2 Cronache 25-26-27-28, Punti notevoli della Bibbia: settimana del 28 dicembre

Punti notevoli della lettura della Bibbia: 2 Cronache 25-28. Informazioni per studio personale

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28 dic. Lettura della Bibbia: 2 Cronache 25-28


(2 CRONACHE 25:6)

“Inoltre, assoldò da Israele centomila uomini potenti e valorosi, per cento talenti d’argento.”

*** it-1 p. 94 Alleanza ***
Ubbidendo al consiglio divino, Amazia re di Giuda decise saggiamente di non servirsi delle truppe mercenarie d’Israele, benché ciò significasse la perdita di 100 talenti d’argento (circa un miliardo di lire) dati loro come compenso. — 2Cr 25:6-10.

(2 CRONACHE 25:7)

“E un certo uomo del [vero] Dio venne da lui, dicendo: “O re, non venga con te l’esercito d’Israele, poiché Geova non è con Israele, [cioè con] tutti i figli di Efraim.”

*** it-1 p. 782 Efraim ***
Essendo la principale tribù del regno settentrionale, Efraim finì col rappresentare l’intero regno delle dieci tribù. (2Cr 25:7; Ger 7:15)

(2 CRONACHE 25:12)

“E ce ne furono diecimila che i figli di Giuda catturarono vivi. Li portarono dunque in cima alla rupe, e li gettavano dalla cima della rupe; ed essi, tutti quanti, si sfracellarono.”

*** it-2 p. 711 Reati e punizioni ***
Quella di gettare i condannati giù da una rupe o da un’altura non era una pena prevista dalla legge, ma Amazia re di Giuda inflisse questa punizione a 10.000 uomini di Seir. (2Cr 25:12)

(2 CRONACHE 25:23)

“E Ioas re d’Israele catturò a Bet-Semes Amazia re di Giuda, figlio di Ioas figlio di Ioacaz, dopo di che lo portò a Gerusalemme e fece una breccia nelle mura di Gerusalemme, dalla Porta di Efraim fino alla Porta dell’Angolo, quattrocento cubiti.”

*** it-1 p. 47 Acazia ***
Acazia è chiamato anche “Azaria” in 2 Cronache 22:6 (benché qui 15 manoscritti ebraici leggano “Acazia”), e “Ioacaz” in 2 Cronache 21:17; 25:23 (trasposizione del nome divino usato come prefisso anziché come suffisso).

*** it-2 p. 613 Porta ***
Porta dell’Angolo. Questa porta era evidentemente situata all’angolo NO delle mura della città, a O della Porta di Efraim. (2Re 14:13; 2Cr 25:23) Si trovava sul versante E della valle di Innom, pare nel muro occidentale della città vecchia là dove esso si congiungeva con il Muro Largo.

*** it-2 p. 613 Porta ***
Porta di Efraim. La Porta di Efraim si apriva nel Muro Largo, 400 cubiti (178 m) a E della Porta dell’Angolo. (2Re 14:13; 2Cr 25:23) Da essa si usciva a N in direzione del territorio di Efraim. Alcuni ricercatori la identificano con la Porta di Mezzo (Ger 39:3), altri con la Prima Porta. (Zac 14:10) Si pensa che corrispondesse alla Porta Gennath o Porta del Giardino di cui parla lo storico ebreo Giuseppe Flavio. (Guerra giudaica, V, 146 [iv, 2]) Presso la Porta di Efraim c’era una pubblica piazza in cui all’epoca di Neemia la popolazione eresse capanne per celebrare la festa delle capanne. (Ne 8:16) Questa porta non è nominata nel brano di Neemia relativo alla ricostruzione, probabilmente perché non aveva avuto bisogno di estesi restauri.

(2 CRONACHE 26:5)

“Ed ebbe cura di ricercare di continuo Dio ai giorni di Zaccaria, colui che istruiva nel timore del [vero] Dio; e, ai giorni della sua ricerca di Geova, il [vero] Dio lo rese prospero.”

*** w07 15/12 p. 10 Avete un mentore spirituale? ***
Avete un mentore spirituale?
ALLA giovane età di 16 anni, Uzzia divenne re del regno meridionale di Giuda. Regnò per più di 50 anni, dalla fine del IX agli inizi dell’VIII secolo a.E.V. Fin da giovane Uzzia “continuò a fare ciò che era retto agli occhi di Geova”. Cosa lo spinse a tenere una condotta retta? Secondo la narrazione storica “[Uzzia] ebbe cura di ricercare di continuo Dio ai giorni di Zaccaria, colui che istruiva nel timore del vero Dio; e, ai giorni della sua ricerca di Geova, il vero Dio lo rese prospero”. — 2 Cronache 26:1, 4, 5.
Non si sa molto di Zaccaria, il consigliere del re, a parte le informazioni contenute in questo brano della Bibbia. Tuttavia, essendo “colui che istruiva nel timore del vero Dio”, Zaccaria esercitò un’eccellente influenza sul giovane monarca perché facesse ciò che era giusto. Un commentario biblico osserva che Zaccaria era evidentemente “un uomo che conosceva bene gli insegnamenti sacri, ricco di esperienza spirituale e capace di trasmettere la sua conoscenza”. (The Expositor’s Bible) Parlando di Zaccaria un biblista ha detto: “Conosceva bene le profezie ed . . . era un uomo intelligente, devoto e retto; sembra anche che avesse un grande ascendente su Uzzia”.
La fedele condotta di Uzzia gli valse molte benedizioni ed egli “manifestò forza in misura straordinaria” perché “il vero Dio continuò ad aiutarlo”. Ebbe successo nelle attività secolari perché visse una vita devota “ai giorni di Zaccaria”. (2 Cronache 26:5-8) Una volta divenuto prospero, Uzzia lasciò gli insegnamenti di Zaccaria, il suo mentore. “Il suo cuore si insuperbì fino al punto di causare rovina, così che agì infedelmente contro Geova”. A seguito di un atto particolarmente irriverente, fu colpito da una ripugnante malattia della pelle e non poté più svolgere mansioni regali. — 2 Cronache 26:16-21.
C’è qualcuno che come istruttore, o mentore, vi incoraggia a ‘ricercare Dio’? Questo vale sia che siate giovani o meno giovani, uomini o donne. Tenete in gran conto questo mentore perché i suoi consigli possono aiutarvi a continuare a fare ciò che è retto agli occhi di Geova. Ascoltate questo maturo cristiano (o cristiana) e prendete seriamente in considerazione i consigli che vi dà. Non ignorate mai le sagge parole di chi vi ‘istruisce nel timore del vero Dio’. — 2 Cronache 26:5; Proverbi 1:5; 12:15; 19:20.

(2 CRONACHE 26:6)

“E usciva a combattere contro i filistei e faceva brecce nelle mura di Gat e nelle mura di Iabne e nelle mura di Asdod, dopo di che edificò città nel [territorio di] Asdod e tra i filistei.”

*** it-1 pp. 936-937 Filistea, Filistei ***
Nelle profezie. La profezia di Gioele indicava che i filistei, poiché avevano venduto i “figli di Giuda e i figli di Gerusalemme ai figli dei greci”, avrebbero subito lo stesso trattamento. (Gle 3:4-8) Le parole del profeta Gioele devono essere state scritte nel IX secolo a.E.V., perciò le sconfitte dei filistei per mano di Uzzia (2Cr 26:6-8) e di Ezechia (2Re 18:8) potevano far parte dell’adempimento di questa profezia.
Tuttavia un adempimento maggiore ci fu dopo il ritorno degli israeliti dall’esilio in Babilonia. Il biblista C. F. Keil osserva: “Alessandro Magno e i suoi successori rimisero in libertà nei loro paesi molti prigionieri di guerra ebrei (confronta la promessa del re Demetrio a Gionatan: ‘Rimetterò in libertà quei giudei che sono stati fatti prigionieri, e ridotti in schiavitù nel nostro paese’, Giuseppe Flavio, Ant. xiii. 2, 3), e parti della Filistea e della Fenicia furono per un certo tempo sotto la dominazione ebraica”. (Commentary on the Old Testament, 1973, vol. X, Gioele, p. 224; cfr. Abd 19, 20). Degno di nota è pure il fatto che Alessandro Magno conquistò la città filistea di Gaza. Molti degli abitanti furono uccisi e i superstiti furono venduti schiavi. Diverse altre profezie pure additavano l’esecuzione della vendetta di Geova sui filistei. — Isa 14:31; Ger 25:9, 20; 47:1-7; Ez 25:15, 16; Am 1:6-8; Sof 2:5; Zac 9:5-7; per ulteriori particolari vedi ASCALON; ASDOD; ECRON; GAT; GAZA n. 1.

(2 CRONACHE 26:9)

“Oltre a ciò, Uzzia edificò torri a Gerusalemme presso la Porta dell’Angolo e presso la Porta della Valle e presso il Contrafforte, e le fortificò.”

*** it-2 p. 613 Porta ***
Presso questa porta Uzzia eresse una torre; non è specificato se si trattasse della Torre dei Forni o no. (2Cr 26:9) Sia Geremia che Zaccaria sembrano collocare la Porta dell’Angolo all’estremità O della città. — Ger 31:38; Zac 14:10.
Non risulta che ci fossero altre porte nel muro occidentale tra la Porta dell’Angolo e la Porta della Valle, situata nel tratto SO delle mura, senza dubbio perché il ripido pendio della valle di Innom rendeva inutile l’apertura di altre porte. Neemia non menziona la Porta dell’Angolo; ancora una volta la ragione potrebbe essere che questa porta non aveva avuto bisogno di estesi restauri. La narrazione accenna comunque al restauro della Torre dei Forni, che sembra facesse parte della Porta dell’Angolo o sorgesse lì vicino. — Ne 3:11.

(2 CRONACHE 26:10)

“Inoltre, edificò torri nel deserto e scavò molte cisterne (poiché c’era una gran quantità di bestiame che era divenuto suo), e anche nella Sefela e sull’altopiano. C’erano agricoltori e vignaioli sui monti e sul Carmelo, poiché egli mostrò di amare l’agricoltura.”

*** it-1 p. 965 Fortificazioni ***
Oltre alle torri cittadine, altre torri (ebr. mighdàl; pl. mighdalìm) venivano erette in luoghi isolati. Queste servivano come “posti di guardia” per proteggere pozzi o sorgenti, strade, confini, vie di comunicazione o di rifornimento. Uzzia re di Giuda è noto per la costruzione di torri sia a Gerusalemme che nel deserto, queste ultime pare per proteggere le cisterne che aveva costruito per abbeverare il bestiame. (2Cr 26:9, 10) Diverse torri del genere sono state scoperte nel Negheb.

(2 CRONACHE 26:15)

“Inoltre, fece a Gerusalemme macchine da guerra, invenzione di ingegneri, perché fossero sulle torri e sugli angoli, per tirare frecce e grosse pietre. Di conseguenza la sua fama si sparse molto lontano, poiché fu aiutato meravigliosamente finché si fortificò.”

*** it-1 p. 1053 Gerusalemme ***
Uzzia inoltre dotò le torri e gli angoli di “macchine da guerra”, forse catapulte per lanciare frecce e grosse pietre. (2Cr 26:14, 15)

(2 CRONACHE 26:16)

“Comunque, appena egli si fu fortificato, il suo cuore si insuperbì fino al punto di causare rovina, così che agì infedelmente contro Geova suo Dio ed entrò nel tempio di Geova per bruciare incenso sull’altare dell’incenso.”

*** it-2 p. 1063 Superbia ***
Anche una persona che ha servito Dio con cuore umile può diventare superba per il fatto di avere acquistato ricchezza o potenza, o a motivo della sua bellezza, del suo successo, della sua sapienza, o del consenso altrui. Uzzia re di Giuda ne è un esempio. Governò bene ed ebbe la benedizione di Geova per molti anni. (2Cr 26:3-5) Ma la Bibbia dice: “Comunque, appena egli si fu fortificato, il suo cuore si insuperbì fino al punto di causare rovina, così che agì infedelmente contro Geova suo Dio ed entrò nel tempio di Geova per bruciare incenso sull’altare dell’incenso”. (2Cr 26:16) Uzzia si innalzò svolgendo mansioni sacerdotali, privilegio che Dio aveva espressamente negato ai re d’Israele, tenendo separato il potere regale dal sacerdozio.

(2 CRONACHE 26:17)

“Immediatamente Azaria il sacerdote e con lui i sacerdoti di Geova, ottanta uomini valorosi, entrarono dietro a lui.”

*** it-1 p. 260 Azaria ***
14. Sommo sacerdote, figlio di Ioanan, discendente di Aaronne. (1Cr 6:1-10) Quando il re Uzzia volle presuntuosamente offrire incenso nel tempio, forse fu questo Azaria che gli ordinò di uscire. Il re non diede ascolto e Geova lo colpì con la lebbra. (2Cr 26:16-21)

(2 CRONACHE 26:18)

“Quindi tennero testa a Uzzia il re e gli dissero: “Non è affar tuo, o Uzzia, bruciare incenso a Geova, ma è affare dei sacerdoti figli di Aaronne, i santificati, bruciare incenso. Esci dal santuario; poiché hai agito infedelmente, e non ti è di alcuna gloria da parte di Geova Dio”.”

*** it-1 p. 260 Azaria ***
14. Sommo sacerdote, figlio di Ioanan, discendente di Aaronne. (1Cr 6:1-10) Quando il re Uzzia volle presuntuosamente offrire incenso nel tempio, forse fu questo Azaria che gli ordinò di uscire. Il re non diede ascolto e Geova lo colpì con la lebbra. (2Cr 26:16-21)

(2 CRONACHE 26:19)

“Ma Uzzia si infuriò mentre nella sua mano c’era un incensiere per bruciare l’incenso, e, durante il suo furore contro i sacerdoti, la lebbra stessa rifulse sulla sua fronte davanti ai sacerdoti nella casa di Geova accanto all’altare dell’incenso.”

*** it-1 p. 974 Fronte ***
Quando il re Uzzia usurpò presuntuosamente e illegalmente le mansioni sacerdotali volendo offrire incenso sull’altare dell’incenso nel tempio di Geova, il suo peccato e il giudizio di Geova furono chiaramente e immediatamente resi manifesti dalla lebbra che rifulse sulla sua fronte. — 2Cr 26:16, 19, 20.

(2 CRONACHE 26:23)

“Infine Uzzia giacque con i suoi antenati; e lo seppellirono dunque con i suoi antenati, [ma] nel campo di sepoltura che apparteneva ai re, poiché dissero: “È lebbroso”. E Iotam suo figlio regnava in luogo di lui.”

*** it-2 p. 940 Sepoltura, Luoghi di sepoltura ***
Il lebbroso re Uzzia fu sepolto “con i suoi antenati, ma nel campo di sepoltura che apparteneva ai re, poiché dissero: ‘È lebbroso’”. Questo sembrerebbe indicare che la sua salma venne sotterrata anziché deposta in una tomba scavata nella roccia. — 2Cr 26:23.

*** it-2 p. 1174 Uzzia ***
A proposito della sua morte e sepoltura, 2 Cronache 26:23 riferisce: “Infine Uzzia giacque con i suoi antenati; e lo seppellirono dunque con i suoi antenati, ma nel campo di sepoltura che apparteneva ai re, poiché dissero: ‘È lebbroso’”. Questo può significare che, a motivo della lebbra, Uzzia venne sepolto in un campo annesso al cimitero reale invece che in una tomba scavata nella roccia.
Una lapide di calcare, rinvenuta a Gerusalemme e attribuita al I secolo E.V., porta la seguente iscrizione: “Qui furono portate le ossa di Uzzia, re di Giuda. Non aprire”. — ILLUSTRAZIONE, vol. 1, p. 960.

(2 CRONACHE 27:3)

“Egli stesso edificò la porta superiore della casa di Geova, e fece molto lavoro di edificazione sulle mura di Ofel.”

*** it-2 p. 615 Porta ***
“Porta superiore della casa di Geova”. Questa poteva essere una porta che immetteva nel cortile interno, forse la “nuova porta di Geova”, dove fu processato Geremia; lì inoltre Baruc, segretario di Geremia, lesse il rotolo davanti al popolo. (Ger 26:10; 36:10) Può darsi che Geremia l’abbia chiamata “nuova porta” perché non era antica come le altre; forse si trattava della “porta superiore della casa di Geova” costruita dal re Iotam. — 2Re 15:32, 35; 2Cr 27:3.

(2 CRONACHE 27:5)

“Ed egli stesso guerreggiò contro il re dei figli di Ammon e alla fine si mostrò più forte di loro, tanto che i figli di Ammon gli diedero quell’anno cento talenti d’argento e diecimila cor di frumento e diecimila d’orzo. Questo è ciò che i figli di Ammon gli pagarono anche nel secondo anno e nel terzo.”

*** it-1 p. 116 Ammoniti ***
Il forte governo di Uzzia (829-778 a.E.V.) costrinse di nuovo gli ammoniti a pagare un tributo a Giuda (2Cr 26:8) e Iotam figlio di Uzzia riconfermò l’autorità su Ammon, esigendo un tributo di 100 talenti d’argento (oltre un miliardo di lire) e 10.000 cor (2.200.000 litri) di frumento e 10.000 di orzo. (2Cr 27:5) Il fatto che gli ammoniti fossero in grado di pagare questo pesante tributo per tre anni consecutivi poteva essere dovuto alla loro posizione favorevole lungo una delle principali vie carovaniere fra l’Arabia e Damasco e alla relativa fertilità della valle dello Iabboc, di cui frumento e orzo sono tuttora i principali prodotti.

*** it-2 p. 450 Orzo ***
Iotam re di Giuda ricevette dal re di Ammon un tributo che includeva 10.000 cor (22.000 hl) di orzo. (2Cr 27:5)

(2 CRONACHE 27:7)

“In quanto al resto dei fatti di Iotam e a tutte le sue guerre e alle sue vie, ecco, sono scritti nel Libro dei Re d’Israele e di Giuda.”

*** w09 15/3 p. 32 Domande dai lettori ***
D’altro canto, certi riferimenti potrebbero riguardare libri che hanno nomi simili a libri biblici, ma che in realtà non fanno parte della Bibbia. Possiamo illustrarlo con quattro libri antichi: Il “libro dei fatti dei tempi dei re di Giuda”, il “Libro dei Re di Giuda e d’Israele”, il “Libro dei Re d’Israele” e il “Libro dei Re d’Israele e di Giuda”. Anche se i nomi di questi libri possono assomigliare a quelli dei libri biblici di 1 Re e 2 Re, questi quattro libri non erano ispirati e sono estranei al canone biblico. (1 Re 14:29; 2 Cron. 16:11; 20:34; 27:7) Probabilmente si trattava solo di scritti storici disponibili al tempo in cui il profeta Geremia ed Esdra scrissero i resoconti che troviamo nella Bibbia.

(2 CRONACHE 28:1)

“Acaz aveva vent’anni quando cominciò a regnare, e regnò sedici anni a Gerusalemme, e non fece ciò che era retto agli occhi di Geova come Davide suo antenato.”

*** it-1 p. 45 Acaz ***
1. Figlio di Iotam re di Giuda. Acaz salì al trono a 20 anni e regnò per 16 anni. — 2Re 16:2; 2Cr 28:1.
Dato che Ezechia figlio di Acaz aveva 25 anni quando cominciò a regnare, Acaz non doveva avere ancora 12 anni quando lo generò. (2Re 18:1, 2) Mentre nei climi temperati i maschi di solito raggiungono la pubertà fra i 12 e i 15 anni, nei climi più caldi possono raggiungerla prima. Anche le usanze matrimoniali variano. Un periodico (Zeitschrift für Semitistik und verwandte Gebiete, a cura di E. Littmann, Lipsia, 1927, vol. 5, p. 132) riferiva che il matrimonio di bambini era frequente nella Terra Promessa anche in epoca relativamente recente, e citava il caso di due fratelli di 8 e 12 anni che erano sposati e il maggiore andava a scuola con la moglie. Tuttavia, un manoscritto ebraico, la Pescitta siriaca e alcuni manoscritti della Settanta greca in 2 Cronache 28:1 dicono che Acaz aveva “venticinque anni” all’inizio del suo regno.

(2 CRONACHE 28:15)

“Quindi gli uomini che furono designati secondo i loro nomi si levarono e afferrarono i prigionieri, e tutti quelli nudi li vestirono dalle spoglie. Li vestirono, dunque, e provvidero loro sandali e diedero loro da mangiare e da bere e li spalmarono di unguento. Per di più, nel caso di quelli che vacillavano, li trasportarono su asini e li condussero a Gerico, città delle palme, accanto ai loro fratelli. Dopo ciò tornarono a Samaria.”

*** it-2 p. 1163 Unto, Unzione ***
Spalmare d’olio la testa era un segno di favore. (Sl 23:5) I capi di Efraim compirono un gesto di benignità verso i soldati di Giuda prigionieri spalmandoli di unguento e rimandandoli a Gerico, secondo il consiglio del profeta Oded. (2Cr 28:15)

(2 CRONACHE 28:16)

“Allora il re Acaz mandò [a chiedere] ai re d’Assiria che lo aiutassero.”

*** it-2 p. 1112 Tiglat-Pileser (III) ***
In 2 Cronache 28:16 si legge che Acaz mandò una delegazione ‘ai re d’Assiria perché lo aiutassero’. “Re” è al plurale nel testo masoretico, mentre è al singolare in altri manoscritti antichi e nella Settanta, per cui molte traduzioni si attengono al plurale ebraico. (ATE, Lu, NM, VR) Secondo alcuni studiosi qui il plurale indicherebbe semplicemente la somma maestà e grandezza attribuita a un unico monarca (Tiglat-Pileser III) quale “re dei re”. Comunque viene richiamata l’attenzione anche sulla vanagloriosa dichiarazione del monarca assiro riportata in Isaia 10:8: “Non sono i miei principi nello stesso tempo re?” È quindi possibile che il riferimento a “Pul re d’Assiria” (2Re 15:19) si possa applicare anche nel senso che prima di diventare il sovrano di tutto l’impero egli fosse il governante di una provincia assira.

(2 CRONACHE 28:20)

“Alla fine Tilgat-Pilneser re d’Assiria venne contro di lui e gli causò angustia, e non lo rafforzò.”

*** it-1 pp. 45-46 Acaz ***
Vassallaggio all’Assiria e morte. Invece di riporre fede in Geova, per timore della congiura siro-israelita Acaz preferì l’imprevidente politica di corrompere Tiglat-Pileser III re d’Assiria perché venisse in suo aiuto. (Isa 7:2-6; 8:12) Qualunque sia stato il sollievo che l’ambizioso re assiro abbia dato ad Acaz abbattendo Siria e Israele, fu solo temporaneo. Alla fine ciò “gli causò angustia, e non lo rafforzò” (2Cr 28:20), anzi per colpa sua Giuda finì sotto il pesante giogo dell’Assiria.

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