senso di incostanza, e si può usare per riferirsi a una persona inaffidabile, che non mantiene le promesse. Ma la domanda retorica di Paolo — “Le cose che mi propongo, me le propongo secondo la carne?” — avrebbe dovuto far capire ai cristiani di Corinto che non aveva deciso di cambiare i suoi programmi perché era inaffidabile.
Paolo confutò con forza l’accusa che gli era stata mossa scrivendo: “Si può confidare in Dio che la nostra parola a voi rivolta non è Sì eppure No” (2 Cor. 1:18). Quando aveva deciso di cambiare itinerario, Paolo aveva sicuramente a cuore il bene dei fratelli e delle sorelle di Corinto. Da 2 Corinti 1:23 si capisce che lo aveva fatto ‘per risparmiarli’: aveva dato loro la possibilità di correggere la situazione prima del suo arrivo. E infatti, proprio come aveva sperato, mentre si trovava in Macedonia era stato informato da Tito che la sua lettera aveva raggiunto lo scopo: i corinti avevano capito che stavano sbagliando e si erano pentiti, il che era stato per lui motivo di grande gioia (2 Cor. 6:11; 7:5-7).
“PER MEZZO DI LUI È DETTO L’‘AMEN’ A DIO”
L’accusa di essere volubile poteva avere altre implicazioni: se Paolo non era affidabile visto che non manteneva la parola, non ci si poteva fidare neanche di ciò che predicava. L’apostolo, però, ricordò ai corinti di aver portato loro il messaggio di Gesù Cristo. “Il Figlio di Dio, Cristo Gesù”, scrisse, “che fu predicato fra voi per mezzo di noi, cioè per mezzo di me e Silvano e Timoteo, non fu Sì eppure No, ma nel suo caso il Sì è stato Sì” (2 Cor. 1:19). Gesù Cristo, il modello di Paolo, era forse stato inaffidabile? Ovviamente no! Durante tutta la sua vita e il suo ministero aveva sempre detto la verità (Giov. 14:6; 18:37). Se ciò che Gesù aveva predicato era vero e attendibile in tutto e per tutto e Paolo diffondeva lo stesso messaggio, allora era attendibile anche quello che diceva lui.
Geova stesso è il “Dio di verità” (Sal. 31:5). Le successive parole di Paolo lo confermano: “Per quante siano le promesse di Dio, sono state Sì per mezzo di lui”, cioè per mezzo di Cristo. L’assoluta integrità che Gesù aveva dimostrato quando era stato sulla terra aveva fugato qualsiasi dubbio in merito alle promesse di Geova. Paolo aggiunse: “Perciò per mezzo di lui è detto l’‘Amen’ a Dio per la gloria mediante noi” (2 Cor. 1:20). Gesù è l’“Amen”, cioè la garanzia che tutte le promesse di Geova Dio si avvereranno.
Quindi, proprio come Geova e Gesù, quando diceva sì Paolo intendeva davvero sì (2 Cor. 1:19). Non era affatto volubile; non faceva promesse “secondo la carne” (2 Cor. 1:17). Camminava “secondo lo spirito” (Gal. 5:16). Aveva sempre a cuore il bene degli altri. Il suo sì significava sì!
IL NOSTRO SÌ SIGNIFICA SÌ?
Oggi per chi non segue i princìpi biblici nella propria vita è più che normale promettere e poi non mantenere se si ha qualche problema o si trova qualcosa di più interessante da fare. Nelle questioni d’affari sì non significa sempre sì, anche quando lo si mette nero su bianco. Il matrimonio, che è un accordo tra due contraenti, non è più visto come un impegno che dura tutta la vita: il vertiginoso aumento dei divorzi dimostra che per molti si tratta di un impegno preso alla leggera e a cui ci si può sottrarre facilmente (2 Tim. 3:1, 2).
Che dire di noi? Il nostro sì significa sì? È vero che, come menzionato all’inizio, potremmo dover cancellare un appuntamento non perché siamo volubili, ma a motivo di circostanze che sfuggono al nostro controllo. Ma visto che siamo cristiani, se facciamo una promessa o prendiamo un impegno, dovremmo fare tutto il possibile per mantenerli (Sal. 15:4; Matt. 5:37). Così ci faremo la reputazione di persone affidabili, di parola, che dicono sempre la verità (Efes. 4:15, 25; Giac. 5:12). Nel momento in cui gli altri si renderanno conto di potersi fidare di noi, forse saranno più propensi ad ascoltarci quando parleremo loro del Regno di Dio. Perciò facciamo di tutto affinché il nostro sì significhi davvero sì!
In effetti, non molto tempo dopo aver scritto 1 Corinti, Paolo andò in Macedonia dopo essersi fermato a Troas. Dalla Macedonia scrisse 2 Corinti (2 Cor. 2:12; 7:5). In seguito si recò a Corinto.

STUDIO BIBLICO DI CONGREGAZIONE: IA CAP. 7 PARR. 1-14 (30 MIN)


CAPITOLO SETTE
“Continuava a crescere presso Geova”

par. 3 (1 Sam. 11:14, 15)
In seguito Samuele disse al popolo: “Venite e andiamo a Ghilgal per confermare là il potere reale”. 15
Tutto il popolo andò dunque a Ghilgal, e vi facevano re Saul dinanzi a Geova a Ghilgal. Quindi offrirono là sacrifici di comunione dinanzi a Geova, e là Saul e tutti gli uomini d’Israele continuarono a rallegrarsi grandemente.

par. 3 (1 Sam. 12:2)
Ed ora, ecco, il re cammina davanti a voi! In quanto a me, sono divenuto vecchio e ho i capelli grigi, e i miei figli, ecco, sono con voi, e io, io ho camminato davanti a voi dalla mia giovinezza fino a questo giorno.

par. 4 (Luca 18:8)
Vi dico: Rapidamente farà loro giustizia. Tuttavia, quando il Figlio dell’uomo arriverà, troverà veramente la fede sulla terra?”

par. 6 (Eso. 38:8)
Quindi fece il bacino di rame e la sua base di rame, usando gli specchi delle servitrici che facevano servizio organizzato all’ingresso della tenda di adunanza.

par. 6 (Giud. 11:34-40)
Infine Iefte giunse a Mizpa a casa sua, ed ecco, sua figlia gli usciva incontro col tamburello, suonando e danzando! Ora essa era assolutamente l’unica figlia. Oltre a lei non aveva né figlio né figlia. 35
E avvenne che quando la scorse si strappava le vesti e diceva: “Ohimè, figlia mia! Mi hai fatto davvero piegare, e tu stessa sei divenuta quella a cui davo l’ostracismo. E io, io ho aperto la mia bocca a Geova, e non posso tornare indietro”. 36
Ma essa gli disse: “Padre mio, se hai aperto la bocca a Geova, fammi secondo ciò che è uscito dalla tua bocca, giacché Geova ha eseguito per te atti di vendetta sui tuoi nemici, i figli di Ammon”. 37
E proseguì, dicendo a suo padre: “Mi sia fatta questa cosa: Lasciami stare per due mesi, e lasciami andare, e di sicuro scenderò sui monti, e lasciami piangere la mia verginità, io e le mie compagne”. 38
A ciò egli disse: “Va!” La mandò dunque via per due mesi; e andava, lei con le sue compagne, e piangeva la sua verginità sui monti. 39
E alla fine di due mesi avvenne che tornò da suo padre, dopo di che egli adempì il voto che aveva fatto verso di lei. In quanto a lei, non ebbe mai relazione con uomo. E divenne un regolamento in Israele: 40
Di anno in anno le figlie d’Israele andavano a lodare la figlia di Iefte il galaadita, quattro giorni all’anno.

par. 8 (Prov. 22:6)
Addestra il ragazzo secondo la via per lui; anche quando sarà invecchiato non se ne allontanerà.

par. 10 (1 Sam. 2:18)
E Samuele da ragazzo serviva dinanzi a Geova, cinto di un efod di lino.

par. 11 (1 Sam. 2:12)
Ora i figli di Eli erano uomini buoni a nulla; non riconoscevano Geova.

par. 13 (1 Sam. 2:22)
Ed Eli era molto vecchio, e aveva udito di tutto ciò che i suoi figli facevano a tutto Israele e come giacevano con le donne che servivano all’ingresso della tenda di adunanza.

par. 14 (1 Sam. 2:23-25)
E diceva loro: “Perché continuate a fare cose come queste? Poiché le cose che odo intorno a voi da tutto il popolo sono cattive. 24
No, figli miei, perché non è buona la notizia che odo, che il popolo di Geova fa circolare. 25
Se un uomo pecca contro un uomo, Dio farà da arbitro per lui; ma se un uomo pecca contro Geova, chi pregherà per lui?” Ma non ascoltavano la voce del loro padre, perché Geova si compiaceva ora di metterli a morte.

Ripasso e panoramica del programma della prossima settimana (3 min)



STUDIO DELLA “TORRE DI GUARDIA” | SETTIMANA DEL 18-24 GENNAIO 2016
Amiamo il prossimo come noi stessi?


TESTI BIBLICI PER LO STUDIO


w15 15/11 pp. 1-2
La Torre di Guardia (2015)
18-24 GENNAIO 2016
PAGINA 21

(1 Giovanni 4:16) E noi stessi abbiamo conosciuto e abbiamo creduto all’amore che Dio ha nel nostro caso. Dio è amore, e chi rimane nell’amore rimane unito a Dio e Dio rimane unito a lui.
(Colossesi 1:15) Egli è l’immagine dell’invisibile Iddio, il primogenito di tutta la creazione;

[ 2 ]


(Matteo 22:37-39) Gli disse: “‘Devi amare Geova tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima e con tutta la tua mente’. 38 Questo è il più grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile ad esso, è questo: ‘Devi amare il tuo prossimo come te stesso’.

[ 4 ]


(Genesi 1:27, 28) E Dio creava l’uomo a sua immagine, lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 28 Inoltre, Dio li benedisse e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra e soggiogatela, e tenete sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e ogni creatura vivente che si muove sopra la terra”.
(Romani 5:12) Ecco perché, come per mezzo di un solo uomo il peccato entrò nel mondo e la morte per mezzo del peccato, e così la morte si estese a tutti gli uomini perché tutti avevano peccato . . .
(2 Timoteo 3:16, 17) Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnare, per riprendere, per correggere, per disciplinare nella giustizia, 17 affinché l’uomo di Dio sia pienamente competente, del tutto preparato per ogni opera buona.

[ 5 ]


(1 Corinti 13:4-8) L’amore è longanime e benigno. L’amore non è geloso, non si vanta, non si gonfia, 5 non si comporta indecentemente, non cerca i propri interessi, non si irrita. Non tiene conto del male. 6 Non si rallegra dell’ingiustizia, ma si rallegra della verità. 7 Copre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 8 L’amore non viene mai meno. Ma se ci sono [doni di] profezia, saranno eliminati; se ci sono lingue, cesseranno; se c’è conoscenza, sarà eliminata.

[ 6 ]


(1 Corinti 11:3) Ma voglio che sappiate che il capo di ogni uomo è il Cristo; a sua volta il capo della donna è l’uomo; a sua volta il capo del Cristo è Dio.
(Giovanni 14:31) ma, affinché il mondo sappia che io amo il Padre, proprio come il Padre mi ha dato comandamento [di fare], così faccio. Alzatevi, andiamo via di qui.

[ 7 ]


(1 Pietro 3:7) Voi, mariti, continuate a dimorare in maniera simile con loro secondo conoscenza, assegnando loro onore come a un vaso più debole, il femminile, giacché siete anche eredi con loro dell’immeritato favore della vita, affinché le vostre preghiere non siano impedite.
(Efesini 5:25) Mariti, continuate ad amare le vostre mogli, come anche il Cristo amò la congregazione e si consegnò per essa,
(Tito 2:3-5) Similmente le donne d’età avanzata siano di condotta riverente, non calunniatrici, né schiave di molto vino, maestre di ciò che è bene, 4 affinché facciano tornare in sé le giovani per amare i loro mariti, per amare i loro figli, 5 per essere di mente sana, caste, casalinghe, buone, sottomesse ai loro propri mariti, affinché non si parli ingiuriosamente della parola di Dio.

[ 8 ]


(Galati 6:10) Realmente, dunque, finché ne abbiamo il tempo favorevole, operiamo ciò che è bene verso tutti, ma specialmente verso quelli che hanno relazione con [noi] nella fede.
(Romani 12:10) Con amore fraterno abbiate tenero affetto gli uni per gli altri. Nel mostrare onore gli uni agli altri prevenitevi.
(1 Pietro 1:22) Ora che avete purificato le vostre anime mediante la [vostra] ubbidienza alla verità col risultato di un affetto fraterno senza ipocrisia, amatevi di cuore gli uni gli altri intensamente.
(1 Pietro 4:8) Soprattutto, abbiate intenso amore gli uni per gli altri, perché l’amore copre una moltitudine di peccati.

[ 9 ]


(1 Giovanni 4:20, 21) Se qualcuno fa la dichiarazione: “Io amo Dio”, eppure odia il suo fratello, è bugiardo. Poiché chi non ama il suo fratello, che ha visto, non può amare Dio, che non ha visto. 21 E abbiamo da lui questo comandamento, che chi ama Dio ami anche il suo fratello.

[ 10 ]


(Colossesi 3:12-14) Conformemente, come eletti di Dio, santi ed amati, rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità. 13 Continuate a sopportarvi gli uni gli altri e a perdonarvi liberalmente gli uni gli altri se qualcuno ha motivo di lamentarsi contro un altro. Come Geova vi perdonò liberalmente, così fate anche voi. 14 Ma, oltre a tutte queste cose, [rivestitevi d’]amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione.

[ 11 ]


(Giovanni 13:34, 35) Vi do un nuovo comandamento, che vi amiate gli uni gli altri; come vi ho amati io, che anche voi vi amiate gli uni gli altri. 35 Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”.
(1 Giovanni 3:10, 11) I figli di Dio e i figli del Diavolo sono manifesti da questo fatto: Chiunque non pratica la giustizia non ha origine da Dio, né [ha origine da Dio] colui che non ama il suo fratello. 11 Poiché questo è il messaggio che avete udito dal principio, che dobbiamo avere amore gli uni per gli altri;
(Matteo 24:14) E questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine.

[ 12 ]


(Rivelazione 7:9) Dopo queste cose vidi, ed ecco, una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua, che stavano in piedi dinanzi al trono e dinanzi all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche; e nelle loro mani c’erano rami di palme.
(Rivelazione 7:14, 15) E subito gli dissi: “Signor mio, tu lo sai”. Ed egli mi disse: “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro lunghe vesti e le hanno rese bianche nel sangue dell’Agnello. 15 Perciò sono dinanzi al trono di Dio; e gli rendono sacro servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono spiegherà su di loro la sua tenda.

[ 13 ]


(Matteo 24:21) poiché allora ci sarà grande tribolazione come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più.
(Geremia 25:32, 33) “Geova degli eserciti ha detto questo: ‘Ecco, una calamità esce di nazione in nazione, e una gran tempesta stessa si leverà dalle più remote parti della terra. 33 E gli uccisi da Geova certamente saranno in quel giorno da un’estremità all’altra della terra. Su di essi non si farà lamento, né saranno raccolti o seppelliti. Diverranno come letame sulla superficie del suolo’.
(Rivelazione 21:4) Ed egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore. Le cose precedenti sono passate”.

[ 16 ]


(1 Tessalonicesi 2:13) In realtà, è anche per questo che ringraziamo incessantemente Dio, perché quando riceveste la parola di Dio, che udiste da noi, l’accettaste non come parola di uomini, ma, quale veracemente è, come parola di Dio, la quale pure opera in voi credenti.
(2 Corinti 4:4) fra i quali l’iddio di questo sistema di cose ha accecato le menti degli increduli, affinché la luce della gloriosa buona notizia intorno al Cristo, che è l’immagine di Dio, non risplenda [loro].

[ 17 ]


(Colossesi 4:6) La vostra espressione sia sempre con grazia, condita con sale, in modo da sapere come dare risposta a ciascuno.
(1 Pietro 3:15) Ma santificate il Cristo come Signore nei vostri cuori, sempre pronti a fare una difesa davanti a chiunque vi chieda ragione della vostra speranza, ma con mitezza e profondo rispetto.

[ 18 ]


(1 Pietro 2:23) Quando era oltraggiato, non rese oltraggio. Quando soffriva, non minacciò, ma continuò ad affidarsi a colui che giudica giustamente.
(1 Pietro 3:8, 9) Infine, siate tutti dello stesso pensiero, mostrando i medesimi sentimenti, avendo affetto fraterno, teneramente compassionevoli, di mente umile, 9 non rendendo male per male né oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedicendo, perché a questa [condotta] foste chiamati, affinché ereditiate una benedizione.

[ 19 ]


(Matteo 5:43-45) “Avete udito che fu detto: ‘Devi amare il tuo prossimo e odiare il tuo nemico’. 44 Ma io vi dico: Continuate ad amare i vostri nemici e a pregare per quelli che vi perseguitano; 45 per mostrare d’esser figli del Padre vostro che è nei cieli, poiché egli fa sorgere il suo sole sui malvagi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

[ 20 ]


(Romani 13:8-10) Non siate debitori di nulla a nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri; poiché chi ama il suo simile ha adempiuto [la] legge. 9 Poiché il [codice della legge]: “Non devi commettere adulterio, non devi assassinare, non devi rubare, non devi concupire”, e qualsiasi altro comandamento, si riassume in questa parola, cioè: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. 10 L’amore non fa male al prossimo; perciò l’amore è l’adempimento della legge.
(1 Giovanni 5:19) Noi sappiamo che abbiamo origine da Dio, ma tutto il mondo giace nel [potere del] malvagio.

Clicca sull'immagine per Scaricare informazioni complete in file digitale per Computer desktop, Laptop, Tablet, Mobile & Smartphone

Scarica le informazioni per Studio personale per Computer desktop, Laptop, Tablet, Mobile & Smartphone

Scarica le informazioni per Studio personale per Computer desktop, Laptop, Tablet, Mobile & Smartphone


Contenuto Consigliato