2 Cronache 15-16-17-18-19, Punti notevoli della Bibbia: settimana del 14 dicembre

Punti notevoli della lettura della Bibbia: 2 Cronache 15-19. Informazioni per studio personale

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14 dic. Lettura della Bibbia: 2 Cronache 15-19


(2 CRONACHE 15:1)

“Ora circa Azaria figlio di Oded, lo spirito di Dio fu su di lui.”

*** it-2 p. 417 Oded ***
ODED
(Òded) [[Dio] ha dato sollievo].
1. Padre del profeta Azaria. (2Cr 15:1) In 2 Cronache 15:8 Oded stesso è definito profeta: “Appena Asa ebbe udito queste parole e la profezia di Oded il profeta . . .”. Alcuni studiosi sopprimerebbero le parole “di Oded il profeta” imputandole all’errore di un copista, ma ciò non spiegherebbe perché lo scrittore dica che Asa udì “queste parole e la profezia”. Altri farebbero un’aggiunta in modo da leggere: “Appena Asa ebbe udito queste parole e la profezia di Azaria figlio di Oded”, in armonia con la Settanta greca (codice Alessandrino), la Pescitta siriaca e la Vulgata latina (recensione clementina), ma questo non risolverebbe comunque il problema sopraindicato. La terza soluzione consiste nell’accettare il testo masoretico così com’è, desumendone che Oded stesso avesse pronunciato una profezia non menzionata nel testo. Asa prestò ascolto alle parole di Azaria (2Cr 15:2-7) e a quelle di suo padre Oded.

(2 CRONACHE 15:2)

“Di conseguenza egli uscì davanti ad Asa e gli disse: “Uditemi, o Asa e tutto Giuda e Beniamino! Geova è con voi finché voi mostrate d’essere con lui; e se lo ricercate, si lascerà trovare da voi, ma se lo lasciate, egli vi lascerà.”

*** w12 15/8 p. 9 “C’è una ricompensa per la vostra attività” ***
Queste parole rafforzano la nostra fede. Ci trasmettono la sicurezza che Geova sarà con noi fintanto che noi lo serviremo fedelmente. Quando ci rivolgiamo a lui per chiedere aiuto, possiamo aver fiducia che ci ascolta.

*** w12 15/8 pp. 9-10 “C’è una ricompensa per la vostra attività” ***
Comunque le parole di Azaria contenevano anche un serio avvertimento: ‘Se lasciate Geova, egli vi lascerà’. Non permettiamo mai che questo ci accada: le conseguenze possono essere tragiche. (2 Piet. 2:20-22) Le Scritture non ci dicono perché Geova abbia inviato ad Asa questo avvertimento; ad ogni modo il re non lo ascoltò.

*** w12 15/8 p. 9 “C’è una ricompensa per la vostra attività” ***
“Uditemi, o Asa e tutto Giuda e Beniamino! Geova è con voi finché voi mostrate d’essere con lui; e se lo ricercate, si lascerà trovare da voi, ma se lo lasciate, egli vi lascerà.

*** w12 15/8 p. 9 “C’è una ricompensa per la vostra attività” ***
2 Cron. 15:1, 2,

(2 CRONACHE 15:7)

“E voi, siate coraggiosi e non vi caschino le mani, perché c’è una ricompensa per la vostra attività”.”

*** w12 15/8 p. 9 “C’è una ricompensa per la vostra attività” ***
“Siate coraggiosi”, disse Azaria. Spesso per fare ciò che è giusto ci vuole grande coraggio, ma sappiamo di poterci riuscire grazie all’aiuto che viene da Geova.
La nonna di Asa, Maaca, aveva fatto “un orribile idolo al palo sacro”, per cui al re si presentò il difficile compito di rimuoverla “dalla dignità di signora”. Egli adempì a tale compito e, inoltre, bruciò il suo idolo. (1 Re 15:13) Asa fu benedetto per la determinazione e il coraggio che mostrò. Anche noi dobbiamo attenerci risolutamente alle giuste norme divine sia che i nostri parenti dimostrino lealtà a Dio sia che non lo facciano. Se lo faremo Geova ci ricompenserà per la nostra condotta fedele.
Parte della ricompensa di Asa consisté nel vedere che molti israeliti, riscontrando che Geova era con lui, affluivano a Giuda dall’apostata regno settentrionale. Il loro apprezzamento per la pura adorazione era così forte che furono disposti a lasciare le loro case per andare a vivere tra i servitori di Geova. In seguito Asa e tutto Giuda “entrarono in un patto per ricercare Geova . . . con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima”. Quale fu il risultato? “Egli si fece trovare da loro; e Geova continuò a dar loro riposo tutt’intorno”. (2 Cron. 15:9-15)

*** w12 15/8 p. 9 “C’è una ricompensa per la vostra attività” ***
Siate coraggiosi e non vi caschino le mani, perché c’è una ricompensa per la vostra attività”. — 2 Cron. 15:1, 2, 7.

*** it-2 p. 199 Mano ***
‘lasciar cadere le mani’, scoraggiarsi (2Cr 15:7;

(2 CRONACHE 15:8)

“E appena Asa ebbe udito queste parole e la profezia di Oded il profeta, si fece coraggio e faceva scomparire le cose disgustanti da tutto il paese di Giuda e di Beniamino e dalle città che aveva catturato dalla regione montagnosa di Efraim, e rinnovava l’altare di Geova che era davanti al portico di Geova.”

*** it-2 p. 417 Oded ***
ODED
(Òded) [[Dio] ha dato sollievo].
1. Padre del profeta Azaria. (2Cr 15:1) In 2 Cronache 15:8 Oded stesso è definito profeta: “Appena Asa ebbe udito queste parole e la profezia di Oded il profeta . . .”. Alcuni studiosi sopprimerebbero le parole “di Oded il profeta” imputandole all’errore di un copista, ma ciò non spiegherebbe perché lo scrittore dica che Asa udì “queste parole e la profezia”. Altri farebbero un’aggiunta in modo da leggere: “Appena Asa ebbe udito queste parole e la profezia di Azaria figlio di Oded”, in armonia con la Settanta greca (codice Alessandrino), la Pescitta siriaca e la Vulgata latina (recensione clementina), ma questo non risolverebbe comunque il problema sopraindicato. La terza soluzione consiste nell’accettare il testo masoretico così com’è, desumendone che Oded stesso avesse pronunciato una profezia non menzionata nel testo. Asa prestò ascolto alle parole di Azaria (2Cr 15:2-7) e a quelle di suo padre Oded.

(2 CRONACHE 15:17)

“E gli alti luoghi stessi non scomparvero da Israele. Solo, il cuore stesso di Asa fu completo per tutti i suoi giorni.”

*** it-1 p. 102 Alti luoghi ***
Asa, succeduto sul trono ad Abia, servì con fedeltà Geova e decise di liberare il regno da tutto ciò che aveva a che fare con la falsa adorazione. (1Re 15:11-13) “Eliminò da tutte le città di Giuda gli alti luoghi e i banchi dell’incenso”. (2Cr 14:2-5) Tuttavia 1 Re 15:14 e 2 Cronache 15:17 fanno supporre che gli alti luoghi non siano stati eliminati. Potrebbe darsi che Asa, pur eliminando gli alti luoghi destinati all’adorazione di falsi dèi, abbia lasciato stare quelli presso i quali si adorava Geova. Oppure, forse gli alti luoghi riapparvero verso la fine del suo regno e li dovette distruggere il suo successore, Giosafat. Ma neanche durante il regno di Giosafat gli alti luoghi scomparvero del tutto. (1Re 22:42, 43; 2Cr 17:5, 6; 20:31-33) L’adorazione di Giuda presso gli alti luoghi era così radicata che le riforme di Asa e di Giosafat non riuscirono a eliminarli in modo definitivo.

*** it-1 p. 213 Asa ***
In 2 Cronache 14:2-5 si legge che Asa “eliminò dunque gli altari stranieri e gli alti luoghi e spezzò le colonne sacre e tagliò i pali sacri”. Ma 1 Re 15:14 e 2 Cronache 15:17 dicono che “non eliminò gli alti luoghi”. Può quindi darsi che gli alti luoghi menzionati nel precedente brano di Cronache fossero quelli dove si praticava l’adorazione pagana che aveva contaminato Giuda, mentre il brano di Re si riferirebbe agli alti luoghi dove la popolazione adorava Geova. Anche dopo l’erezione del tabernacolo e più tardi dopo la costruzione del tempio, occasionali sacrifici erano offerti a Geova sugli alti luoghi e in speciali circostanze gli furono ben accetti, come nei casi di Samuele, Davide ed Elia. (1Sa 9:11-19; 1Cr 21:26-30; 1Re 18:30-39) Comunque il luogo approvato per i normali sacrifici era quello autorizzato da Geova. (Nu 33:52; De 12:2-14; Gsè 22:29) Errate forme di adorazione sugli alti luoghi poterono continuare nonostante l’eliminazione degli alti luoghi pagani, forse perché il re non s’impegnò ad eliminarli con lo stesso vigore con cui eliminò quelli pagani. Oppure è possibile che Asa avesse effettuato una completa rimozione di tutti gli alti luoghi; in tal caso, col tempo, questi sorsero di nuovo e non furono più eliminati sino alla fine del suo regno, tanto che furono abbattuti dal suo successore, Giosafat.

(2 CRONACHE 15:19)

“In quanto alla guerra, non ce ne fu fino al trentacinquesimo anno del regno di Asa.”

*** it-1 p. 214 Asa ***
Quindi anche l’apparente contraddizione fra la dichiarazione di 2 Cronache 15:19 che ‘non ci fu guerra fino al trentacinquesimo [in realtà il quindicesimo] anno del regno di Asa’, e quella di 1 Re 15:16 secondo cui “ci fu la guerra stessa fra Asa e Baasa re d’Israele per tutti i loro giorni”, può essere spiegata dal fatto che, una volta iniziate, le ostilità fra i due re continuarono come aveva predetto Hanani. — 2Cr 16:9.

(2 CRONACHE 16:1)

“Nel trentaseiesimo anno del regno di Asa, Baasa re d’Israele salì contro Giuda ed edificava Rama, per non permettere a nessuno di uscire o di entrare da Asa re di Giuda.”

*** w12 15/8 p. 10 “C’è una ricompensa per la vostra attività” ***
Nel 36° anno del regno di Asa, Baasa, re d’Israele, compì atti ostili contro Giuda. Baasa prese a fortificare Rama, città di confine situata a circa otto chilometri a nord di Gerusalemme, forse per impedire ai suoi sudditi di riversarsi in Giuda per lealtà verso Asa e la pura adorazione.

*** w12 15/8 p. 10 “C’è una ricompensa per la vostra attività” ***
2 Cron. 16:1

*** it-1 p. 214 Asa ***
L’affermazione di 2 Cronache 16:1 che Baasa salì contro Giuda “nel trentaseiesimo anno del regno di Asa” ha causato qualche perplessità, dato che il regno di Baasa, iniziato nel terzo anno di Asa e durato solo 24 anni, era terminato circa 10 anni prima del 36° anno del regno di Asa. (1Re 15:33) Alcuni pensano a un errore di copiatura e ritengono si tratti del 16° o del 26° anno del regno di Asa, ma non è necessario ipotizzare un errore per far tornare il conto. Commentatori ebrei citano il Seder Olam, il quale avanza l’ipotesi che fosse il 36° anno dall’inizio del regno separato di Giuda (997 a.E.V.), corrispondente al 16° anno di Asa (infatti Roboamo regnò 17 anni, Abia 3 anni e Asa era ora nel 16° anno). (Soncino Books of the Bible, Londra, 1952, nt. a 2Cr 16:1) Tale era pure l’opinione di James Ussher.

(2 CRONACHE 16:3)

““C’è un patto fra me e te e fra mio padre e tuo padre. Ecco, ti mando in effetti argento e oro. Va, infrangi il tuo patto con Baasa re d’Israele, affinché si ritiri da me”.”

*** it-1 p. 214 Asa ***
Complotto e guerra contro Baasa. Baasa re d’Israele tentò di impedire il passaggio di chiunque volesse tornare in Giuda fortificando Rama, la città di frontiera poco più a N di Gerusalemme, sulla strada principale che portava a questa città. Asa, per qualche ragionamento umano o seguendo cattivi consigli, smise di confidare unicamente in Geova e ricorse alla diplomazia e a trattative segrete per scongiurare questa minaccia. Prese i tesori del tempio e quelli della casa reale e li mandò a Ben-Adad I re di Siria per indurlo a distogliere l’attenzione di Baasa con un attacco contro la frontiera N di Israele. Ben-Adad I accettò, e la sua incursione contro città israelite al N interruppe i lavori di costruzione di Baasa costringendolo a ritirare le sue forze da Rama. Asa allora chiamò a raccolta tutta la manodopera disponibile nell’intero regno di Giuda e portò via tutte le scorte di materiale edile di Baasa, servendosene per costruire le città di Gheba e Mizpa. — 1Re 15:16-22; 2Cr 16:1-6.

(2 CRONACHE 16:4)

“Ben-Adad ascoltò dunque il re Asa e mandò i capi delle forze militari che erano sue contro le città d’Israele, così che colpirono Ijon e Dan e Abel-Maim e tutti i luoghi di deposito delle città di Neftali.”

*** it-1 p. 22 Abel-Bet-Maaca ***
I campi circostanti, fertili e ben irrigati, diedero senza dubbio origine a un altro nome ben meritato: Abel-Maim (che significa “corso d’acqua di acque”). La sua posizione ne fece un buon luogo di deposito. — 2Cr 16:4.

(2 CRONACHE 16:9)

“Poiché, riguardo a Geova, i suoi occhi scorrono tutta la terra per mostrare la sua forza a favore di quelli il cui cuore è completo verso di lui. Hai agito stoltamente rispetto a ciò, poiché da ora in poi ci saranno guerre contro di te”.”

*** w02 15/10 p. 14 Geova ha cura di voi ***
Geova cerca di aiutarci
4 Il Diavolo percorre la terra, cercando qualcuno da accusare e divorare. (Giobbe 1:7, 9; 1 Pietro 5:8) Geova invece cerca di aiutare quelli che hanno bisogno della sua forza. Il profeta Hanani disse al re Asa: “Riguardo a Geova, i suoi occhi scorrono tutta la terra per mostrare la sua forza a favore di quelli il cui cuore è completo verso di lui”. (2 Cronache 16:9) Che differenza fra il modo odioso in cui Satana esamina gli uomini e il modo amorevole in cui Geova si prende cura di loro!

*** cl cap. 4 p. 43 parr. 15-16 “Geova è . . . grande in potenza” ***
15 Geova usa la sua potenza anche per farci del bene singolarmente. Notate cosa dice 2 Cronache 16:9: “Riguardo a Geova, i suoi occhi scorrono tutta la terra per mostrare la sua forza a favore di quelli il cui cuore è completo verso di lui”. Ne è un esempio l’esperienza di Elia menzionata all’inizio. Perché Geova gli diede quella imponente dimostrazione della sua potenza? Ebbene, la malvagia regina Izebel aveva giurato che avrebbe fatto mettere a morte Elia. Il profeta stava fuggendo per mettersi in salvo. Si sentiva solo, era spaventato, scoraggiato, turbato, come se tutto il suo duro lavoro fosse stato vano. Per confortarlo, Geova gli ricordò vividamente la propria potenza. Il vento, il terremoto e il fuoco indicavano che l’Essere più potente dell’universo era lì con Elia. Cosa doveva temere da Izebel, avendo l’Iddio onnipotente al suo fianco? — 1 Re 19:1-12.
16 Per quanto questo non sia il tempo di compiere miracoli, Geova non è cambiato dai giorni di Elia. (1 Corinti 13:8) Oggi è altrettanto desideroso di usare la sua potenza a favore di coloro che lo amano. È vero, dimora nell’eccelso reame spirituale, ma non è lontano da noi. La sua potenza non ha limiti, perciò la distanza non è un ostacolo. Anzi, “Geova è vicino a tutti quelli che lo invocano”. (Salmo 145:18) Una volta il profeta Daniele invocò l’aiuto di Geova e un angelo gli apparve prima ancora che avesse finito di pregare. (Daniele 9:20-23) Niente può impedire a Geova di aiutare e rafforzare coloro che ama. — Salmo 118:6.

*** it-1 p. 214 Asa ***
Quindi anche l’apparente contraddizione fra la dichiarazione di 2 Cronache 15:19 che ‘non ci fu guerra fino al trentacinquesimo [in realtà il quindicesimo] anno del regno di Asa’, e quella di 1 Re 15:16 secondo cui “ci fu la guerra stessa fra Asa e Baasa re d’Israele per tutti i loro giorni”, può essere spiegata dal fatto che, una volta iniziate, le ostilità fra i due re continuarono come aveva predetto Hanani. — 2Cr 16:9.

(2 CRONACHE 16:11)

“Ed ecco, i fatti di Asa, i primi e gli ultimi, sono scritti nel Libro dei Re di Giuda e d’Israele.”

*** w09 15/3 p. 32 Domande dai lettori ***
D’altro canto, certi riferimenti potrebbero riguardare libri che hanno nomi simili a libri biblici, ma che in realtà non fanno parte della Bibbia. Possiamo illustrarlo con quattro libri antichi: Il “libro dei fatti dei tempi dei re di Giuda”, il “Libro dei Re di Giuda e d’Israele”, il “Libro dei Re d’Israele” e il “Libro dei Re d’Israele e di Giuda”. Anche se i nomi di questi libri possono assomigliare a quelli dei libri biblici di 1 Re e 2 Re, questi quattro libri non erano ispirati e sono estranei al canone biblico. (1 Re 14:29; 2 Cron. 16:11; 20:34; 27:7) Probabilmente si trattava solo di scritti storici disponibili al tempo in cui il profeta Geremia ed Esdra scrissero i resoconti che troviamo nella Bibbia.

(2 CRONACHE 16:12)

“E nel trentanovesimo anno del suo regno Asa si ammalò ai piedi finché fu molto ammalato; e perfino nella sua infermità non ricercò Geova ma i guaritori.”

*** w12 15/8 p. 10 “C’è una ricompensa per la vostra attività” ***
2 Cron. 16:12

*** w12 15/8 p. 10 “C’è una ricompensa per la vostra attività” ***
Nel 39° anno del suo regno, Asa fu colpito da una malattia ai piedi. “E perfino nella sua infermità non ricercò Geova ma i guaritori”, dice la Bibbia. A quanto pare Asa aveva smesso di prendersi cura della sua salute spirituale.

*** it-1 p. 214 Asa ***
Malattia e morte. Negli ultimi tre anni della sua vita Asa soffrì di una malattia ai piedi (forse gotta), e poco saggiamente si preoccupò più della sua salute fisica che di quella spirituale.

(2 CRONACHE 16:14)

“Lo seppellirono dunque nel suo grande luogo di sepoltura che si era scavato nella Città di Davide; e lo posero nel letto che era stato riempito di olio di balsamo e di diverse sorte di unguento mischiate in un unguento di speciale fattura. Inoltre, gli fecero un rogo funebre straordinariamente grande.”

*** w05 1/12 p. 20 par. 5 Punti notevoli del libro di Secondo Cronache ***
16:13, 14: Asa fu cremato? No. Il “rogo funebre straordinariamente grande” non si riferisce alla cremazione di Asa ma al rogo di spezie. — Nota in calce.

*** it-1 p. 1272 Imbalsamazione ***
A proposito della sepoltura del re Asa, le Scritture dicono: “Lo posero nel letto che era stato riempito di olio di balsamo e di diverse sorte di unguento mischiate in un unguento di speciale fattura. Inoltre, gli fecero un rogo funebre straordinariamente grande”. Questo non serviva per la cremazione del re, ma per bruciare i profumi. (2Cr 16:13, 14) E ammesso che tale uso di unguenti potesse essere considerato una forma di imbalsamazione, non era certo del genere praticato dagli egiziani.

*** it-2 p. 939 Sepoltura, Luoghi di sepoltura ***
Spezie come mirra e aloe venivano di solito frammiste alle bende (Gv 19:39, 40), oppure la salma veniva deposta in ‘un letto riempito di olio e unguento’, come avvenne per la salma del re Asa. (2Cr 16:14) Il grande “rogo funebre” menzionato in quest’ultimo caso servì evidentemente per bruciare queste spezie, che sprigionavano un profumo aromatico.

*** it-2 p. 1161 Unguenti e profumi ***
Quando si usavano speciali unguenti profumati nel preparare una salma per la sepoltura, questi senza dubbio servivano principalmente come disinfettanti e deodoranti. (2Cr 16:14; Lu 23:56) Pensando a un’usanza del genere, Gesù spiegò che l’unzione ricevuta in casa di Simone il lebbroso con un olio profumato molto costoso, il cui profumo riempì tutta la casa, serviva, in senso figurato, ‘per prepararlo alla sepoltura’. (Mt 26:6-12; Gv 12:3)

(2 CRONACHE 17:6)

“E il suo cuore si fece intrepido nelle vie di Geova, e perfino eliminò gli alti luoghi e i pali sacri da Giuda.”

*** w09 15/6 p. 12 par. 4 Siate ‘zelanti nelle opere eccellenti’! ***
Asa “eliminò . . . gli altari stranieri e gli alti luoghi e spezzò le colonne sacre e tagliò i pali sacri”. (2 Cron. 14:3) Giosafat, animato dallo zelo per l’adorazione di Geova, “eliminò gli alti luoghi e i pali sacri da Giuda”. — 2 Cron. 17:6; 19:3.

*** w09 15/6 p. 12 Siate ‘zelanti nelle opere eccellenti’! ***
È possibile che Asa abbia eliminato gli alti luoghi usati per l’adorazione di falsi dèi ma non quelli dove il popolo adorava Geova. Può anche darsi che gli alti luoghi siano stati ricostruiti nell’ultima parte del regno di Asa e siano stati poi eliminati da suo figlio Giosafat. — 1 Re 15:14; 2 Cron. 15:17.

(2 CRONACHE 17:17)

“E da Beniamino ci fu Eliada, uomo potente e valoroso, e con lui ci furono duecentomila uomini equipaggiati con arco e scudo.”

*** it-1 p. 203 Armi, Armatura ***
Lo “scudo piccolo” o brocchiere (ebr. maghèn) era portato abitualmente dagli arcieri e di solito è associato alle armi leggere, come l’arco. Per esempio lo portavano gli arcieri beniaminiti dell’esercito di Asa re di Giuda. (2Cr 14:8) Lo scudo piccolo di solito era rotondo e più comune dello scudo grande, essendo probabilmente usato soprattutto nel combattimento a corpo a corpo. Che tsinnàh e maghèn fossero notevolmente diversi per grandezza sembra indicato dagli scudi d’oro fatti da Salomone: infatti per ricoprire uno scudo grande ci volle quattro volte più oro che per uno scudo piccolo. (1Re 10:16, 17; 2Cr 9:15, 16) Il maghèn, come lo tsinnàh, pare facesse parte del normale equipaggiamento bellico. — 2Cr 14:8; 17:17; 32:5.

(2 CRONACHE 18:25)

“Quindi il re d’Israele disse: “Prendete Micaia e riconducetelo da Amon capo della città e da Joas figlio del re.”

*** it-2 p. 83 Joas ***
6. Uno degli uomini ai quali Acab affidò in custodia il fedele profeta Micaia. È chiamato “figlio del re”. (1Re 22:26, 27; 2Cr 18:25, 26) Questa espressione può voler dire che era un discendente del re Acab o un funzionario di stirpe reale o uno che comunque aveva stretti legami con la famiglia reale.

(2 CRONACHE 19:3)

“Nondimeno, sono state trovate presso di te cose buone, perché hai tolto i pali sacri dal paese e hai preparato il tuo cuore per ricercare il [vero] Dio”.”

*** w05 1/12 p. 20 par. 12 Punti notevoli del libro di Secondo Cronache ***
19:1-3. Geova cerca il bene in noi perfino quando gli diamo motivo di arrabbiarsi con noi.

*** w03 1/7 p. 17 par. 13 “Dio è amore” ***
13 La Bibbia rivela qualcos’altro che ci assicura l’amore di Geova. Egli cerca e apprezza quello che c’è di buono in noi. Prendiamo, ad esempio, il buon re Giosafat. Quando il re commise un’azione stolta, il profeta di Geova gli disse: “Per questo c’è indignazione contro di te dalla persona di Geova”. Che prospettiva inquietante! Ma il messaggio di Geova proseguiva: “Nondimeno, sono state trovate presso di te cose buone”. (2 Cronache 19:1-3) Quindi la giusta ira non rese Geova cieco alle “cose buone” di Giosafat. Non è rassicurante sapere che il nostro Dio cerca quello che c’è di buono in noi anche se siamo imperfetti?

*** cl cap. 24 pp. 244-245 par. 12 Niente può “separarci dall’amore di Dio” ***
12 Un esempio ancora più positivo è forse quello del buon re Giosafat. Quando il re commise un’azione stolta, il profeta di Geova gli disse: “Per questo c’è indignazione contro di te dalla persona di Geova”. Che prospettiva inquietante! Ma il messaggio di Geova proseguiva: “Nondimeno, sono state trovate presso di te cose buone”. (2 Cronache 19:1-3) Quindi la giusta ira non rese Geova cieco a ciò che c’era di buono in Giosafat. Che differenza con gli esseri umani imperfetti! Quando siamo agitati, tendiamo a non vedere quello che c’è di buono negli altri. E quando pecchiamo, il disappunto, la vergogna e il senso di colpa ci impediscono di vedere quello che c’è di buono in noi stessi. Ricordiamo, però, che se ci pentiamo dei nostri peccati e facciamo tutto il possibile per non ripeterli, Geova ci perdona.

(2 CRONACHE 19:4)

“E Giosafat continuò a dimorare a Gerusalemme; e usciva di nuovo fra il popolo da Beer-Seba alla regione montagnosa di Efraim, per ricondurli a Geova l’Iddio dei loro antenati.”

*** it-1 p. 307 Beer-Seba ***
Beer-Seba rappresentava il punto più meridionale della Terra Promessa, e come tale ricorreva nell’espressione proverbiale “da Dan fino a Beer-Seba” (Gdc 20:1), o viceversa, “da Beer-Seba a Dan”. (1Cr 21:2; 2Cr 30:5) Dopo la divisione della nazione in due regni, Beer-Seba continuò a indicare l’estremità S del regno di Giuda nelle espressioni “da Gheba fino a Beer-Seba” (2Re 23:8) e “da Beer-Seba alla regione montagnosa di Efraim” (dove iniziava il regno settentrionale d’Israele). (2Cr 19:4) Dopo l’esilio l’espressione fu usata in senso ancor più limitato in riferimento alla zona occupata dai rimpatriati di Giuda, che si estendeva da Beer-Seba “fino alla valle di Innom”. — Ne 11:27, 30.
In realtà c’erano altri villaggi nella Terra Promessa più a S di Beer-Seba, come c’erano altri villaggi israeliti più a N di Dan. Comunque, sia Dan che Beer-Seba si trovavano ai confini naturali del paese. Beer-Seba, per esempio, si trovava sotto le montagne di Giuda al limite del deserto. Inoltre era una delle principali città di Giuda (insieme a Gerusalemme e a Ebron), e questo non solo grazie all’eccellente riserva idrica (rispetto alla regione circostante), che favoriva sia l’agricoltura che la pastorizia, ma anche perché vi convergevano diverse strade importanti. Dall’Egitto un’antica strada carovaniera passando per Cades-Barnea risaliva la “Via dei Pozzi” fino a Beer-Seba, dove si congiungeva con un’altra strada percorsa dalle carovane di cammelli provenienti dai regni della Penisola Arabica, dirette in Filistea o in Giuda. Da Ezion-Gheber, all’estremità N del golfo di ʽAqaba, un’altra strada percorreva l’Araba e poi piegava a O, risalendo le alture di Acrabbim fino a Beer-Seba. A Gaza, nella pianura della Filistea, una strada secondaria si diramava da quella principale e portava a SE fino a Beer-Seba. E per collegarla col resto di Giuda, una strada da Beer-Seba si dirigeva verso NE risalendo l’altopiano fra i monti di Giuda fino a Gerusalemme e ancora più a N. — Ge 22:19.

(2 CRONACHE 19:7)

“E ora il terrore di Geova venga su di voi. State attenti e agite, poiché presso Geova nostro Dio non c’è ingiustizia né parzialità né accettazione di regalo”.”

*** w11 1/8 p. 28 Un giorno di grandi speranze e aspettative ***
“Il terrore di Geova sia su di voi”
Anthony Morris, del Corpo Direttivo, ha spiegato il significato dell’espressione biblica “il terrore di Geova”. (2 Cronache 19:7) Con queste parole non si intende un terrore morboso ma un vivo desiderio di fare ciò che è giusto, un rispetto così profondo e sincero da far tremare per l’emozione.

*** w86 1/10 p. 30 Domande dai lettori ***
In che cosa consiste la corruzione mediante regali, e cos’ha da dire in merito la Bibbia? La World Book Encyclopedia spiega che vuol dire “donare o offrire cose di valore a una persona che ricopre un incarico di fiducia, la quale in cambio viene meno al proprio dovere o alla legge per il tornaconto del donatore”. Si commette perciò questo reato dando ad esempio del denaro (o facendo un dono) a un giudice per influenzare la sua decisione e alterare il corso della giustizia. È un atto di corruzione anche offrire denaro per eludere la legge, come quando si chiede a chi è incaricato di ispezionare un edificio o un’automobile di chiudere un occhio su una violazione.
Dio condanna i tentativi di corruzione; ai giudici israeliti infatti disse: “Non devi pervertire il giudizio. Non devi essere parziale né accettar regalo, poiché il regalo acceca gli occhi dei saggi e altera le parole dei giusti”. (Deuteronomio 16:19; confronta Proverbi 17:23; Isaia 1:23; 5:23; I Samuele 8:3-5). Geova stesso ha dato l’esempio, in quanto presso di lui “non c’è nessuna ingiustizia né parzialità né accettazione di regalo”. (II Cronache 19:7; Deuteronomio 10:17) I cristiani che desiderano avere l’approvazione di Dio non fanno ricorso a regali con l’intenzione di corrompere qualcuno. — Confronta Atti 24:26.

(2 CRONACHE 19:11)

“Ed ecco, Amaria il capo sacerdote è su di voi per ogni cosa di Geova; e Zebadia figlio di Ismaele il condottiero della casa di Giuda per ogni cosa del re; e come ufficiali i leviti sono a vostra disposizione. Siate forti e agite, e Geova mostri d’essere con ciò che è bene”.”

*** it-1 p. 105 Amaria ***
3. Capo sacerdote “per ogni cosa di Geova”, specie per le questioni legali, durante il regno di Giosafat. — 2Cr 19:11.

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