1 Cronache 1-2-3-4, Punti notevoli della Bibbia: settimana del 5 ottobre

Punti notevoli della lettura della Bibbia: 1 Cronache 1-4. Informazioni per studio personale

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(1 CRONACHE 1:6)

“E i figli di Gomer furono Aschenaz e Rifat e Togarma.”

*** it-1 p. 219 Aschenaz ***
ASCHENAZ
(Àschenaz).
1. Dei tre figli di Gomer, figlio di Iafet, quello nominato per primo. — Ge 10:3; 1Cr 1:6.
Negli scritti ebraici medievali (e anche dopo) il nome “Askenaz” indicava le popolazioni teutoniche, e più specificamente la Germania. Infatti tuttora gli ebrei tedeschi vengono chiamati askenaziti, per distinguerli dai sefarditi, ebrei spagnoli e portoghesi.

*** it-2 p. 768 Rifat ***
RIFAT
(Rìfat).
Figlio di Gomer e nipote di Iafet. (Ge 10:2, 3; 1Cr 1:6) In 1 Cronache 1:6 il testo ebraico masoretico ha “Difat”; comunque la Settanta greca, la Vulgata latina e circa 30 manoscritti ebraici hanno “Rifat”. La variante ortografica può essere dovuta all’errore di un copista che scambiò la lettera ebraica rehsh (ר) per la dàleth (ד), due lettere molto simili fra loro.

(1 CRONACHE 1:7)

“E i figli di Iavan furono Elisa e Tarsis, Chittim e Rodanim.”

*** it-1 pp. 479-480 Chittim ***
CHITTIM
(Chìttim).
Nome di uno dei quattro “figli” di Iavan, pur essendo sempre al plurale in tutti i riferimenti scritturali. (Ge 10:4; 1Cr 1:7) Altre volte il nome è usato per indicare un popolo o una regione.
Giuseppe Flavio (Antichità giudaiche, I, 128, [vi, 1]) menziona Chittim chiamandola “Chetima” e la mette in relazione con Cipro e col “nome Chethim dato dagli ebrei a tutte le isole e alla maggior parte dei paesi marittimi”. Gli antichi fenici chiamavano i ciprioti kitti. Oggi gli esperti sono generalmente concordi nell’identificare Chittim con Cipro.
La città di Kition (Citium) sulla costa SE di Cipro è nota come colonia fenicia, per cui alcuni studiosi ritengono inesatta la collocazione di Chittim fra i discendenti di Iafet. (Ge 10:2, 4; 1Cr 1:5, 7) Le testimonianze indicano però che i fenici arrivarono a Cipro solo in un secondo tempo e la loro colonia di Kition pare non fosse anteriore al IX secolo a.E.V. Infatti, dopo aver identificato Kition come la “principale città fenicia di Cipro”, la New Encyclopædia Britannica (1987, vol. 3, p. 332) aggiunge: “Le più antiche rovine di Citium appartengono a una colonia egea d’epoca micenea (ca. 1400-1100 a.C.)”. — Vedi anche vol. 16, p. 948.

*** it-2 p. 794 Rodanim ***
RODANIM
(Rodanìm).
Uno dei quattro figli di Iavan nell’elenco di 1 Cronache 1:7. La grafia esatta del nome è incerta, dato che in 1 Cronache 1:7 il testo masoretico ha “Rodanim”, mentre molti manoscritti ebraici e la Vulgata latina hanno “Dodanim”. Quest’ultimo nome compare anche nel testo masoretico in Genesi 10:4, dove invece la Settanta greca e il Pentateuco samaritano hanno “Rodanim”. In ebraico la “r” (ר) e la “d” (ד) sono molto simili, per cui era facile che un copista scambiasse l’una per l’altra. (Per esempio, il testo masoretico ha “Rifat” in Ge 10:3 e “Difat” in 1Cr 1:6). La maggioranza delle traduzioni conservano entrambi i nomi. Molti lessicografi ritengono che la lezione da preferirsi sia “Rodanim”. Secondo i commentatori favorevoli a questa ipotesi è probabile che i discendenti di questo figlio di Iavan abbiano popolato l’isola di Rodi e altre vicine isole dell’Egeo.

(1 CRONACHE 1:10)

“E Cus stesso generò Nimrod. Fu lui il primo a divenire potente sulla terra.”

*** it-2 p. 393 Nimrod ***
NIMROD
(Nìmrod).
Figlio di Cus. (1Cr 1:10) Gli scritti rabbinici fanno derivare il nome Nimrod dal verbo ebraico maràdh, che significa “ribellarsi”. Così il Talmud babilonese (Erubin 53a) afferma: “Perché, allora, fu chiamato Nimrod? Perché istigò il mondo intero a ribellarsi (himrid) alla Sua sovranità [di Dio]”. — Encyclopedia of Biblical Interpretation, a cura di Menahem M. Kasher, vol. II, 1955, p. 79.
Nimrod fu il fondatore e il sovrano del primo impero venuto all’esistenza dopo il Diluvio. Si distinse come potente cacciatore “davanti” (in senso negativo; ebr. lifnèh; “contro” o “in opposizione a”; cfr. Nu 16:2; 1Cr 14:8; 2Cr 14:10) o “di fronte a” Geova. (Ge 10:9, nt.) Anche se in questo caso alcuni studiosi ritengono che la preposizione ebraica tradotta “di fronte a” vada intesa in senso favorevole, i Targumim, gli scritti di Giuseppe Flavio e il contesto stesso di Genesi capitolo 10 indicano che Nimrod era un potente cacciatore in opposizione a Geova.
All’inizio il regno di Nimrod includeva Babele, Erec, Accad e Calne, tutte città del paese di Sinar. (Ge 10:10) Perciò fu probabilmente sotto la sua direttiva che ebbe inizio la costruzione di Babele e della sua torre. Questa conclusione concorda anche con la tradizione ebraica. Giuseppe Flavio scrive: “[Nimrod] trasformò gradatamente il governo in una tirannia, non vedendo altro modo per sviare gli uomini dal timor di Dio, se non quello di tenerli costantemente in suo potere. Disse inoltre che intendeva vendicarsi con Dio, se mai avesse avuto in mente di sommergere di nuovo il mondo; perciò avrebbe costruito una torre così alta che le acque non l’avrebbero potuta raggiungere, e avrebbe vendicato la distruzione dei loro antenati. La folla fu assai pronta a seguire la decisione di [Nimrod], considerando un atto di codardia il sottomettersi a Dio; e si accinsero a costruire la torre . . . ed essa sorse con una velocità inaspettata”. — Antichità giudaiche, I, 114, 115 (iv, 2, 3).
Sembra che dopo la costruzione della torre di Babele Nimrod abbia esteso i suoi domini all’Assiria dove costruì “Ninive e Reobot-Ir e Cala e Resen fra Ninive e Cala: questa è la grande città”. (Ge 10:11, 12; cfr. Mic 5:6). Poiché il nome dell’Assiria deriva evidentemente da quello di Assur figlio di Sem, Nimrod, nipote di Cam, deve aver invaso il territorio semita. Sembra quindi che Nimrod sia diventato un eroe o un potente non solo come cacciatore di animali, ma anche come guerriero, come uomo violento. (Ge 10:8) La Cyclopædia di M’Clintock e Strong osserva: “Che la potente caccia non si limitasse agli animali è evidente dalla stretta connessione con l’edificazione di otto città. . . . Ciò che Nimrod fece come cacciatore fu il preludio di ciò che fece poi come conquistatore. Fin dall’antichità caccia ed eroismo erano particolarmente e naturalmente associati . . . Anche i monumenti assiri raffigurano molte scene di caccia, e la parola è spesso impiegata in riferimento a campagne militari. . . . Pertanto caccia e battaglia, che nello stesso paese in epoche successive furono così intimamente legate, potrebbero essere qui associate o coincidere. Il senso allora sarebbe che Nimrod fu il primo a fondare un regno dopo il diluvio, per unificare la frammentaria autorità patriarcale e consolidarla sotto di sé come unico capo e signore; e tutto questo in opposizione a Geova, trattandosi di una violenta ingerenza del potere camitico in territorio semita”. — 1894, vol. VII, p. 109.
Riguardo alla deificazione di Nimrod, vedi DEI E DEE (Divinità babilonesi).

(1 CRONACHE 1:11)

“In quanto a Mizraim, generò Ludim e Anamim e Leabim e Naftuim”

*** it-1 p. 130 Anamim ***
ANAMIM
(anamìm).
Camiti discendenti di Mizraim. Dal momento che Mizraim diventò sinonimo di Egitto, è probabile che gli anamim si siano stabiliti lì o nella zona. (Ge 10:13; 1Cr 1:11) Un’iscrizione cuneiforme dell’epoca di Sargon II re d’Assiria (seconda metà dell’VIII secolo a.E.V.) a quanto pare si riferisce a loro col nome di “Anami”.

*** it-2 p. 103 Leabim ***
LEABIM
(Leabìm).
Nome che ricorre in Genesi 10:13 e 1 Cronache 1:11 fra quelli dei discendenti di Cam tramite Mizraim. Dal momento che il nome ebraico è plurale, molti studiosi sostengono che si tratti di una tribù che prese nome da uno dei figli di Mizraim. (Vedi però MIZRAIM). Generalmente i leabim sono identificati con i libi e per lo meno sembra che fossero una delle tribù che anticamente abitavano la Libia. Per quanto l’identificazione sia difficile, probabilmente corrispondono ai Luvìm menzionati altrove nel testo ebraico, per esempio in 2 Cronache 12:3, dove qualcuno ha “Lubim” (AS) mentre le traduzioni italiane in genere hanno “libici” o “libi”.

*** it-2 p. 301 Mizraim ***
MIZRAIM
(Mizràim).
Secondo figlio di Cam in ordine di menzione. (Ge 10:6) Progenitore delle tribù egiziane (e anche di alcune tribù non egiziane). Il nome Mizraim diventò sinonimo di Egitto. (Ge 10:13, 14; 50:11) Infatti il termine “Egitto” che compare nelle versioni italiane è in realtà la traduzione del termine ebraico Mitsràyim (o in qualche caso di Matsòhr, 2Re 19:24; Isa 19:6; 37:25; Mic 7:12). Nelle lettere di Tell el-Amarna, scritte nella prima metà del II millennio a.E.V., l’Egitto è chiamato Misri, nome simile a quello arabo moderno (Misr).
Molti studiosi sostengono che Mizraim sia una forma duale che rappresenterebbe la dualità dell’Egitto (cioè, Alto e Basso Egitto), ma è solo un’ipotesi. (Vedi EGITTO, EGIZIANI). I nomi dei discendenti di Mizraim sono evidentemente al plurale: Ludim, Anamim, Leabim, Naftuim, Patrusim, Casluim e Caftorim. (Ge 10:13, 14; 1Cr 1:11, 12) Perciò è stata spesso avanzata l’ipotesi che si tratti di nomi di tribù anziché dei singoli figli. Questo è possibile, ma si noti che altri nomi, pur sembrando in forma duale o plurale, come Efraim, Appaim, Diblaim e Mesillemot (Ge 41:52; 1Cr 2:30, 31; Os 1:3; 2Cr 28:12), si riferiscono chiaramente a singoli individui.

(1 CRONACHE 1:12)

“e Patrusim e Casluim (di fra i quali uscirono i filistei) e Caftorim.”

*** it-1 p. 442 Casluim ***
CASLUIM
(Casluìm).
Figlio di Mizraim figlio di Cam, o popolo da lui disceso. La Bibbia indica che dai casluim “uscirono i filistei”. (Ge 10:6, 13, 14; 1Cr 1:8, 11, 12) Dato che altri brani dicono che i filistei venivano da Caftor o Creta (Ger 47:4; Am 9:7), alcuni studiosi ritengono che la frase summenzionata debba essere spostata dopo l’ultimo discendente di Mizraim menzionato, cioè Caftorim. Non è il caso però di ipotizzare una contraddizione fra questi versetti. Il brano di Genesi (e quello parallelo in Cronache) è di carattere genealogico. Gli altri riferimenti secondo cui i filistei venivano da Caftor sono probabilmente di carattere geografico, indicando una migrazione dal territorio dei caftorim.

*** it-2 p. 301 Mizraim ***
MIZRAIM
(Mizràim).
Secondo figlio di Cam in ordine di menzione. (Ge 10:6) Progenitore delle tribù egiziane (e anche di alcune tribù non egiziane). Il nome Mizraim diventò sinonimo di Egitto. (Ge 10:13, 14; 50:11) Infatti il termine “Egitto” che compare nelle versioni italiane è in realtà la traduzione del termine ebraico Mitsràyim (o in qualche caso di Matsòhr, 2Re 19:24; Isa 19:6; 37:25; Mic 7:12). Nelle lettere di Tell el-Amarna, scritte nella prima metà del II millennio a.E.V., l’Egitto è chiamato Misri, nome simile a quello arabo moderno (Misr).
Molti studiosi sostengono che Mizraim sia una forma duale che rappresenterebbe la dualità dell’Egitto (cioè, Alto e Basso Egitto), ma è solo un’ipotesi. (Vedi EGITTO, EGIZIANI). I nomi dei discendenti di Mizraim sono evidentemente al plurale: Ludim, Anamim, Leabim, Naftuim, Patrusim, Casluim e Caftorim. (Ge 10:13, 14; 1Cr 1:11, 12) Perciò è stata spesso avanzata l’ipotesi che si tratti di nomi di tribù anziché dei singoli figli. Questo è possibile, ma si noti che altri nomi, pur sembrando in forma duale o plurale, come Efraim, Appaim, Diblaim e Mesillemot (Ge 41:52; 1Cr 2:30, 31; Os 1:3; 2Cr 28:12), si riferiscono chiaramente a singoli individui.

(1 CRONACHE 1:13)

“In quanto a Canaan, generò Sidone suo primogenito e Het”

*** it-1 p. 908 Fenicia ***
Origine e nome. La storia dei fenici inizia dopo il Diluvio col nipote di Noè, Canaan figlio di Cam. Canaan fu il capostipite di 11 tribù, fra cui quella dei sidoni, discendenti di Sidone, suo primogenito. (Ge 10:15-18; 1Cr 1:13-16) I sidoni erano dunque cananei. (Gsè 13:4-6; Gdc 10:12) Loro stessi, e anche altri, chiamavano il paese Canaan. Su una moneta dell’epoca di Antioco Epifane la città siro-fenicia di Laodicea è chiamata “città madre di Canaan”.
In seguito i greci preferirono chiamare questi cananei sidoni con un altro nome ancora: fenici. Perciò cananei, sidoni e fenici erano nomi usati di volta in volta per lo stesso popolo. Nella profezia di Isaia, per esempio, la Fenicia è chiamata “Canaan”. — Isa 23:11; ATE; CEI; NM, nt.

(1 CRONACHE 1:14)

“e il gebuseo e l’amorreo e il ghirgaseo”

*** it-1 p. 1093 Ghirgasei ***
GHIRGASEI
Popolo che discese da Cam attraverso Canaan. (Ge 10:6, 15, 16; 1Cr 1:8, 13, 14) I ghirgasei risiedevano a O del Giordano. Benché potenti, insieme ad altre sei nazioni cananee furono sconfitti perché Geova li consegnò nelle mani del suo popolo. (De 7:1, 2; Gsè 3:10; 24:11) Questo adempì la promessa che Dio aveva fatto ad Abraamo secoli prima. (Ge 15:13-21; Ne 9:7, 8) I nomi “Girgash” e “Ben-Girgash” dei testi ugaritici sono stati citati come conferma indiretta dell’esistenza dei ghirgasei.

(1 CRONACHE 1:15)

“e l’ivveo e l’archeo e il sineo”

*** it-1 p. 182 Archeo ***
ARCHEO
(archèo).
Nome collettivo di alcuni discendenti di Cam da parte di Canaan e di una delle 70 famiglie postdiluviane (Ge 10:17; 1Cr 1:15), che si stabilirono lungo la costa del Mediterraneo a O della catena montuosa del Libano.

(1 CRONACHE 1:17)

“I figli di Sem furono Elam e Assur e Arpacsad e Lud e Aram, E Uz e Hul e Gheter e Mas.”

*** it-1 pp. 798-799 Elam ***
ELAM
(Èlam).
1. Uno dei cinque figli di Sem da cui discesero “famiglie, secondo le loro lingue, nei loro paesi, secondo le loro nazioni”. (Ge 10:22, 31; 1Cr 1:17) I nomi dei figli di Elam non sono specificati; questo nome indica però sia un popolo che una regione al confine SE della Mesopotamia.
Storicamente il nome Elam si riferiva a una parte di quella che oggi è la provincia del Khuzistan nel SO dell’Iran. Includeva la fertile pianura a E del basso Tigri, bagnata dai fiumi Karun e Karkheh, e si estendeva probabilmente nelle zone montuose a N e a E di questa pianura, anche se questi due confini sono i più incerti. Una regione chiamata Anzan pare si trovasse fra queste montagne ed è menzionata in alcune iscrizioni come facente parte dell’Elam già da molto tempo. Quindi l’Elam, situato all’estremità orientale della Mezzaluna Fertile, era in un certo senso un paese di frontiera, cioè uno di quei paesi dove il territorio popolato e in genere dominato da popolazioni semitiche subiva l’influsso o l’infiltrazione di popolazioni discese da altri figli di Noè, principalmente del ramo iafetico.
Il paese di Elam era chiamato Elamtu dagli assiri e dai babilonesi ed Elimaide dagli scrittori greci; a volte era chiamato anche “Susiana”, dalla città di Susa, o Susan, un tempo probabilmente capitale dell’Elam. Sotto l’impero persiano Susa era una residenza reale. (Ne 1:1; Est 1:2) Era situata sulle vie carovaniere dirette nell’estremo SE e anche verso l’altopiano iranico. I tentativi di assumere il controllo di queste strade resero l’Elam oggetto di frequenti invasioni da parte di sovrani assiri e babilonesi.
Lingua. Parlando dell’Elam, le opere di consultazione sostengono in genere che lo scrittore di Genesi abbia elencato Elam sotto Sem solo come indicazione politica o geografica, poiché, dicono, la popolazione dell’Elam non era semita. Questa affermazione si basa sull’opinione che la lingua degli elamiti non fosse semitica. Un’indagine però rivela che le più antiche iscrizioni ritrovate nella regione geografica chiamata Elam sono “semplici liste di oggetti annotate ideograficamente su tavolette d’argilla con il rispettivo numero accanto, indicato da un semplice sistema di tratti, cerchi e semicerchi . . . il loro contenuto in questo periodo è di carattere puramente economico o amministrativo”. (G. R. Driver, Semitic Writing, Londra, 1976, pp. 2, 3) Ovviamente queste iscrizioni possono definirsi “elamite” solo nel senso che sono state ritrovate nel territorio di Elam.
Sostanzialmente, quindi, quelli che sono contrari a includere Elam fra le popolazioni semitiche devono basarsi su iscrizioni cuneiformi posteriori, attribuite a un periodo piuttosto tardo del II millennio a.E.V., e sul rilievo di Bisutun (VI secolo a.E.V.), che contiene un’iscrizione trilingue in antico persiano, accadico ed “elamita”. La lingua delle iscrizioni cuneiformi attribuite agli elamiti è considerata agglutinante (una lingua cioè in cui più elementi lessicali si uniscono a formare composti, distinta quindi dalle lingue flessive). I filologi non sono riusciti a stabilire un chiaro legame fra questa lingua “elamita” e altre lingue conosciute.
Nel valutare le suddette informazioni occorre ricordare che la zona geografica in cui infine si concentrarono i discendenti di Elam può benissimo essere stata occupata da altri popoli prima o anche durante la residenza degli elamiti, così come in Babilonia risiedevano gli antichi sumeri non semiti. L’Encyclopædia Britannica (1959, vol. 8, p. 118) afferma: “L’intero paese [chiamato Elam] era occupato da varie tribù, che per la maggior parte parlavano dialetti agglutinanti, quantunque i distretti occidentali fossero occupati da semiti”. — Il corsivo è nostro; CARTINA e TAVOLA, vol. 1, p. 329.
Che le iscrizioni cuneiformi rinvenute nella regione di Elam non dimostrino di per sé che i veri elamiti non fossero in origine semiti è evidente da molti antichi esempi storici di popoli che adottarono una lingua diversa dalla propria a motivo della dominazione o dell’infiltrazione di elementi stranieri. Ci sono anche esempi di popoli antichi che, insieme alla loro lingua, ne usavano contemporaneamente un’altra nei rapporti commerciali e internazionali; un esempio è l’aramaico, che divenne una lingua franca usata da molti popoli. Le iscrizioni “ittite” di Karatepe (probabilmente dell’VIII secolo a.E.V.) sono bilingui, essendo scritte in geroglifici “ittiti” e in fenicio antico. Circa 30.000 tavolette d’argilla dell’epoca di Dario I re di Persia sono state rinvenute a Persepoli, residenza reale persiana. Erano in gran parte nella lingua cosiddetta “elamita”. Eppure Persepoli non si direbbe una città “elamita”.
Un’altra indicazione che non è il caso di attribuire alla tavola delle nazioni di Genesi capitolo 10 un valore puramente geografico e non genealogico è data da certe sculture di re elamiti che secondo gli archeologi risalgono all’epoca di Sargon I (il cui regno viene datato all’ultima parte del III millennio). Queste sculture non solo presentano tipiche figure accadiche (assiro-babilonesi semitiche) ma recano anche iscrizioni in accadico. — The Illustrated Bible Dictionary, a cura di J. D. Douglas, 1980, vol. 1, p. 433.

*** it-1 p. 1225 Hul ***
HUL
Figlio di Aram. (Ge 10:23) In 1 Cronache 1:17, però, Hul sembra elencato come figlio di Sem. Nel manoscritto Alessandrino e in quello ebraico Kennicott 175, la lezione di 1 Cronache 1:17 è uguale a quella di Genesi 10:23, dove Uz, Hul, Gheter e Mas sono preceduti dalla frase “e i figli di Aram”. L’omissione quindi delle parole “e i figli di” in 1 Cronache 1:17 nel testo masoretico potrebbe dipendere dall’errore di un copista. Non è detto comunque che sia così; nelle Scritture, “figli” può includere nipoti e perfino discendenti più lontani. (Un caso analogo potrebbe essere quello di 1Cr 1:4, dove Sem, Cam e Iafet non sono introdotti come figli di Noè, forse perché la loro parentela con lui era talmente nota che lo scrittore originale ritenne superfluo specificarlo).

*** it-2 p. 226 Mas ***
MAS
Discendente di Sem tramite Aram. (Ge 10:22, 23; 1Cr 1:17, Sy e sei manoscritti ebraici). In 1 Cronache 1:17 il testo masoretico ha “Mesec” al posto di “Mas”. Ma questo probabilmente è un errore di trascrizione, poiché Mesec è elencato come ‘figlio’ di Iafet. — Ge 10:2; 1Cr 1:5.

*** it-2 p. 924 Sem ***
Dopo Aram la narrazione parallela in 1 Cronache 1:17 elenca anche “Uz e Hul e Gheter e Mas”, mentre in Genesi 10:23 questi sono definiti figli di Aram. Testimonianze bibliche e storiche indicano che Sem fu dunque il progenitore dei popoli semiti: gli elamiti, gli assiri, gli antichi caldei, gli ebrei, gli aramei (o siri), varie tribù arabe e forse i lidi dell’Asia Minore. Questo significherebbe che i discendenti di Sem erano in prevalenza concentrati nella parte sudoccidentale del continente asiatico, si erano estesi in quasi tutta la Mezzaluna Fertile e avevano occupato buona parte della Penisola Arabica. — Vedi le voci sotto i rispettivi nomi dei figli di Sem.

*** it-2 p. 924 Sem ***
Il fatto che Sem sia menzionato per primo di per sé non è una prova che fosse il primogenito di Noè, dato che lo stesso figlio primogenito di Sem (Arpacsad) si trova al terzo posto nelle registrazioni genealogiche. (Ge 10:22; 1Cr 1:17)

(1 CRONACHE 1:18)

“In quanto ad Arpacsad, generò Sela, e Sela stesso generò Eber.”

*** w05 1/10 p. 8 par. 5 Punti notevoli del libro di Primo Cronache ***
1:18: Chi era il padre di Sela: Cainan o Arpacsad? (Luca 3:35, 36) Arpacsad era il padre di Sela. (Genesi 10:24; 11:12) Il termine “Cainan” che troviamo in Luca 3:36 potrebbe essere una corruzione del termine “caldeo”. In tal caso è possibile che nel testo originale ci fosse scritto: “Il figlio del caldeo Arpacsad”. Oppure può darsi che i nomi Cainan e Arpacsad si riferiscano alla stessa persona. Si noti inoltre che in alcuni manoscritti l’espressione “figlio di Cainan” non compare. — Luca 3:36, nota in calce.

(1 CRONACHE 1:36)

“I figli di Elifaz furono Teman e Omar, Zefo e Gatam, Chenaz e Timna e Amalec.”

*** it-2 p. 1112 Timna ***
TIMNA
1. Concubina di Elifaz, figlio di Esaù, e madre di Amalec. (Ge 36:10-12) Nella genealogia di 1 Cronache 1:36 vengono prima elencati cinque figli di Elifaz, figlio di Esaù. Seguono poi “Timna e Amalec”. A questo riguardo C. F. Keil osserva: “L’aggiunta dei due nomi Timna e Amalec in Cronache sembra dunque essere una semplice abbreviazione, che l’autore poteva ben permettersi, dato che la posterità di Esaù era nota ai lettori dal libro di Genesi. Inoltre il nome Timna, per la sua forma (femminile), non poteva dar adito all’idea sostenuta da alcuni esegeti moderni che Timna fosse anche un figlio di Elifaz”. (Commentary on the Old Testament, 1973, vol. III, 1 Cronache, p. 53) Perciò furono elencati i sei figli di Elifaz, ma con l’annotazione che uno di loro, Amalec, era figlio di Timna, concubina di Elifaz. Occorre ricordare che Amalec divenne una nazione che odiava il popolo di Dio e in merito alla quale Geova disse: “Geova farà guerra ad Amalec di generazione in generazione”. (Eso 17:8-16) Così, sia il testo di Genesi che quello di Cronache menzionano questo particolare sull’origine di Amalec. Questa Timna potrebbe essere la stessa del n. 2.

(1 CRONACHE 1:41)

“I figli di Ana furono Dison. E i figli di Dison furono Emdan ed Esban e Itran e Cheran.”

*** it-1 p. 129 Amram ***
3. Nome di un discendente di Seir, figlio di Dison, in alcune versioni di 1 Cronache 1:41 (Ri; cfr. Vg, Di). — Vedi EMDAN.

(1 CRONACHE 1:42)

“I figli di Ezer furono Bilan e Zaavan e Acan. I figli di Disan furono Uz e Aran.”

*** it-1 p. 45 Acan ***
2. [Grafia ebraica diversa dal n. 1]. Ultimo nell’elenco dei tre figli dello sceicco Ezer, figlio di Seir. (Ge 36:20, 21, 27) In 1 Cronache 1:42 il testo masoretico ha “Iaacan”, mentre la Settanta greca (codice Alessandrino) e 22 manoscritti ebraici hanno “Acan” in armonia con Genesi 36:27.

*** it-1 p. 701 Disan ***
DISAN
(Dìsan) [forse, antilope].
Sceicco discendente di Seir l’oreo del paese di Edom. (Ge 36:20, 21; 1Cr 1:38) Genesi 36:28 dice che Uz e Aran erano figli di “Disan”, mentre 1 Cronache 1:42 nel testo masoretico ebraico, nella Settanta greca e nella Pescitta siriaca chiama il loro progenitore “Dison”. Questa differenza, dovuta apparentemente a un errore di copiatura, viene risolta da diverse traduzioni italiane (CEI, PS, Ri, ecc.) usando la stessa lezione in entrambi i versetti, come fa la recensione clementina della Vulgata latina.

*** it-1 p. 703 Dison ***
DISON
(Dìson) [forse, antilope].
Nome di uno o forse due uomini diversi che compare nelle genealogie riportate in Genesi 36:20-28 e 1 Cronache 1:38-42.
In Genesi 36:20, 21 (anche vv. 29, 30) sono elencati come sceicchi sette “figli di Seir l’oreo”: Lotan, Sobal, Zibeon, Ana, Dison, Ezer e Disan. Poi, nei versetti da 22 a 28, sono elencati ciascuno dei sette sceicchi con i rispettivi figli. Al versetto 25 uno dei figli di Ana è chiamato Dison. Alcuni ritengono che Seir fosse il nonno di questo Dison e lo sceicco Dison suo zio, supponendo che i sette sceicchi fossero tutti “figli” di Seir nel vero senso della parola, cioè che fossero tutti della stessa generazione.
Altri invece ritengono che i sette sceicchi fossero semplicemente discendenti di Seir, non tutti della stessa generazione, quindi “figli” in senso lato. Per cui pensano che il Dison del versetto 25 sia lo stesso sceicco Dison (Ge 36:21, 26) e non suo nipote. Secondo loro, benché in realtà figlio dello sceicco Ana, Dison viene menzionato insieme agli altri sei sceicchi non perché fosse loro fratello ma perché era loro pari in quanto anche egli sceicco.

(1 CRONACHE 1:48)

“Alla fine Samla morì, e Shaul da Reobot presso il Fiume regnava in luogo di lui.”

*** it-2 p. 753 Reobot ***
2. Città da cui veniva Shaul, antico re edomita; non se ne conosce l’ubicazione. (Ge 36:31, 37; 1Cr 1:43, 48) In entrambi i passi in cui è menzionata, la città è chiamata “Reobot presso il Fiume”. Normalmente nella Bibbia “il Fiume” è l’Eufrate. (Sl 72:8; 2Cr 9:26; cfr. Eso 23:31 con De 11:24). Per questo alcuni geografi hanno proposto come possibile ubicazione un paio di località nei pressi della confluenza tra il Khabur e l’Eufrate. Ciò però significherebbe che Shaul veniva da una città molto lontana dal territorio edomita. Certi geografi odierni, invece, ritengono che in questi due casi “il Fiume” si riferisca a un fiume in Edom o nei pressi di uno dei suoi confini, come lo Zered (Wadi el-Hasaʼ), che si getta nell’estremità meridionale del Mar Morto. J. Simons propone una località circa 37 km a SE dell’estremità del Mar Morto.

(1 CRONACHE 1:51)

“Alla fine Adad morì. E gli sceicchi di Edom furono lo sceicco Timna, lo sceicco Alva, lo sceicco Ietet,”

*** it-2 pp. 1112-1113 Timna ***
3. Primo nome che s’incontra nell’elenco degli undici “sceicchi di Esaù”, o Edom. (Ge 36:40-43; 1Cr 1:51-54) Secondo molti traduttori, Timna e gli altri nomi dell’elenco sono nomi di persona. (Di, Con, Mar, Na, NM, PIB, VR) Tuttavia è opinione comune che l’espressione “secondo le loro famiglie, secondo i loro luoghi, con i loro nomi” si riferisca a tribù o territori. Perciò alcune traduzioni preferiscono espressioni del tipo “il capo di Timna”. (CEI, Ga) In effetti, però, in Genesi 36:41, nello stesso elenco, compare un nome di donna, Oolibama, il che autorizzerebbe a pensare che pure Timna fosse il nome di una donna. Eusebio e Girolamo identificano Timna con una località edomita chiamata “Thamna”, esistente all’epoca loro. (Onomasticon, 96, 24-27) Comunque, l’ubicazione di una regione del genere che corrisponda a Timna è attualmente ignota.

(1 CRONACHE 2:6)

“E i figli di Zera furono Zimri ed Etan ed Eman e Calcol e Dara. Ce ne furono cinque in tutto.”

*** it-1 pp. 875-876 Etan ***
1. Uno dei quattro uomini la cui sapienza, benché grande, fu superata da quella di Salomone. (1Re 4:31) Questo Etan potrebbe essere lo scrittore del Salmo 89, poiché la soprascritta lo attribuisce a Etan l’ezraita. In 1 Cronache 2:6, Etan, Eman, Calcol e Dara sono definiti tutti figli di Zera della tribù di Giuda, e forse sono gli stessi menzionati in 1 Re. Etan è definito padre di Azaria. — 1Cr 2:8; vedi EZRAITA.

(1 CRONACHE 2:15)

“Ozem il sesto, Davide il settimo.”

*** w05 1/10 p. 9 par. 1 Punti notevoli del libro di Primo Cronache ***
2:15: Davide era il settimo figlio di Iesse? No, Iesse aveva otto figli e Davide era il minore. (1 Samuele 16:10, 11; 17:12) Evidentemente uno dei figli di Iesse era morto senza discendenti. Dal momento che il nome di questo figlio non avrebbe influito sulle registrazioni genealogiche, Esdra lo omise.

*** w02 15/9 p. 31 Domande dai lettori ***
• Perché 1 Cronache 2:13-15 si riferisce a Davide come al settimo figlio di Iesse, mentre 1 Samuele 16:10, 11 indica che era l’ottavo?
Quando Saul, re dell’antico Israele, si allontanò dalla pura adorazione, Geova Dio mandò il profeta Samuele a ungere re uno dei figli di Iesse. La narrazione ispirata di quell’evento storico, scritta da Samuele stesso nell’XI secolo a.E.V., presenta Davide come l’ottavo figlio di Iesse. (1 Samuele 16:10-13) Tuttavia il racconto scritto dal sacerdote Esdra circa 600 anni dopo dice: “Iesse, a sua volta, generò il suo primogenito Eliab, e Abinadab il secondo, e Simea il terzo, Netanel il quarto, Raddai il quinto, Ozem il sesto, Davide il settimo”. (1 Cronache 2:13-15) Che fine aveva fatto uno dei fratelli di Davide, e perché Esdra ne omette il nome?
Le Scritture dicono che Iesse “aveva otto figli”. (1 Samuele 17:12) A quanto pare uno dei suoi figli non visse abbastanza a lungo da sposarsi e avere figli. Non avendo discendenti, non avrebbe potuto reclamare una parte dell’eredità tribale né avere alcuna rilevanza genealogica nella discendenza di Iesse.
Spostiamoci ora ai giorni di Esdra e consideriamo il contesto in cui compilò Cronache. L’esilio in Babilonia si era concluso circa 77 anni prima e gli ebrei si erano ristabiliti in patria. Il re di Persia aveva autorizzato Esdra a nominare giudici e insegnanti della Legge di Dio e ad abbellire la casa di Geova. C’era bisogno di elenchi genealogici accurati per confermare le eredità tribali e assicurare che solo persone autorizzate prestassero servizio come sacerdoti. Perciò Esdra preparò un racconto completo della storia nazionale, compresa un’esatta e attendibile registrazione della discendenza di Giuda e di Davide. Il nome del figlio di Iesse che era morto senza avere figli sarebbe stato irrilevante. Quindi Esdra lo omise.

(1 CRONACHE 2:16)

“E le loro sorelle furono Zeruia e Abigail; e i figli di Zeruia furono Abisai e Gioab e Asael, tre.”

*** it-1 p. 29 Abigail ***
Ma si noti che in 1 Cronache 2:13-16 Abigail e Zeruia non sono chiamate ‘figlie di Iesse’ ma piuttosto “sorelle” dei figli di Iesse, incluso Davide. Questo fa supporre che la loro madre avesse prima sposato un uomo di nome Naas, da cui avrebbe avuto Abigail e Zeruia, e poi fosse diventata moglie di Iesse e madre dei suoi figli. Non si può dunque affermare categoricamente che Abigail fosse figlia di Iesse. — Vedi NAAS n. 2.

(1 CRONACHE 2:17)

“In quanto ad Abigail, partorì Amasa; e il padre di Amasa fu Ieter l’ismaelita.”

*** it-1 p. 1255 Ieter ***
6. Padre di Amasa, che fu capo dell’esercito di Davide. (1Re 2:5, 32) In 2 Samuele 17:25, nel testo masoretico, viene chiamato Itra ed è definito israelita, mentre in 1 Cronache 2:17 è definito ismaelita, forse perché visse a lungo fra gli ismaeliti.

(1 CRONACHE 2:24)

“E dopo la morte di Ezron a Caleb-Efrata, essendo Abia moglie di Ezron, essa gli partorì quindi Asur padre di Tecoa.”

*** it-1 p. 238 Asur ***
ASUR
(Àsur) [forse, nerezza].
Secondo il testo masoretico, il figlio di Ezron nato dopo la morte del padre; pronipote di Giuda. (1Cr 2:4, 5, 24; vedi EZRON n. 2). Dalle sue due mogli ebbe sette figli. (1Cr 4:5-7) Viene pure detto che era il padre di Tecoa, forse a indicare che fu il fondatore dell’omonima città.

*** it-1 p. 893 Ezron ***
Secondo la lezione di 1 Cronache 2:24 nel testo masoretico, Ezron morì a Caleb-Efrata, dopo di che Abia, la sua vedova, partorì Asur padre di Tecoa. Alcuni però ritengono che il testo masoretico non conservi la lezione originale. Infatti Ezron è elencato fra le 70 “anime della casa di Giacobbe che entrarono in Egitto”, per cui deve essere morto là. (Ge 46:12, 26, 27) Inoltre ritengono improbabile che una località egiziana potesse chiamarsi Caleb-Efrata. Perciò molti traduttori hanno corretto 1 Cronache 2:24 rifacendosi alle lezioni della Settanta greca e della Vulgata latina. La Bibbia Concordata (Con) traduce così: “Dopo la morte di Ezron, Caleb si uní a Efrata, moglie di Ezron suo padre, e questa gli partorí Asur, padre di Tecoa”. La Ricciotti (Ri) traduce: “Dopo la morte di Esron Caleb si unì ad Efrata. Esron ebbe in moglie anche Abia, che gli generò Asur padre di Tecua”. Perciò, secondo queste modifiche, “Asur” sarebbe o il “figlio” di Ezron e di Abia o il “figlio” di Caleb ed Efrata.

(1 CRONACHE 2:45)

“E il figlio di Sammai fu Maon; e Maon fu il padre di Bet-Zur.”

*** it-1 p. 360 Bet-Zur ***
Il nome Bet-Zur compare in un elenco genealogico dei discendenti di Caleb fratello di Ierameel in 1 Cronache 2:45, dove è specificato che Maon era “il padre di Bet-Zur”. Molti commentatori ritengono che Bet-Zur si riferisca all’omonima città, per cui Maon sarebbe il padre di quanti vi si stabilirono, o forse il capo o l’uomo più importante della città.

(1 CRONACHE 2:46)

“In quanto a Efa concubina di Caleb, essa partorì Haran e Moza e Gazez. In quanto ad Haran, generò Gazez.”

*** it-1 p. 996 Gazez ***
GAZEZ
(Gàzez) [tosatore].
In 1 Cronache 2:46 si legge che Efa, concubina di Caleb, partorì Haran, Moza e Gazez, e subito dopo che Haran “generò Gazez”. Quindi potevano esserci due uomini di nome Gazez: (1) un figlio di Caleb e (2) un nipote di Caleb. Ma se la frase, “in quanto ad Haran, generò Gazez”, è semplicemente una precisazione che identifica il Gazez già menzionato non come figlio di Caleb ma come suo nipote, allora ci doveva essere un solo Gazez, figlio di Haran e nipote di Caleb.

(1 CRONACHE 2:49)

“A suo tempo essa partorì Saaf padre di Madmanna, Seva padre di Macbena e padre di Ghibea. E la figlia di Caleb fu Acsa.”

*** it-1 pp. 389-390 Caleb ***
Acsa è elencata come figlia di “Caleb fratello di Ierameel” (il Caleb n. 1), il quale visse circa un secolo e mezzo prima di “Caleb figlio di Iefunne”. (1Cr 2:42, 49) Secondo alcuni commentatori ci sarebbe stato un solo Caleb. Ma il notevole intervallo di tempo che separa Ezron, nipote di Giuda, dall’insediamento in Canaan porta a escludere tale ipotesi. Altri dicono che entrambi i Caleb devono aver avuto figlie con lo stesso nome. Tuttavia nelle genealogie le donne vengono menzionate solo quando hanno avuto un ruolo notevole nella storia del popolo di Dio. E dato che ci fu una sola Acsa famosa, doveva essere la figlia del secondo Caleb, il figlio di Iefunne. Altri commentatori ancora, pur non avendo il sostegno di nessuna autorità testuale, ometterebbero dal versetto (1Cr 2:49) questa frase riguardante Acsa come aggiunta erronea di uno scriba. È più probabile pensare che lo scrittore originale abbia intenzionalmente incluso questa sintetica informazione nel versetto 49 per una ragione particolare, usando il termine “figlia” nel senso più ampio di discendente per richiamare l’attenzione sul fatto che Acsa non solo era la figlia di Caleb figlio di Iefunne, ma era anche una diretta discendente di Caleb figlio di Ezron.

*** it-2 p. 173 Madmanna ***
1. Nome che compare nell’elenco dei discendenti di Giuda tramite Caleb, dove si legge che Maaca concubina di Caleb partorì “Saaf padre di Madmanna”. (1Cr 2:49) Molti studiosi ritengono però che il termine “padre” qui sia usato nel senso di “fondatore” e che in questo versetto Madmanna corrisponda alla città considerata più avanti, di cui Saaf sarebbe stato il fondatore o forse il ricostruttore dopo la conquista. Va notato che nei versetti successivi ricorrono in un contesto simile i nomi Chiriat-Iearim e Betleem. — 1Cr 2:50, 54.

(1 CRONACHE 2:50)

“Questi furono i figli di Caleb. I figli di Hur primogenito di Efrata: Sobal padre di Chiriat-Iearim,”

*** it-1 p. 1007 Genealogia ***
Città e nomi plurali. In alcuni elenchi si legge che un uomo è “padre” di una certa città, come in 1 Cronache 2:50-54, dove per esempio Salma è chiamato “padre di Betleem” e Sobal “padre di Chiriat-Iearim”. Evidentemente Betleem e Chiriat-Iearim furono fondate da quegli uomini o popolate dai loro discendenti. Più avanti, nello stesso elenco troviamo: “I figli di Salma furono Betleem e i netofatiti, Atrot-Bet-Gioab e metà dei manaatiti, gli zoriti”. (1Cr 2:54) Qui i netofatiti, i manaatiti e gli zoriti devono essere famiglie.

(1 CRONACHE 2:51)

“Salma padre di Betleem, Aref padre di Bet-Gader.”

*** it-1 p. 352 Betleem ***
Fra i primi discendenti di Giuda figlio di Giacobbe sono menzionati “Salma padre di Betleem” (1Cr 2:51, 54) e “Hur primogenito di Efrata padre di Betleem”. (1Cr 4:4) Questa espressione può indicare in questi uomini gli antenati degli israeliti che in seguito occuparono Betleem.

*** it-1 p. 1007 Genealogia ***
Città e nomi plurali. In alcuni elenchi si legge che un uomo è “padre” di una certa città, come in 1 Cronache 2:50-54, dove per esempio Salma è chiamato “padre di Betleem” e Sobal “padre di Chiriat-Iearim”. Evidentemente Betleem e Chiriat-Iearim furono fondate da quegli uomini o popolate dai loro discendenti. Più avanti, nello stesso elenco troviamo: “I figli di Salma furono Betleem e i netofatiti, Atrot-Bet-Gioab e metà dei manaatiti, gli zoriti”. (1Cr 2:54) Qui i netofatiti, i manaatiti e gli zoriti devono essere famiglie.

(1 CRONACHE 2:52)

“E Sobal padre di Chiriat-Iearim ebbe figli: Haroe, metà dei Menuot.”

*** it-1 p. 1007 Genealogia ***
Città e nomi plurali. In alcuni elenchi si legge che un uomo è “padre” di una certa città, come in 1 Cronache 2:50-54, dove per esempio Salma è chiamato “padre di Betleem” e Sobal “padre di Chiriat-Iearim”. Evidentemente Betleem e Chiriat-Iearim furono fondate da quegli uomini o popolate dai loro discendenti. Più avanti, nello stesso elenco troviamo: “I figli di Salma furono Betleem e i netofatiti, Atrot-Bet-Gioab e metà dei manaatiti, gli zoriti”. (1Cr 2:54) Qui i netofatiti, i manaatiti e gli zoriti devono essere famiglie.

*** it-2 p. 257 Menuot ***
MENUOT
(Menuòt) [luoghi di riposo].
Secondo il testo masoretico, a quanto pare una famiglia discendente da Giuda tramite Sobal. (1Cr 2:4, 52) Alcuni studiosi però propongono di modificare il testo ebraico onde leggere “i manaatiti”, come al versetto 54. (Cfr. BJ, PIB). Un commentario ebraico su Cronache propone la lezione alternativa “preposto a metà dei luoghi di riposo” e osserva: “Sobal era preposto a metà dei luoghi di sosta delle carovane nel paese di Giuda”. — Soncino Books of the Bible, a cura di A. Cohen, Londra, 1952, p. 15.

(1 CRONACHE 2:54)

“I figli di Salma furono Betleem e i netofatiti, Atrot-Bet-Gioab e metà dei manaatiti, gli zoriti.”

*** it-1 p. 242 Atrot-Bet-Gioab ***
ATROT-BET-GIOAB
(Atròt-Bet-Giòab) [corone [cioè, recinti circolari] della casa di Gioab].
Nome incluso tra “i figli di Salma” nella genealogia della tribù di Giuda. (1Cr 2:54) Alcuni ritengono che sia il nome di una città di Giuda, facendo rilevare che in queste genealogie compaiono nomi come Chiriat-Iearim, Bet-Gader, Betleem e altri. Comunque il solo fatto che un nome corrisponda a quello di una città non è un’indicazione sicura che si tratti di una città, dal momento che ci sono molti casi di persone con lo stesso nome di una città. Tuttavia, la forma o il significato di certi nomi nelle genealogie fa pensare che si tratti di nomi geografici e non di nomi di persona. La soluzione potrebbe essere l’ipotesi avanzata da molti studiosi che si faccia riferimento agli abitanti della città più che alla località geografica stessa. Infatti l’espressione “padre di” in certi casi si ritiene significhi “fondatore di” o “capostipite di” una particolare popolazione stanziatasi nella località indicata.
Per esempio il termine “padre” compare nell’originale ebraico di Genesi 4:20, 21 ma in alcune traduzioni è reso “antenato” (AT, BJ) o “fondatore” (NM). Fra i possibili significati del sostantivo ebraico “padre” i lessici ebraici includono: “sovrano, capo” (Brown, Driver e Briggs, A Hebrew and English Lexicon of the Old Testament, 1980, p. 3), “antenato, capostipite di tribù, nazione . . . di un luogo . . . fondatore di una classe o categoria, . . . di un mestiere . . . fondatore, primo magistrato di una località” (L. Koehler e W. Baumgartner, Lexicon in Veteris Testamenti Libros, Leida, 1958, p. 1). — Cfr. Isa 22:20-22.

*** it-1 p. 352 Betleem ***
Fra i primi discendenti di Giuda figlio di Giacobbe sono menzionati “Salma padre di Betleem” (1Cr 2:51, 54) e “Hur primogenito di Efrata padre di Betleem”. (1Cr 4:4) Questa espressione può indicare in questi uomini gli antenati degli israeliti che in seguito occuparono Betleem.

*** it-1 p. 1007 Genealogia ***
Città e nomi plurali. In alcuni elenchi si legge che un uomo è “padre” di una certa città, come in 1 Cronache 2:50-54, dove per esempio Salma è chiamato “padre di Betleem” e Sobal “padre di Chiriat-Iearim”. Evidentemente Betleem e Chiriat-Iearim furono fondate da quegli uomini o popolate dai loro discendenti. Più avanti, nello stesso elenco troviamo: “I figli di Salma furono Betleem e i netofatiti, Atrot-Bet-Gioab e metà dei manaatiti, gli zoriti”. (1Cr 2:54) Qui i netofatiti, i manaatiti e gli zoriti devono essere famiglie.

(1 CRONACHE 3:5)

“E questi gli nacquero a Gerusalemme: Simea e Sobab e Natan e Salomone, quattro di Betsabea figlia di Ammiel,”

*** it-1 p. 808 Eliam ***
1. Padre di Betsabea. (2Sa 11:3) In 1 Cronache 3:5 è chiamato Ammiel.

(1 CRONACHE 3:6)

“e Ibar ed Elisama ed Elifelet,”

*** it-1 p. 812 Elisama ***
3. Uno dei figli nati a Davide a Gerusalemme. Questo Elisama è chiamato Elisua in 2 Samuele 5:15, in 1 Cronache 14:5 e, in due manoscritti ebraici, in 1 Cronache 3:6. È opinione generale che il nome esatto sia Elisua, in quanto Elisama ricorre nuovamente in 1 Cronache 3:8 ed è quindi facile che un copista l’abbia incluso per errore nel versetto 6. Dal momento però che in 1 Cronache 3:6 il testo masoretico ebraico, la Settanta greca, la Pescitta siriaca e la Vulgata latina hanno “Elisama”, questa variante del nome è stata conservata nella Traduzione del Nuovo Mondo e in altre traduzioni.

*** it-1 p. 816 Elisua ***
ELISUA
(Elìsua) [Dio è salvezza].
Uno dei figli nati a Davide a Gerusalemme. (2Sa 5:15; 1Cr 14:5) In 1 Cronache 3:6 Elisua è chiamato Elisama. — Vedi ELISAMA n. 3.

(1 CRONACHE 3:15)

“E i figli di Giosia furono il primogenito Ioanan, il secondo, Ioiachim, il terzo, Sedechia, il quarto, Sallum.”

*** it-2 p. 34 Ioanan ***
4. Primogenito del re Giosia. (1Cr 3:15) Poiché a differenza dei suoi tre fratelli più giovani non si parla mai di lui in relazione alla successione al trono di Giuda, egli dev’essere morto prima del padre. — 2Re 23:30, 34; 24:17; Ger 22:11; vedi GIOSIA n. 1.

*** it-2 p. 915 Sedechia ***
In 1 Cronache 3:15 viene detto che Sedechia era il “terzo” figlio di Giosia. Benché in ordine di nascita fosse in realtà il quarto figlio (cfr. 2Re 23:30, 31; 24:18; Ger 22:11), può darsi che in questo caso sia menzionato prima del fratello Sallum (Ioacaz) per il fatto che aveva regnato molto più a lungo.

(1 CRONACHE 3:17)

“E i figli di Ieconia da prigioniero furono Sealtiel suo figlio”

*** w05 1/10 p. 9 par. 2 Punti notevoli del libro di Primo Cronache ***
3:17: Perché Luca 3:27 si riferisce a Sealtiel figlio di Ieconia chiamandolo figlio di Neri? Il padre di Sealtiel era Ieconia. Ma evidentemente Neri diede in moglie sua figlia a Sealtiel. Riferendosi al genero di Neri, Luca lo chiamò figlio di Neri, come fece nel caso di Giuseppe, chiamandolo figlio di Eli, che era il padre di Maria. — Luca 3:23.

*** w92 15/7 p. 5 La Bibbia si contraddice? ***
▪ Chi era il padre di Sealtiel?
Certi passi indicano che il padre naturale di Sealtiel era Ieconia (il re Ioiachin). (1 Cronache 3:16-18; Matteo 1:12) Ma l’evangelista Luca chiama Sealtiel “figlio di Neri”. (Luca 3:27) Sembra che Neri avesse dato sua figlia in moglie a Sealtiel. Dato che gli ebrei usavano riferirsi a un genero come a un figlio, specie negli elenchi genealogici, Luca poteva correttamente chiamare Sealtiel figlio di Neri. In modo analogo Luca parla di Giuseppe come del figlio di Eli, che in realtà era il padre di Maria, moglie di Giuseppe. — Luca 3:23.

*** it-1 p. 182 Archeologia ***
Presso la porta di Ishtar a Babilonia sono state scoperte circa 300 tavolette con iscrizioni cuneiformi che risalgono al periodo del regno di Nabucodonosor. Fra gli elenchi di artigiani e prigionieri, che vivevano allora a Babilonia e a cui erano date razioni di viveri, compare il nome di “Yaukin, re del paese di Yahud”, cioè “Ioiachin, re del paese di Giuda”. Questo re era stato portato a Babilonia quando Nabucodonosor aveva conquistato Gerusalemme nel 617 a.E.V., ma era stato liberato dalla casa di detenzione da Awil-Marduk (Evil-Merodac), successore di Nabucodonosor, che gli concesse una razione giornaliera di viveri per il resto della sua vita. (2Re 25:27-30) Su queste tavolette sono pure menzionati cinque figli di Ioiachin. — 1Cr 3:17, 18.

*** it-1 p. 229 Assir ***
In 1 Cronache (1 Paralipomeni) 3:17 alcune traduzioni (ATE, Lu, Vg) usano il nome Assir (Asir); molte altre invece (CEI, Con, NM, PIB, PS, VR) ritengono che in questo caso il termine ebraico non sia un nome proprio, ma una semplice apposizione di Ieconia (Ioiachin), prigioniero o deportato a Babilonia. (2Re 24:12-15; 25:27-30) Nella Traduzione del Nuovo Mondo appropriatamente si legge: “E i figli di Ieconia da prigioniero (ʼassìr) furono Sealtiel . . . ”

(1 CRONACHE 3:18)

“e Malchiram e Pedaia e Senazzar, Iecamia, Osama e Nedabia.”

*** it-1 p. 182 Archeologia ***
Presso la porta di Ishtar a Babilonia sono state scoperte circa 300 tavolette con iscrizioni cuneiformi che risalgono al periodo del regno di Nabucodonosor. Fra gli elenchi di artigiani e prigionieri, che vivevano allora a Babilonia e a cui erano date razioni di viveri, compare il nome di “Yaukin, re del paese di Yahud”, cioè “Ioiachin, re del paese di Giuda”. Questo re era stato portato a Babilonia quando Nabucodonosor aveva conquistato Gerusalemme nel 617 a.E.V., ma era stato liberato dalla casa di detenzione da Awil-Marduk (Evil-Merodac), successore di Nabucodonosor, che gli concesse una razione giornaliera di viveri per il resto della sua vita. (2Re 25:27-30) Su queste tavolette sono pure menzionati cinque figli di Ioiachin. — 1Cr 3:17, 18.

(1 CRONACHE 3:19)

“E i figli di Pedaia furono Zorobabele e Simei; e i figli di Zorobabele furono Mesullam e Hanania (e Selomit fu loro sorella);”

*** w05 1/10 p. 9 par. 3 Punti notevoli del libro di Primo Cronache ***
3:17-19: Che parentela c’era tra Zorobabele, Pedaia e Sealtiel? Zorobabele era figlio di Pedaia, che era fratello di Sealtiel. Tuttavia in certi casi la Bibbia definisce Zorobabele figlio di Sealtiel. (Matteo 1:12; Luca 3:27) Il motivo potrebbe essere che Pedaia morì e Zorobabele fu allevato da Sealtiel. Oppure, dato che Sealtiel morì senza figli, forse Pedaia compì il matrimonio del cognato e Zorobabele fu il primo figlio nato da quell’unione. — Deuteronomio 25:5-10.

*** it-1 p. 1013 Genealogia di Gesù Cristo ***
Matteo indica che Zorobabele è figlio di Sealtiel (Mt 1:12), e questo coincide con altri versetti biblici. (Esd 3:2; Ne 12:1; Ag 1:14; Lu 3:27) Tuttavia in 1 Cronache 3:19 Zorobabele è definito figlio di Pedaia. Evidentemente Zorobabele era in effetti figlio di Pedaia ma legalmente era figlio di Sealtiel a motivo del matrimonio del cognato; oppure dopo la morte di suo padre Pedaia, Zorobabele fu allevato da Sealtiel come un figlio ed era perciò legalmente riconosciuto come figlio di Sealtiel.

*** it-2 p. 523 Pedaia ***
3. Terzo figlio del re Ioiachin (Ieconia) in ordine di menzione; nacque durante l’esilio in Babilonia. Pedaia fu il padre di Zorobabele, governatore dei reduci dall’esilio, e fu quindi un importante anello nella linea di discendenza che portò a Gesù. (1Cr 3:17-19)

*** it-2 p. 913 Sealtiel ***
Chi era il padre di Zorobabele? Pedaia viene identificato come tale una sola volta (1Cr 3:19), mentre il fratello di Pedaia, Sealtiel (1Cr 3:17, 18), viene così definito in tutti gli altri casi. (Esd 3:2, 8; 5:2; Ne 12:1; Ag 1:1, 12, 14; 2:2, 23; Mt 1:12; Lu 3:27) Se Pedaia morì quando suo figlio Zorobabele era ragazzo, Sealtiel, fratello maggiore di Pedaia, potrebbe averlo allevato come proprio figlio. Oppure, se Sealtiel morì senza figli e Pedaia ne sposò la moglie in base all’istituzione del levirato, il figlio che Pedaia ebbe dalla moglie di Sealtiel sarebbe stato l’erede legale di Sealtiel.

(1 CRONACHE 3:22)

“e i figli di Secania, Semaia, e i figli di Semaia, Attus e Igal e Baria e Nearia e Safat, sei.”

*** it-2 p. 926 Semaia ***
26. Lontano discendente di Davide. (1Cr 3:9, 10, 22) Alcuni biblisti ritengono che le parole “e i figli di Semaia”, che si trovano a metà del versetto 22 (e sono seguite solo da cinque nomi), andrebbero omesse essendo un errore di trascrizione, e attribuiscono così sei figli a Secania. Altri invece propongono di contare Semaia e i suoi cinque figli come i sei discendenti di Secania.

(1 CRONACHE 4:1)

“I figli di Giuda furono Perez, Ezron e Carmi e Hur e Sobal.”

*** it-1 p. 434 Carmi ***
La designazione “figli di Giuda” in 1 Cronache 4:1, dov’è elencato Carmi, include evidentemente i discendenti non immediati. — Cfr. 1Cr 2:4-7.

(1 CRONACHE 4:4)

“e Penuel padre di Ghedor ed Ezer padre di Husa. Questi furono i figli di Hur primogenito di Efrata padre di Betleem.”

*** it-1 p. 352 Betleem ***
Fra i primi discendenti di Giuda figlio di Giacobbe sono menzionati “Salma padre di Betleem” (1Cr 2:51, 54) e “Hur primogenito di Efrata padre di Betleem”. (1Cr 4:4) Questa espressione può indicare in questi uomini gli antenati degli israeliti che in seguito occuparono Betleem.

*** it-1 p. 1225 Husa ***
HUSA
“Figlio” di Ezer della tribù di Giuda o città “generata” o “fondata” da Ezer. (1Cr 4:1, 4) Se era una città, Husa poteva essere il luogo di provenienza di uno degli uomini potenti di Davide, Sibbecai, probabilmente chiamato anche Mebunnai. (1Cr 27:11; cfr. 2Sa 23:27; 1Cr 11:29). Alcuni che interpretano Husa come nome di città la identificano con Husan, circa 6 km a O di Betleem.

(1 CRONACHE 4:5)

“E Asur padre di Tecoa ebbe due mogli, Hela e Naara.”

*** it-1 p. 238 Asur ***
ASUR
(Àsur) [forse, nerezza].
Secondo il testo masoretico, il figlio di Ezron nato dopo la morte del padre; pronipote di Giuda. (1Cr 2:4, 5, 24; vedi EZRON n. 2). Dalle sue due mogli ebbe sette figli. (1Cr 4:5-7) Viene pure detto che era il padre di Tecoa, forse a indicare che fu il fondatore dell’omonima città.

(1 CRONACHE 4:6)

“A suo tempo Naara gli partorì Auzzam ed Hefer e Temeni e Aastari. Questi furono i figli di Naara.”

*** it-1 p. 238 Asur ***
ASUR
(Àsur) [forse, nerezza].
Secondo il testo masoretico, il figlio di Ezron nato dopo la morte del padre; pronipote di Giuda. (1Cr 2:4, 5, 24; vedi EZRON n. 2). Dalle sue due mogli ebbe sette figli. (1Cr 4:5-7) Viene pure detto che era il padre di Tecoa, forse a indicare che fu il fondatore dell’omonima città.

(1 CRONACHE 4:7)

“E i figli di Hela furono Zeret, Izar ed Etnan.”

*** it-1 p. 238 Asur ***
ASUR
(Àsur) [forse, nerezza].
Secondo il testo masoretico, il figlio di Ezron nato dopo la morte del padre; pronipote di Giuda. (1Cr 2:4, 5, 24; vedi EZRON n. 2). Dalle sue due mogli ebbe sette figli. (1Cr 4:5-7) Viene pure detto che era il padre di Tecoa, forse a indicare che fu il fondatore dell’omonima città.

(1 CRONACHE 4:9)

“E Iabez divenne più onorevole dei suoi fratelli; e fu sua madre a chiamarlo col nome di Iabez, dicendo: “L’ho partorito con dolore”.”

*** w10 1/10 p. 23 L’“Uditore di preghiera” ***
Il nome Iabez viene da un termine che può significare “dolore”.

*** w10 1/10 p. 23 L’“Uditore di preghiera” ***
Prendiamo in esame 1 Cronache 4:9, 10.
Tutto ciò che sappiamo di Iabez si trova in questi due versetti. Stando al versetto 9, sua madre lo chiamò “Iabez, dicendo: ‘L’ho partorito con dolore’”. Perché scelse quel nome? È possibile che il dolore che aveva provato nel darlo alla luce fosse stato particolarmente intenso. O forse era vedova e quindi era addolorata perché il suo bambino veniva al mondo senza un padre. La Bibbia comunque non lo dice. In ogni caso, un giorno questa madre avrebbe avuto motivo d’essere particolarmente orgogliosa del figlio. Può darsi che i fratelli di Iabez fossero brave persone, ma sta di fatto che lui “divenne più onorevole dei suoi fratelli”.

(1 CRONACHE 4:10)

“E Iabez invocava l’Iddio d’Israele, dicendo: “Se immancabilmente mi benedici e in effetti allarghi il mio territorio e la tua mano è realmente con me, e davvero [mi] preservi dalla calamità, affinché essa non mi faccia del male, . . .” Pertanto Dio fece [avverare] ciò che egli aveva chiesto.”

*** w10 1/10 p. 23 L’“Uditore di preghiera” ***
Prendiamo in esame 1 Cronache 4:9, 10.

*** w10 1/10 p. 23 L’“Uditore di preghiera” ***
Per Iabez pregare era molto importante. Cominciò la sua preghiera supplicando Dio di benedirlo. Quindi fece tre richieste indicanti che aveva un cuore pieno di fede.
Primo, implorò Dio dicendo: “[Allarga] il mio territorio”. (Versetto 10) Quest’uomo degno d’onore non era un avido che concupiva i possedimenti del suo prossimo. Probabilmente la sua premurosa richiesta aveva a che fare più con le persone che con la terra. Forse chiese che il suo territorio venisse allargato in modo pacifico così da poter accogliere un maggior numero di persone che adoravano il vero Dio.
Secondo, Iabez supplicò che la “mano” di Dio fosse con lui. La simbolica mano di Dio è la sua potenza operante, per mezzo della quale egli aiuta coloro che lo adorano. (1 Cronache 29:12) Perché le richieste del suo cuore fossero esaudite, Iabez si rivolse all’Iddio la cui mano “non è divenuta troppo corta da non poter” aiutare chi mostra fede in lui. — Isaia 59:1.
E, terzo, Iabez pregò: “[Preservami] dalla calamità, affinché essa non mi faccia del male”. L’espressione “affinché essa non mi faccia del male” può far pensare che Iabez pregasse, non di sfuggire alla calamità, ma di non essere tormentato o sopraffatto dagli effetti del male.
Le parole di Iabez rivelarono che la vera adorazione gli stava a cuore e che aveva fede e fiducia nell’Uditore di preghiera. Quale fu la risposta di Geova? Questo breve racconto termina così: “Pertanto Dio fece avverare ciò che egli aveva chiesto”.
L’Uditore di preghiera non è cambiato. Infatti è felice di udire le preghiere dei suoi adoratori. Chi ripone fede e fiducia in lui può avere questa certezza: “Qualunque cosa chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta”. — 1 Giovanni 5:14.

*** w10 1/10 p. 23 L’“Uditore di preghiera” ***
I Targumim, parafrasi delle Sacre Scritture usate dagli ebrei, rendono così le parole di Iabez: “Benedicimi con figli, e allarga i miei confini con discepoli”.

*** w05 1/10 p. 9 par. 6 Punti notevoli del libro di Primo Cronache ***
4:9, 10. Geova esaudì la fervida preghiera di Iabez che aveva chiesto che il suo territorio venisse allargato in modo pacifico così da poter accogliere un maggior numero di persone timorate di Dio. Anche noi dobbiamo pregare sinceramente per l’aumento mentre ci impegniamo con zelo nell’opera di fare discepoli.

(1 CRONACHE 4:12)

“Eston, a sua volta, generò Bet-Rafa e Pasea e Teinna padre di Ir-Naas. Questi furono gli uomini di Reca.”

*** it-1 p. 355 Bet-Rafa ***
BET-RAFA
[casa di Rafa].
Il nome compare in 1 Cronache 4:12 dove viene detto che Eston “generò Bet-Rafa”. L’uso di “Bet” (che significa “casa”) come parte del nome ha indotto molti commentatori a ritenerlo il nome di una “casa” o famiglia o di un luogo. Un commentario osserva: “Eston generò la casa (la famiglia) di Rafa, del quale pure nient’altro viene detto; poiché non si possono collegare né col beniaminita Rafa (viii. 2) né con i figli di Rafa (xx. 4, 6, 8)”. — C. F. Keil e F. Delitzsch, Commentary on the Old Testament, 1973, vol. III, 1 Cronache, p. 88.

(1 CRONACHE 4:14)

“In quanto a Meonotai, generò Ofra. In quanto a Seraia, generò Gioab padre di Ghe-Arasim; poiché essi divennero artefici.”

*** it-1 p. 1107 Gioab ***
1. Figlio di Seraia, discendente di Chenaz della tribù di Giuda. Gioab era il “padre di Ghe-Arasim” (valle degli artigiani), “poiché”, dice la Bibbia, “essi divennero artefici”. Evidentemente Gioab era il “padre” o il fondatore della comunità di artigiani o artefici che vivevano nella valle. — 1Cr 4:1, 13, 14; vedi GHE-ARASIM.

(1 CRONACHE 4:15)

“E i figli di Caleb figlio di Iefunne furono Iru, Ela e Naam; e i figli di Ela, Chenaz.”

*** it-2 p. 47 Iru ***
IRU
[forse da un termine che significa “asino adulto”].
Primo figlio dell’esploratore Caleb in ordine di menzione; della tribù di Giuda. (1Cr 4:15) Secondo alcuni studiosi il nome in realtà sarebbe Ir e la “u” non sarebbe che la congiunzione e in ebraico.

(1 CRONACHE 4:18)

“In quanto alla sua moglie giudea, essa partorì Iered padre di Ghedor ed Heber padre di Soco e Iecutiel padre di Zanoa. E questi furono i figli di Bitia figlia di Faraone, che Mered prese.”

*** it-1 p. 1243 Iecutiel ***
IECUTIEL
(Iecutièl).
Discendente di Giuda e “padre di Zanoa”. (1Cr 4:1, 18) Poiché nell’altro caso in cui ricorre (Gsè 15:56, 57) Zanoa non è il nome di una persona ma di una città, Iecutiel probabilmente fu il “padre” di coloro che vi si insediarono, o fu il fondatore o il principale colonizzatore della città.

(1 CRONACHE 4:21)

“I figli di Sela figlio di Giuda furono Er padre di Leca e Laada padre di Maresa e le famiglie della casa dei lavoratori di tessuto fine della casa di Asbea;”

*** it-1 p. 217 Asbea ***
ASBEA
(Asbèa) [faccio giurare].
La casa di Asbea discendeva da Sela figlio di Giuda ed era nota per la produzione di tessuto fine. (1Cr 4:21) I Targumim aggiungono che tessevano lino per re e sacerdoti.

*** it-1 p. 439 Casa ***
(15) associazione di lavoratori dello stesso mestiere (1Cr 4:21);

(1 CRONACHE 4:22)

“e Iochim e gli uomini di Cozeba e Joas e Saraf, che divennero proprietari di mogli moabite, e Iasubi-Leem. E i detti sono di vecchia tradizione.”

*** it-1 pp. 592-593 Cozeba ***
COZEBA
(Còzeba) [prob., bugiardo].
Località di Giuda dove risiedevano alcuni discendenti di Sela figlio di Giuda. (1Cr 4:21, 22) La maggioranza degli studiosi ritiene che Cozeba sia l’Aczib (“Chezib” in certe versioni) di Genesi 38:5 e Giosuè 15:44, per cui viene provvisoriamente identificata con Tell el-Beida (Horvat Lavnin), 5 km a OSO di Adullam.

*** it-1 p. 1233 Iasubi-Leem ***
IASUBI-LEEM
(Iasùbi-Lèem).
Nome che compare nelle genealogie di Giuda, riferito forse a un discendente di Sela. Alcuni traduttori lo interpretano però nel senso di “ritornarono a Leem”, cioè “a Betleem”. — 1Cr 4:21, 22; cfr. CEI, Mar, PIB.

(1 CRONACHE 4:23)

“Essi furono i vasai e gli abitanti di Netaim e Ghedera. Vi dimoravano col re nel suo lavoro.”

*** it-1 p. 593 Cozeba ***
Sembra che in 1 Cronache 4:23 gli uomini di Cozeba siano inclusi nell’espressione “essi furono i vasai”.

(1 CRONACHE 4:29)

“e a Bila e ad Ezem e a Tolad”

*** it-1 p. 267 Baala ***
3. Città di Giuda nel Negheb (Gsè 15:29), chiamata evidentemente Bala in Giosuè 19:3 e Bila in 1 Cronache 4:29. In seguito la città fu assegnata a Simeone come enclave. Non se ne conosce l’esatta ubicazione, ma doveva trovarsi a SE di Beer-Seba.

(1 CRONACHE 4:33)

“E tutti i loro abitati che erano tutt’intorno a queste città giungevano fino a Baal. Questi furono i loro luoghi di dimora e le loro registrazioni genealogiche per loro.”

*** it-1 p. 267 Baalat-Beer ***
BAALAT-BEER
(Baàlat-Bèer) [signora del pozzo].
Enclave di Simeone nel territorio di Giuda. (Gsè 19:1, 8) Questa città, chiamata anche “Rama del sud” (o del Negheb), evidentemente in 1 Cronache 4:33 è chiamata semplicemente Baal. Potrebbe anche essere la “Ramot del sud” di 1 Samuele 30:27. Questi riferimenti la collocherebbero a S di Beer-Seba, molto all’interno del Negheb.

(1 CRONACHE 4:39)

“E andavano all’entrata di Ghedor, fino ad est della valle, a cercar pascolo per i loro greggi.”

*** it-1 p. 1085 Gherar ***
Alcuni biblisti propongono la lezione “Gherar” anziché “Ghedor” in 1 Cronache 4:39, 40 (come nella LXX). Questo brano descrive Ghedor come una regione abitata in origine da camiti, con buoni pascoli, e questa descrizione corrisponderebbe ai riferimenti biblici ai dintorni di Gherar.

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