2 Re 12-13-14-15, Punti notevoli della Bibbia: settimana del 7 settembre

Punti notevoli della lettura della Bibbia: 2 Re 12-15. Informazioni per studio personale

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(2 RE 12:10)

“E avveniva che appena vedevano che nella cassa c’era una gran quantità di denaro, il segretario del re e il sommo sacerdote salivano, e lo legavano e contavano il denaro che si trovava nella casa di Geova.”

*** it-1 p. 375 Borsa ***
Il termine ebraico tseròhr deriva da un verbo che significa “avvolgere” (Eso 12:34) e indica un comune contenitore legato con una corda o un laccio, un “involto” (Ge 42:35), una “borsa” o un “sacchetto” stretti e legati solo all’imboccatura. (Pr 7:20; Ca 1:13) Sembra che il denaro estratto dalla cassetta delle contribuzioni del tempio venisse legato in involti del genere, senza dubbio in quantità uniformi. (2Re 12:10)

(2 RE 12:13)

“Solo, riguardo alla casa di Geova non si fecero catini d’argento, spegnitoi, scodelle, trombe, nessuna sorta di oggetti d’oro e di oggetti d’argento dal denaro che era portato alla casa di Geova;”

*** it-2 pp. 1027-1028 Spegnitoi ***
SPEGNITOI
Mezammèreth, il sostantivo ebraico tradotto “smoccolatoi” (PIB), “coltelli” (CEI), “forbici” (ATE) o “spegnitoi” (NM) si ritiene derivi da un verbo (zamàr) che significa “spuntare; potare”. Perciò alcuni ritengono che si trattasse di utensili simili a forbici usati per spuntare i lucignoli. Comunque, tutto quello che si sa esattamente di questi utensili è che erano d’oro o di rame e venivano usati in relazione alle funzioni svolte nel tempio. — 1Re 7:50; 2Re 12:13; 25:14; 2Cr 4:22; Ger 52:18.

(2 RE 13:3)

“E l’ira di Geova si accese contro Israele, così che li diede in mano ad Azael re di Siria e in mano a Ben-Adad figlio di Azael per tutti i loro giorni.”

*** it-1 p. 258 Azael ***
Specie durante il regno di Ioacaz d’Israele, figlio di Ieu, Azael cominciò a opprimere sempre più Israele, adempiendo quanto era stato previsto dal profeta Eliseo: Azael avrebbe dato fuoco ai luoghi fortificati d’Israele, passato a fil di spada gli uomini scelti, sfracellato i bambini e sventrato le donne incinte. (2Re 13:3, 22; 8:12)

(2 RE 13:5)

“Di conseguenza Geova diede a Israele un salvatore, così che si sottrassero alla mano della Siria, e i figli d’Israele continuarono a dimorare nelle loro case come in precedenza.”

*** it-1 p. 312 Ben-Adad ***
3. Figlio di Azael, re di Siria. (2Re 13:3) Ben-Adad III si unì evidentemente al padre nell’opprimere Israele ai giorni di Ioacaz (876-ca. 860 a.E.V.) e nel conquistare alcune città israelite. Ma Geova suscitò “un salvatore” per Israele, pare nelle persone di Ioas (ca. 859-845 a.E.V.) figlio di Ioacaz e del suo successore Geroboamo II (ca. 844-804 a.E.V.). (2Re 13:4, 5) In adempimento dell’ultima profezia di Eliseo, Ioas riconquistò “dalla mano di Ben-Adad figlio di Azael le città che egli aveva preso in guerra dalla mano di Ioacaz”, sconfiggendo in tre occasioni le forze sire. (2Re 13:19, 23-25) Geroboamo II completò le vittorie del padre sulla Siria, ripristinando gli originali confini di Israele, e mostrandosi così un salvatore per Israele. (2Re 14:23-27) Ben-Adad III non è menzionato in relazione alle conquiste di Geroboamo, e forse non era in vita in quel tempo.

(2 RE 13:7)

“Poiché non aveva lasciato a Ioacaz altra gente che cinquanta cavalieri e dieci carri e diecimila uomini a piedi, perché il re di Siria li aveva distrutti, per renderli come la polvere alla trebbiatura.”

*** it-2 p. 1137 Trebbiatura ***
L’azione di trebbiare illustra anche l’oppressione che alcuni uomini a volte esercitano su altri. (2Re 13:7)

(2 RE 13:17)

“Quindi disse: “Apri la finestra ad oriente”. E l’aprì. Infine Eliseo disse: “Tira!” E tirò. Egli ora disse: “Freccia di salvezza di Geova, sì, freccia di salvezza contro la Siria! E certamente abbatterai la Siria ad Afec fino al punto di finirla”.”

*** it-1 p. 72 Afec ***
5. Città menzionata in 1 Re 20:26 come il luogo in cui fu sconfitto il siro Ben-Adad II. I siri in rotta si ritirarono nella città, ma le sue mura caddero su 27.000 di loro. (1Re 20:29, 30) Sembra dunque che si tratti della località che il profeta Eliseo indicò profeticamente al re Ioas, in cui i siri avrebbero subìto future sconfitte per mano degli israeliti. (2Re 13:17-19, 25) Alcuni studiosi collocherebbero l’Afec menzionata in questi versetti circa 5 km a E del Mar di Galilea, dove sorge attualmente il villaggio di Afiq o Fiq. Tuttavia, finora non vi sono state rinvenute rovine anteriori al IV secolo a.E.V. Invece presso la vicina ʽEn Gev sulla riva del Mar di Galilea sono stati scoperti resti di una grande città fortificata datati dal X all’VIII secolo a.E.V.

(2 RE 13:21)

“E avvenne che mentre seppellivano un uomo, ebbene, ecco che videro la banda di predoni. Subito gettarono l’uomo nel luogo di sepoltura di Eliseo e se ne andarono. Quando l’uomo toccò le ossa di Eliseo, immediatamente tornò in vita e si levò in piedi.”

*** w05 1/8 p. 11 par. 3 Punti notevoli del libro di Secondo Re ***
13:20, 21: Questo miracolo dimostra forse che si debbano venerare le reliquie? No. La Bibbia non indica che le ossa di Eliseo siano mai state venerate. Fu la potenza di Dio a rendere possibile questo miracolo, come avvenne per tutti i miracoli compiuti da Eliseo mentre era ancora vivo.

*** w91 15/11 p. 5 Dio approva il culto delle reliquie? ***
Alcuni sostenitori del culto delle reliquie citano 2 Re 13:21, che dice: “Avvenne che mentre seppellivano un uomo, ebbene, ecco che videro la banda di predoni. Subito gettarono l’uomo nel luogo di sepoltura [del profeta] Eliseo e se ne andarono. Quando l’uomo toccò le ossa di Eliseo, immediatamente tornò in vita e si levò in piedi”. Questo fu un miracolo in cui furono implicate le ossa senza vita di un profeta di Dio. Ma quando il miracolo avvenne Eliseo era morto e ‘non era conscio di nulla’. (Ecclesiaste 9:5, 10) Questa risurrezione va quindi attribuita al potere miracoloso di Geova Dio, che la effettuò mediante il suo spirito santo, la sua forza attiva. È anche degno di nota che le Scritture non dicono che le ossa di Eliseo siano mai state fatte oggetto di venerazione.

*** it-2 p. 456 Ossa ***
Un miracolo (postumo) compiuto in relazione a Eliseo fu l’immediata risurrezione di un uomo il cui cadavere era stato gettato nel luogo di sepoltura di Eliseo e aveva toccato le sue ossa. Questa fu una prova che i miracoli compiuti da Eliseo erano dovuti al potere di Dio, non di Eliseo, e fu una vigorosa attestazione o sigillo di Dio sull’operato del suo fedele profeta. — 2Re 13:20, 21.

(2 RE 13:22)

“In quanto ad Azael re di Siria, oppresse Israele per tutti i giorni di Ioacaz.”

*** it-1 p. 258 Azael ***
Specie durante il regno di Ioacaz d’Israele, figlio di Ieu, Azael cominciò a opprimere sempre più Israele, adempiendo quanto era stato previsto dal profeta Eliseo: Azael avrebbe dato fuoco ai luoghi fortificati d’Israele, passato a fil di spada gli uomini scelti, sfracellato i bambini e sventrato le donne incinte. (2Re 13:3, 22; 8:12)

(2 RE 14:1)

“Nel secondo anno di Ioas figlio di Ioacaz re d’Israele, Amazia figlio di Ioas re di Giuda divenne re.”

*** it-2 p. 34 Ioacaz ***
In 2 Re 14:1 il testo masoretico ha la forma abbreviata Yohʼachàz, mentre altri manoscritti ebraici leggono Yehohʼachàz.

(2 RE 14:2)

“Aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò ventinove anni a Gerusalemme. E il nome di sua madre era Ieoaddin di Gerusalemme.”

*** it-1 p. 1248 Ieoaddin ***
IEOADDIN
(Ieòaddin) [Geova è piacere].
Madre di Amazia re di Giuda; moglie di Ioas. (2Re 14:1, 2) Nel testo ebraico il nome è scritto “Ieoaddin”, ma una nota in margine dice di leggere “Ieoaddan”, come in 2 Cronache 25:1.

(2 RE 14:8)

“Quindi Amazia mandò messaggeri a Ioas figlio di Ioacaz figlio di Ieu re d’Israele, dicendo: “Vieni. Guardiamoci l’un l’altro in faccia”.”

*** it-1 p. 108 Amazia ***
La seconda campagna di Amazia fu tragica dall’inizio alla fine. I 100.000 mercenari di Israele mandati via, mentre tornavano al N, assalirono alcune città di Giuda. Forse fu questo che indusse Amazia a sfidare stoltamente Ioas, re del forte regno settentrionale: “Vieni. Guardiamoci l’un l’altro in faccia”. Ioas rispose: Che sciocchezza per un’erbaccia spinosa affrontare un imponente cedro solo per essere calpestata da una bestia selvaggia! Amazia rifiutò di ascoltare; a quanto pare si era insuperbito per la recente vittoria, ma Geova aveva deciso che fosse sconfitto a motivo della sua idolatria. La battaglia ebbe luogo a Bet-Semes: Giuda fuggì, Amazia fu catturato, nelle mura di Gerusalemme fu aperta una breccia di circa 178 m e gran parte del tesoro del tempio e molti ostaggi furono portati a Samaria. — 2Re 14:8-14; 2Cr 25:13, 17-24.

(2 RE 14:9)

“Allora Ioas re d’Israele mandò a dire ad Amazia re di Giuda: “La stessa erbaccia spinosa che era nel Libano mandò a dire al cedro che era nel Libano: ‘Dà tua figlia in moglie a mio figlio’. Comunque, passò una bestia selvaggia del campo che era nel Libano e calpestò l’erbaccia spinosa.”

*** it-1 p. 456 Cedro ***
Uso figurativo. Nelle Scritture il maestoso cedro è usato figurativamente per rappresentare imponenza, eccellenza e forza, sia reali che apparenti. (Ez 31:2-14; Am 2:9; Zac 11:1, 2) Infatti Ioas re di Israele intendeva con la sua risposta insultare Amazia re di Giuda paragonando il suo regno a un’“erbaccia spinosa” e il proprio invece a un possente cedro del Libano. (2Re 14:9; cfr. Gdc 9:15, 20).

(2 RE 14:13)

“E Ioas re d’Israele catturò a Bet-Semes Amazia re di Giuda figlio di Ioas figlio di Acazia, dopo di che vennero a Gerusalemme ed egli fece una breccia nelle mura di Gerusalemme dalla Porta di Efraim fino alla Porta dell’Angolo, quattrocento cubiti.”

*** it-2 p. 613 Porta ***
Porta di Efraim. La Porta di Efraim si apriva nel Muro Largo, 400 cubiti (178 m) a E della Porta dell’Angolo. (2Re 14:13; 2Cr 25:23) Da essa si usciva a N in direzione del territorio di Efraim. Alcuni ricercatori la identificano con la Porta di Mezzo (Ger 39:3), altri con la Prima Porta. (Zac 14:10) Si pensa che corrispondesse alla Porta Gennath o Porta del Giardino di cui parla lo storico ebreo Giuseppe Flavio. (Guerra giudaica, V, 146 [iv, 2]) Presso la Porta di Efraim c’era una pubblica piazza in cui all’epoca di Neemia la popolazione eresse capanne per celebrare la festa delle capanne. (Ne 8:16) Questa porta non è nominata nel brano di Neemia relativo alla ricostruzione, probabilmente perché non aveva avuto bisogno di estesi restauri.

*** it-2 p. 613 Porta ***
Porta dell’Angolo. Questa porta era evidentemente situata all’angolo NO delle mura della città, a O della Porta di Efraim. (2Re 14:13; 2Cr 25:23) Si trovava sul versante E della valle di Innom, pare nel muro occidentale della città vecchia là dove esso si congiungeva con il Muro Largo.

(2 RE 14:23)

“Nel quindicesimo anno di Amazia figlio di Ioas re di Giuda, Geroboamo figlio di Ioas re d’Israele divenne re a Samaria per quarantuno anni.”

*** si p. 153 par. 2 Libro biblico numero 32: Giona ***
In 2 Re 14:23-25 leggiamo che Geroboamo re d’Israele estese il confine della nazione secondo la parola che Geova aveva proferito per mezzo di Giona. Ciò indicherebbe che Giona profetizzò verso l’844 a.E.V., anno dell’ascesa al trono di Geroboamo II re d’Israele e molti anni prima che l’Assiria, con la sua capitale Ninive, cominciasse a dominare su Israele.

(2 RE 14:25)

“Fu lui a ristabilire la linea di confine d’Israele dall’entrata di Amat fino al mare dell’Araba, secondo la parola di Geova l’Iddio d’Israele che parlò per mezzo del suo servitore Giona figlio di Amittai, il profeta che era di Gat-Hefer.”

*** w09 1/1 p. 25 Imparò dai suoi errori ***
Troviamo alcune informazioni su chi fosse Giona in 2 Re 14:25. Proveniva da Gat-Hefer, a soli quattro chilometri da Nazaret, città in cui circa otto secoli dopo crebbe Gesù Cristo. Giona fu profeta mentre Geroboamo II era re del regno delle dieci tribù di Israele. L’epoca di Elia era passata da un pezzo ed Eliseo, suo successore, era morto durante il regno del padre di Geroboamo. Per quanto Geova si fosse servito di quegli uomini per cancellare l’adorazione di Baal, ancora una volta Israele si stava allontanando da Dio volontariamente. Il paese era a quel tempo sotto l’influenza di un re che “continuò a fare ciò che era male agli occhi di Geova”. (2 Re 14:24) Pertanto l’opera compiuta da Giona non dovette essere né semplice né piacevole. Ciò nonostante, egli la compì fedelmente.

*** it-2 p. 224 Mar Salato ***
MAR SALATO
Uno dei nomi biblici del grande lago o mare che ora viene generalmente chiamato Mar Morto. Il Giordano sfocia a S nel Mar Salato (Yam ha-Melah).
Nome. Il nome “Mar Salato”, che ricorre per primo e più spesso nella Bibbia per indicare questo mare, è molto appropriato dato che questo bacino è il più salato della terra. (Ge 14:3; Nu 34:3, 12; Gsè 15:2, 5) È chiamato anche mare dell’Araba (De 4:49; 2Re 14:25), poiché si trova nella grande depressione di cui fa parte l’Araba. A volte però il nome “Mar Salato” è aggiunto dopo “mare dell’Araba” come per spiegare esattamente a che cosa ci si riferisce con quest’ultima designazione. (De 3:17; Gsè 3:16; 12:3)

(2 RE 14:28)

“In quanto al resto dei fatti di Geroboamo e a tutto ciò che fece e al suo potere, come combatté e come restituì Damasco e Amat a Giuda in Israele, non sono scritti nel libro dei fatti dei giorni dei re d’Israele?”

*** it-1 pp. 640-641 Damasco ***
Azael, diventato re di Damasco, continuò una politica di aggressione contro Israele. (2Re 10:32) Dopo aver esteso il potere di Damasco fino alla città filistea di Gat, riuscì a invadere Giuda, minacciando a tal punto il re Ioas (898-859 a.E.V.) da costringerlo a pagare un ingente tributo per salvare Gerusalemme dall’attacco della Siria. (2Re 12:17, 18; 13:3, 22; 2Cr 24:23, 24) Sotto il successore di Azael, Ben-Adad III, Israele si sottrasse al giogo di Damasco perché Ioas d’Israele (ca. 859-845 a.E.V.) inflisse tre sconfitte alla Siria. (2Re 13:24, 25) Poi Geroboamo II d’Israele (ca. 844-804 a.E.V.) penetrò in territorio siro fino all’“entrata di Amat”, e “restituì Damasco e Amat a Giuda in Israele”. (2Re 14:23-28) In genere si pensa che ciò voglia dire che rese questi due regni tributari, come lo erano stati sotto Davide e Salomone. — 1Re 4:21.

*** it-1 p. 1048 Geroboamo ***
Tuttavia l’impresa più importante del suo regno fu la riconquista del territorio perso in precedenza. Adempiendo la profezia di Giona, Geroboamo ristabilì “la linea di confine d’Israele dall’entrata di Amat fino al mare dell’Araba [Mar Morto]”. Gli è attribuita anche la restituzione di “Damasco e Amat a Giuda in Israele”. (2Re 14:25-28) Questo può significare che Geroboamo impose un tributo ai regni di Damasco e di Amat, come era stato loro imposto dal regno di Giuda all’epoca di Davide e di Salomone. — Cfr. 2Sa 8:5-10; 1Re 4:21; 2Cr 8:4.

(2 RE 15:1)

“Nel ventisettesimo anno di Geroboamo re d’Israele, Azaria figlio di Amazia re di Giuda divenne re.”

*** it-2 pp. 1173-1174 Uzzia ***
Dopo la morte del padre, il sedicenne Uzzia fu acclamato re dalla popolazione di Giuda. (2Re 14:21; 2Cr 26:1) Tuttavia in 2 Re 15:1 si legge che Uzzia diventò re nel 27° anno di Geroboamo (II) re di Israele. Poiché questo collocherebbe l’inizio del regno di Uzzia circa 12 anni dopo la morte di suo padre, se ne deduce che “divenne re” in qualche senso particolare. Può darsi che nel 27° anno del re Geroboamo il regno delle due tribù di Giuda venisse liberato dalla sottomissione al regno settentrionale, sottomissione iniziata forse quando Ioas re di Israele aveva sconfitto Amazia padre di Uzzia. (2Cr 25:22-24) Quindi può darsi che Uzzia sia diventato re una seconda volta nel senso che si liberò dalla dominazione di Geroboamo (II) re di Israele.

(2 RE 15:5)

“Infine Geova piagò il re, ed egli continuò ad essere lebbroso fino al giorno della sua morte, e dimorava nella sua casa, esente da doveri, mentre Iotam figlio del re era [incaricato] sulla casa, giudicando il popolo del paese.”

*** w05 1/8 p. 11 par. 4 Punti notevoli del libro di Secondo Re ***
15:1-6: Perché Geova piagò Azaria (Uzzia, 15:6, nota in calce) con la lebbra? “Appena [Uzzia] si fu fortificato, il suo cuore si insuperbì . . . così che agì infedelmente contro Geova suo Dio ed entrò nel tempio di Geova per bruciare incenso sull’altare dell’incenso”. Quando i sacerdoti “tennero testa a Uzzia” e gli dissero di ‘uscire dal santuario’, Uzzia si infuriò con i sacerdoti e fu colpito dalla lebbra. — 2 Cronache 26:16-20.

(2 RE 15:16)

“Fu allora che Menaem abbatteva Tifsa e tutto ciò che era in essa e il suo territorio da Tirza in fuori, perché essa non aprì, ed egli l’abbatteva. Ne sventrò tutte le donne incinte.”

*** it-2 p. 251 Menaem ***
MENAEM
(Menaèm) [confortatore].
Figlio di Gadi che regnò per dieci anni su Israele a partire dal 790 a.E.V. circa. Saputo che Sallum aveva assassinato il re Zaccaria, Menaem da Tirza si recò a Samaria dove uccise l’assassino; quindi salì al trono. All’inizio del suo regno Menaem abbatté Tifsa “e tutto ciò che era in essa e il suo territorio da Tirza in fuori, perché essa non aprì”. Evidentemente la città si era rifiutata di aprirgli le porte. (LXX, Vg, Sy) La popolazione subì un trattamento durissimo: “[Menaem] sventrò tutte le donne incinte”. — 2Re 15:10, 13-17.

(2 RE 15:19)

“Pul re d’Assiria entrò nel paese. Di conseguenza Menaem diede a Pul mille talenti d’argento, affinché le sue mani fossero con lui per rafforzare il regno nella sua propria mano.”

*** si p. 69 par. 3 Libro biblico numero 12: 2 Re ***
Ci sono poi le iscrizioni del re assiro Tiglat-Pileser III (Pul), che nominano diversi re di Israele e di Giuda, fra cui Menaem, Acaz e Peca. — 15:19, 20; 16:5-8.

*** it-1 p. 232 Assiria ***
Tiglat-Pileser III. Il primo re assiro menzionato per nome nella Bibbia è Tiglat-Pileser III (2Re 15:29; 16:7, 10), chiamato anche “Pul” in 2 Re 15:19. In 1 Cronache 5:26 ricorrono entrambi i nomi e questo in passato ha indotto alcuni a considerarli due re diversi. Ma nella cosiddetta “Lista dei re babilonesi A” compare “Pulu”, a indicare che entrambi i nomi si riferiscono allo stesso individuo. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che questo re si chiamasse in origine Pul e avesse assunto il nome di Tiglat-Pileser una volta salito al trono d’Assiria.

*** it-1 p. 232 Assiria ***
Durante il regno di Menaem re d’Israele (ca. 790-781 a.E.V.) Tiglat-Pileser III invase il territorio del regno settentrionale. Menaem gli diede in pagamento mille talenti d’argento (10.260.000.000 di lire) e ottenne così il ritiro degli assiri. (2Re 15:19, 20)

*** it-2 p. 251 Menaem ***
Durante il suo regno il re Pul (Tiglat-Pileser III) invase Israele, e Menaem fu costretto a pagare a questo monarca assiro “mille talenti d’argento” (10.260.000.000 di lire), somma che si procurò imponendo una tassa di 50 sicli d’argento a ciascuno degli “uomini potenti e valorosi” di Israele. Poiché un talento d’argento equivaleva a circa 3.000 sicli, l’argento fu ottenuto da circa 60.000 uomini. Menaem diede l’argento al re d’Assiria “affinché le sue mani fossero con lui per rafforzare il regno nella sua propria mano”. Ricevuta la somma, Pul si ritirò dal paese. — 2Re 15:19, 20.

*** it-2 pp. 1110-1111 Tiglat-Pileser (III) ***
Questo re compare dapprima nella Bibbia come “Pul”. (2Re 15:19) Inoltre 1 Cronache 5:26 dichiara che Dio “eccitò lo spirito di Pul re d’Assiria e lo spirito di Tilgat-Pilneser re d’Assiria, così che portò in esilio” la popolazione di alcune tribù di Israele. Antichi documenti secolari riferiscono entrambi i nomi allo stesso personaggio: il nome “Pulu” ricorre nella cosiddetta “Lista dei re babilonesi A”, mentre nella “Cronaca sincronica” compare “Tukultiapilesharra” (Tiglat-Pileser). (Ancient Near Eastern Texts, a cura di J. B. Pritchard, 1974, pp. 272, 273) Pure degno di nota è il fatto che in ebraico, nel versetto appena citato, il verbo “portò” è al singolare, non al plurale. È opinione comune che “Pul” fosse il nome proprio del monarca e che egli abbia assunto il nome “Tiglat-Pileser” (nome di un precedente e famoso re assiro) quando ascese al trono.
Sembra che nella prima parte del suo regno Tiglat-Pileser III fosse impegnato a rafforzare le difese dell’impero lungo i confini S, E e N. Tuttavia sulla Siria e sulla Palestina a O presto si profilò la minacciosa ombra dell’Assiria.
Le iscrizioni assire fanno esplicita menzione di Azriau di Ia-ú-da-a-a (Giuda) in relazione a una campagna condotta da Tiglat-Pileser III in Siria. (Ancient Near Eastern Texts, cit., pp. 282, 283) Sembrerebbe un riferimento ad Azaria re di Giuda, più comunemente noto col nome di Uzzia (829-778 a.E.V.), ma la questione è controversa, perché secondo alcuni anche il piccolo regno di Samʼal in Siria era a volte chiamato Giuda. Le probabilità che il nome di un re pagano includesse il nome di Iah (forma abbreviata di Geova) e che questo re fosse contemporaneo di un omonimo re di Giuda sembrano minime; è pur vero che la Bibbia non menziona Tiglat-Pileser III in relazione ad Azaria (Uzzia), e che le iscrizioni assire sono in gran parte mutile.
Durante il regno di Menaem re d’Israele (ca. 790-781 a.E.V.), Tiglat-Pileser III (Pul) penetrò in Palestina e Menaem cercò di ingraziarselo pagandogli un tributo di “mille talenti d’argento” (10.260.000.000 di lire). Temporaneamente pacificato, Tiglat-Pileser ritirò il suo esercito. (2Re 15:19, 20) I documenti assiri menzionano Me-ni-hi-im-me (Menaem) insieme a Rezon (Rezin) di Damasco e Hiram di Tiro come vassalli di Tiglat-Pileser.
Successivamente, all’epoca di Acaz re di Giuda (761-746 a.E.V.), Peca re di Israele si alleò con Rezin re di Damasco e attaccò Giuda. (2Re 16:5, 6; Isa 7:1, 2) Nonostante l’assicurazione del profeta Isaia che in breve tempo i due regni alleati sarebbero scomparsi, il re Acaz preferì mandare del denaro a Tiglat-Pileser perché venisse in suo aiuto. (2Re 16:7, 8; Isa 7:7-16; 8:9-13) Un’iscrizione assira descrive il tributo pagato da Ia-ú-ha-zi (Ioacaz, o Acaz) di Giuda e da altri re della zona: “oro, argento, stagno, ferro, antimonio, abiti di lino con guarnizioni multicolori, abiti di (produzione) locale (fatti di) lana color porpora scura . . . ogni genere di oggetti sontuosi siano essi prodotto del mare o del continente, i prodotti (scelti) delle loro regioni, i tesori dei (loro) re, cavalli, muli (avvezzi al) giogo”. (Ancient Near Eastern Texts, cit., p. 282) L’aggressore assiro rispose all’invito di Acaz invadendo Israele, conquistando diverse città settentrionali e devastando le regioni di Galaad, Galilea e Neftali, portando molti in esilio. (2Re 15:29; 1Cr 5:6, 26) Damasco fu attaccata e conquistata dall’esercito assiro e il suo re, Rezin, fu ucciso. A Damasco Tiglat-Pileser III ricevette la visita di Acaz re di Giuda, venuto per esprimere gratitudine o sottomissione all’Assiria. — 2Re 16:9-12.
Isaia era stato ispirato a predire che Geova si sarebbe servito del re d’Assiria come di un “rasoio preso a nolo” per ‘radere’ il regno di Giuda. (Isa 7:17, 20) Sia che il “rasoio preso a nolo” si riferisse personalmente a Tiglat-Pileser III, che era stato assoldato da Acaz, o no, la Bibbia indica che egli causò grande afflizione al re di Giuda e che il prezzo pagato da Acaz “non gli fu di nessun aiuto”. (2Cr 28:20, 21) Ciò può aver segnato la fase iniziale dell’‘inondazione’ o invasione assira di Giuda, che sarebbe ‘giunta fino al collo del regno’, come effettivamente accadde all’epoca di Ezechia. — Isa 8:5-8; 2Re 18:13, 14.
In alcune sue iscrizioni Tiglat-Pileser III dice a proposito del regno settentrionale di Israele: “Essi abbatterono il loro re Peca (Pa-qa-ha) e io costituii Oshea (A-ú-si-ʼ) re su di loro. Ricevetti da loro 10 talenti d’oro [5.472.000.000 di lire], 1.000(?) talenti d’argento [10.260.000.000 di lire] come loro [tri]buto e li portai in Assiria”. (Ancient Near Eastern Texts, cit., p. 284) Così il re assiro si attribuisce il merito dell’assunzione del potere reale in Israele da parte di Oshea dopo la sua cospirazione per assassinare Peca, predecessore di Oshea (ca. 758 a.E.V.). — 2Re 15:30.

*** it-2 p. 1112 Tiglat-Pileser (III) ***
In 2 Cronache 28:16 si legge che Acaz mandò una delegazione ‘ai re d’Assiria perché lo aiutassero’. “Re” è al plurale nel testo masoretico, mentre è al singolare in altri manoscritti antichi e nella Settanta, per cui molte traduzioni si attengono al plurale ebraico. (ATE, Lu, NM, VR) Secondo alcuni studiosi qui il plurale indicherebbe semplicemente la somma maestà e grandezza attribuita a un unico monarca (Tiglat-Pileser III) quale “re dei re”. Comunque viene richiamata l’attenzione anche sulla vanagloriosa dichiarazione del monarca assiro riportata in Isaia 10:8: “Non sono i miei principi nello stesso tempo re?” È quindi possibile che il riferimento a “Pul re d’Assiria” (2Re 15:19) si possa applicare anche nel senso che prima di diventare il sovrano di tutto l’impero egli fosse il governante di una provincia assira.

*** w88 15/2 p. 26 La spietata Assiria, seconda grande potenza mondiale ***
Tiglat-Pileser III (chiamato anche Pul) è il primo re assiro menzionato per nome nella Bibbia. Invase il regno settentrionale d’Israele al tempo del re Menaem (791-780 a.E.V.). La Bibbia dice che Menaem gli pagò mille talenti d’argento perché si ritirasse. — 2 Re 15:19, 20.
Nei suoi propri annali, rinvenuti a Cala, Tiglat-Pileser conferma questo episodio biblico, dicendo: “Ricevetti un tributo da . . . Menaem di Samaria”.

(2 RE 15:20)

“Menaem tirò dunque fuori l’argento a spese d’Israele, a spese di tutti gli uomini potenti e valorosi, per dare al re d’Assiria cinquanta sicli d’argento per ciascun uomo. Allora il re d’Assiria se ne tornò, e non rimase là nel paese.”

*** it-2 p. 251 Menaem ***
Durante il suo regno il re Pul (Tiglat-Pileser III) invase Israele, e Menaem fu costretto a pagare a questo monarca assiro “mille talenti d’argento” (10.260.000.000 di lire), somma che si procurò imponendo una tassa di 50 sicli d’argento a ciascuno degli “uomini potenti e valorosi” di Israele. Poiché un talento d’argento equivaleva a circa 3.000 sicli, l’argento fu ottenuto da circa 60.000 uomini. Menaem diede l’argento al re d’Assiria “affinché le sue mani fossero con lui per rafforzare il regno nella sua propria mano”. Ricevuta la somma, Pul si ritirò dal paese. — 2Re 15:19, 20.

(2 RE 15:29)

“Ai giorni di Peca re d’Israele, Tiglat-Pileser re d’Assiria venne e prendeva Ijon e Abel-Bet-Maaca e Ianoa e Chedes e Hazor e Galaad e la Galilea, tutto il paese di Neftali, e li portava in esilio in Assiria.”

*** it-1 p. 22 Abel-Bet-Maaca ***
Durante il regno di Peca, Abel di Bet-Maaca fu conquistata da Tiglat-Pileser III re d’Assiria, e gli abitanti vennero mandati in esilio. (2Re 15:29) Questa città, chiamata nei testi assiri Abilakka, compare fra le iscrizioni di Tiglat-Pileser III nell’elenco delle città da lui conquistate.

*** it-1 p. 45 Acaz ***
In quanto ai “sessantacinque anni” di Isaia 7:8, cioè il periodo in cui Efraim sarebbe stato “frantumato”, un commentario biblico afferma: “Una prima deportazione d’Israele avvenne nel giro di un anno o due da questo momento [in cui fu pronunciata la profezia di Isaia], sotto Tiglat-Pileser (2 Re 15. 29). Una seconda durante il regno di Oshea, sotto Salmaneser (2 Re 17. 1-6), circa vent’anni dopo. Ma la deportazione finale che diede il ‘colpo di grazia’ a Israele così che non fosse più ‘un popolo’, accompagnata dall’insediamento di stranieri in Samaria, avvenne sotto Esar-Addon, che deportò anche Manasse, re di Giuda, nel ventiduesimo anno del suo regno, sessantacinque anni dopo che era stata pronunciata questa profezia (cfr. Esdra 4.2, 3, 10 con 2 Re 17.24; 2 Cronache 33.11)”. — Jamieson, Fausset e Brown, Commentary on the Whole Bible.

*** it-1 p. 444 Cattività ***
Quando Peca re d’Israele regnava in Samaria (ca. 778-759 a.E.V.), Pul re d’Assiria (Tiglat-Pileser III) mosse contro Israele, conquistò una vasta regione al N e ne deportò gli abitanti nelle parti orientali dell’impero. (2Re 15:29)

*** it-2 p. 511 Peca ***
In quello stesso periodo, pare, Tiglat-Pileser conquistò anche Galaad, la Galilea e Neftali e diverse città del settentrione di Israele. (2Re 15:29) In seguito Oshea, figlio di Ela, uccise Peca e diventò re di Israele. — 2Re 15:30.
Un’iscrizione frammentaria di Tiglat-Pileser III parla della sua campagna contro Israele: “Tutti i suoi abitanti (e) i loro beni portai in Assiria. Deposero il loro re Peca (Pa-qa-ha) e io misi Oshea (A-ú-siʼ) come re su di loro”. — Ancient Near Eastern Texts, a cura di J. B. Pritchard, 1974, p. 284.

(2 RE 15:30)

“Infine Oshea figlio di Ela formò una cospirazione contro Peca figlio di Remalia e lo colpì e lo mise a morte; ed egli regnava in luogo di lui nel ventesimo anno di Iotam figlio di Uzzia.”

*** it-2 p. 42 Iotam ***
Poiché Iotam regnò solo 16 anni, il “ventesimo anno di Iotam” menzionato in 2 Re 15:30 deve evidentemente intendersi come il 20° anno da quando egli divenne re, cioè il quarto anno del regno di Acaz. Può darsi che a questo punto lo scrittore di 2 Re abbia preferito non menzionare Acaz successore di Iotam perché doveva ancora fornire alcuni particolari relativi al regno di Iotam.

*** it-2 p. 453 Oshea ***
In 2 Re 15:30 si legge che Oshea mise a morte Peca e cominciò a regnare al posto suo “nel ventesimo anno di Iotam”. Poiché Iotam re di Giuda regnò solo 16 anni (2Re 15:32, 33; 2Cr 27:1, 8), questa data potrebbe riferirsi al 20° anno dall’inizio del regno di Iotam, che in effetti sarebbe il quarto anno del regno di Acaz successore di Iotam. — Vedi IOTAM n. 3.

*** it-2 p. 511 Peca ***
In quello stesso periodo, pare, Tiglat-Pileser conquistò anche Galaad, la Galilea e Neftali e diverse città del settentrione di Israele. (2Re 15:29) In seguito Oshea, figlio di Ela, uccise Peca e diventò re di Israele. — 2Re 15:30.
Un’iscrizione frammentaria di Tiglat-Pileser III parla della sua campagna contro Israele: “Tutti i suoi abitanti (e) i loro beni portai in Assiria. Deposero il loro re Peca (Pa-qa-ha) e io misi Oshea (A-ú-siʼ) come re su di loro”. — Ancient Near Eastern Texts, a cura di J. B. Pritchard, 1974, p. 284.

*** it-2 p. 1111 Tiglat-Pileser (III) ***
In alcune sue iscrizioni Tiglat-Pileser III dice a proposito del regno settentrionale di Israele: “Essi abbatterono il loro re Peca (Pa-qa-ha) e io costituii Oshea (A-ú-si-ʼ) re su di loro. Ricevetti da loro 10 talenti d’oro [5.472.000.000 di lire], 1.000(?) talenti d’argento [10.260.000.000 di lire] come loro [tri]buto e li portai in Assiria”. (Ancient Near Eastern Texts, cit., p. 284) Così il re assiro si attribuisce il merito dell’assunzione del potere reale in Israele da parte di Oshea dopo la sua cospirazione per assassinare Peca, predecessore di Oshea (ca. 758 a.E.V.). — 2Re 15:30.

(2 RE 15:35)

“Solo che non scomparvero gli alti luoghi. Il popolo sacrificava e faceva ancora fumo di sacrificio sugli alti luoghi. Fu lui a edificare la porta superiore della casa di Geova.”

*** it-2 p. 615 Porta ***
“Porta superiore della casa di Geova”. Questa poteva essere una porta che immetteva nel cortile interno, forse la “nuova porta di Geova”, dove fu processato Geremia; lì inoltre Baruc, segretario di Geremia, lesse il rotolo davanti al popolo. (Ger 26:10; 36:10) Può darsi che Geremia l’abbia chiamata “nuova porta” perché non era antica come le altre; forse si trattava della “porta superiore della casa di Geova” costruita dal re Iotam. — 2Re 15:32, 35; 2Cr 27:3.

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