Studio della “Torre di Guardia” ‒ Settimana del 4 maggio

“Così ti è piaciuto fare”: informazioni per studio personale

SOLO TESTI BIBLICI


(Atti 4:13) Or vedendo essi la franchezza di Pietro e Giovanni, e avendo compreso che erano uomini illetterati e comuni, si meravigliavano. E riconoscevano a loro riguardo che erano stati con Gesù;
(Marco 6:3) Questo è il falegname, il figlio di Maria, e il fratello di Giacomo e Giuseppe e Giuda e Simone, non è vero? E le sue sorelle sono qui con noi, non è così?” E inciampavano in lui.
(Luca 10:1) 10 Dopo queste cose il Signore designò altri settanta e li mandò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo in cui egli stesso stava per andare.
(Luca 10:17-21) Quindi i settanta tornarono con gioia, dicendo: “Signore, anche i demoni ci sono sottoposti con l’uso del tuo nome”. 18 Allora egli disse loro: “Vedevo Satana già caduto dal cielo come un lampo. 19 Ecco, vi ho dato l’autorità di calpestare serpenti e scorpioni, e su tutta la potenza del nemico, e nulla vi farà alcun danno. 20 Tuttavia, non rallegratevi di questo, che gli spiriti vi siano sottoposti, ma rallegratevi perché i vostri nomi sono stati scritti nei cieli”. 21 In quella stessa ora esultò nello spirito santo e disse: “Ti lodo pubblicamente, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai attentamente nascosto queste cose ai saggi e agli intellettuali, e le hai rivelate ai bambini. Sì, Padre, perché così ti è piaciuto fare.
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(Matteo 11:25, 26) In quel tempo Gesù prese la parola, dicendo: “Ti lodo pubblicamente, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai saggi e agli intellettuali e le hai rivelate ai bambini. 26 Sì, Padre, perché così ti è piaciuto fare.
(Matteo 18:1-4) 18 In quell’ora i discepoli si avvicinarono a Gesù e dissero: “Chi è realmente il più grande nel regno dei cieli?” Ed egli, chiamato a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro, 3 e disse: “Veramente vi dico: A meno che non vi convertiate e non diveniate come bambini, non entrerete affatto nel regno dei cieli. 4 Perciò, chi si umilia come questo bambino è il più grande nel regno dei cieli;
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(Giobbe 10:1) 10 “La mia anima prova certamente disgusto della mia vita. Darò certamente sfogo alla mia preoccupazione circa me stesso. Parlerò, sì, nell’amarezza della mia anima!
(Proverbi 8:6) Ascoltate, poiché parlo delle cose più importanti, e le mie labbra si aprono intorno alla rettitudine.
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(Matteo 24:45-47) “Chi è realmente lo schiavo fedele e discreto che il suo signore ha costituito sopra i propri domestici per dar loro il cibo a suo tempo? 46 Felice quello schiavo se il suo signore, arrivando, lo troverà a fare così! 47 Veramente vi dico: Lo costituirà sopra tutti i suoi averi.
(Giovanni 10:16) “E ho altre pecore, che non sono di questo ovile; anche quelle devo condurre, ed esse ascolteranno la mia voce, e diverranno un solo gregge, un solo pastore.
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(Matteo 12:39, 40) Rispondendo, egli disse loro: “Una generazione malvagia e adultera va in cerca di un segno, ma non le sarà dato nessun segno eccetto il segno del profeta Giona. 40 Poiché come Giona fu nel ventre del grosso pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo sarà nel cuore della terra tre giorni e tre notti.
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(Galati 4:22-26) Per esempio, è scritto che Abraamo ebbe due figli, uno dalla serva e uno dalla donna libera; 23 ma quello della serva fu effettivamente generato secondo la carne, l’altro della donna libera mediante una promessa. 24 Queste cose costituiscono un dramma simbolico; poiché queste [donne] significano due patti, l’uno, del monte Sinai, che genera figli per la schiavitù, e che è Agar. 25 Ora questa Agar significa il Sinai, un monte dell’Arabia, e corrisponde alla Gerusalemme d’oggi, poiché è in schiavitù con i suoi figli. 26 Ma la Gerusalemme di sopra è libera, ed essa è nostra madre.
(Ebrei 9:23-25) Perciò era necessario che le rappresentazioni tipiche delle cose nei cieli fossero purificate con questi mezzi, ma le cose celesti stesse con sacrifici che sono migliori di tali sacrifici. 24 Poiché Cristo entrò non in un luogo santo fatto con mani, che è una copia della realtà, ma nel cielo stesso, per comparire ora dinanzi alla persona di Dio per noi. 25 E non è per offrire se stesso spesso, come in realtà il sommo sacerdote entra nel luogo santo di anno in anno con sangue non suo.
(Ebrei 10:1) 10 Poiché siccome la Legge ha un’ombra delle buone cose avvenire, ma non la sostanza stessa delle cose, [gli uomini] non possono mai con gli stessi sacrifici che si offrono continuamente di anno in anno rendere perfetti quelli che si accostano.

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