Studio Biblico di Congregazione ‒ Settimana del 18 maggio

Studiare le informazioni per il libro: Accostiamoci a Geova

cl cap. 24 §§ 18-21, riquadro a p. 249 (30 min)

CAPITOLO 24

NIENTE PUÒ “SEPARARCI DALL’AMORE DI DIO”


18, 19. (a) Qual è il modo più profondo in cui Geova dimostra il suo amore per noi, e cosa indica che lo fa personalmente? (b) In che modo la Bibbia ci assicura che Geova è un ascoltatore che ha molta empatia?

18 Forse è grazie al privilegio della preghiera che sentiamo l’amore di Geova Dio nel modo più profondo. La Bibbia ci invita a ‘pregarlo incessantemente’. (1 Tessalonicesi 5:17) Egli ascolta. Viene perfino chiamato l’“Uditore di preghiera”. (Salmo 65:2) Non ha delegato questo compito a nessun altro, neanche al Figlio. Pensate: il Creatore dell’universo ci esorta ad accostarci a lui in preghiera, con libertà di parola. E che tipo di ascoltatore è? Freddo, impassibile, indifferente? Tutt’altro.
par. 18 (1 Tess. 5:17) Pregate incessantemente.
par. 18 (Sal. 65:2) O Uditore di preghiera, sì, a te verranno persone di ogni carne.

19 Geova ha molta empatia. Che cos’è l’empatia? Un fedele cristiano avanti negli anni ebbe a dire: “Empatia è provare il tuo dolore nel mio cuore”. Geova è davvero afflitto dal nostro dolore? A proposito delle sofferenze del suo popolo, gli israeliti, leggiamo: “Durante tutta la loro angustia fu angustioso per lui”. (Isaia 63:9) Non solo vedeva i loro guai, ma provava compassione per loro. Con quanta intensità la provi è illustrato dalle parole che lui stesso rivolge ai suoi servitori: “Chi tocca voi tocca la pupilla del mio occhio”.* (Zaccaria 2:8) Come deve essere doloroso! Sì, Geova prova compassione per noi. Quando soffriamo, soffre.
par. 19 (Isa. 63:9) Durante tutta la loro angustia fu angustioso per lui. E il suo proprio messaggero personale li salvò. Nel suo amore e nella sua compassione egli stesso li ricomprò, e li sollevava e li portava tutti i giorni di molto tempo fa.
par. 19 (Zacc. 2:8) Poiché Geova degli eserciti ha detto questo: ‘Dietro alla gloria mi ha mandato alle nazioni che vi spogliavano; poiché chi tocca voi tocca la pupilla del mio occhio.

par. 19 Alcune traduzioni qui fanno intendere che chi tocca il popolo di Dio tocca il proprio occhio oppure l’occhio di Israele, e non l’occhio di Dio. Questo errore fu introdotto da alcuni copisti che, volendo arbitrariamente emendare questo passo da loro giudicato irriverente, offuscarono l’intensità dell’empatia di Geova.

20. Se vogliamo ubbidire al consiglio che si trova in Romani 12:3, quale concetto poco equilibrato dobbiamo evitare?

(Rom. 12:3) Poiché per l’immeritata benignità datami dico a ognuno che è fra voi di non pensare di sé più di quanto sia necessario pensare; ma di pensare in modo da avere una mente sana, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha distribuito.
20 Nessun cristiano equilibrato considererebbe una simile prova della stima e dell’amore di Dio una scusa per essere orgoglioso o egotista. L’apostolo Paolo scrisse: “Per l’immeritata benignità datami dico a ognuno che è fra voi di non pensare di sé più di quanto sia necessario pensare; ma di pensare in modo da avere una mente sana, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha distribuito”. (Romani 12:3) Un’altra traduzione dice: “Dico a ciascuno di voi di non sopravvalutarsi, ma di valutarsi invece nel modo giusto, secondo la misura della fede che Dio gli ha dato”. (Parola del Signore) Quindi, pur crogiolandoci al calore dell’amore del nostro Padre celeste, vogliamo essere sensati e ricordare che non ci guadagniamo né ci meritiamo l’amore di Dio. — Luca 17:10.
par. 20 (Rom. 12:3) Poiché per l’immeritata benignità datami dico a ognuno che è fra voi di non pensare di sé più di quanto sia necessario pensare; ma di pensare in modo da avere una mente sana, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha distribuito.
par. 20 (Luca 17:10) Così anche voi, quando avete fatto tutte le cose assegnatevi, dite: ‘Siamo schiavi buoni a nulla. Abbiamo fatto ciò che dovevamo fare’”.

21. Quali menzogne sataniche dobbiamo respingere sempre, e con quale verità divina possiamo continuare a rassicurare il nostro cuore?

21 Ciascuno di noi faccia tutto il possibile per respingere tutte le menzogne di Satana, inclusa quella che non meritiamo di essere apprezzati e amati. Se le esperienze avute nella vita ci hanno insegnato a vederci come un ostacolo tanto imponente che neanche l’immenso amore di Dio riesce a superare, o a considerare le nostre buone opere troppo insignificanti per essere notate dai suoi occhi onniveggenti, o i nostri peccati troppo enormi perché la morte del suo prezioso Figlio li possa coprire, ci è stata insegnata una menzogna. Respingiamo simili menzogne con tutto il cuore! Continuiamo a rassicurare il nostro cuore con la verità espressa dalle ispirate parole di Paolo: “Sono convinto che né morte né vita né angeli né governi né cose presenti né cose avvenire né potenze né altezza né profondità né alcun’altra creazione potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore”. — Romani 8:38, 39.
par. 21 (Rom. 8:38, 39) Poiché sono convinto che né morte né vita né angeli né governi né cose presenti né cose avvenire né potenze 39 né altezza né profondità né alcun’altra creazione potrà separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù nostro Signore.

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