Studio Biblico di Congregazione ‒ Settimana del 13 aprile

Studiare le informazioni per il libro: Accostiamoci a Geova

cl cap. 23 §§ 1-9 (30 min)


CAPITOLO 23

“Egli per primo amò noi”


1-3. Quali sono alcuni fattori che resero la morte di Gesù diversa da ogni altra nella storia?

QUASI 2.000 anni fa, in un giorno di primavera un uomo innocente subì un processo, fu condannato per reati che non aveva mai commesso e poi fu torturato e ucciso. Non fu la prima esecuzione capitale crudele e ingiusta della storia e, purtroppo, non fu neanche l’ultima. Eppure quella non fu una morte qualunque.

2 Mentre nelle ultime ore di agonia quell’uomo soffriva, il cielo stesso rivelò l’importanza dell’avvenimento. Benché fosse mezzogiorno, le tenebre calarono improvvisamente sul paese. Come disse uno storico, “la luce del sole venne a mancare”. (Luca 23:44, 45) Poi, appena prima di esalare l’ultimo respiro, l’uomo pronunciò queste parole indimenticabili: “È compiuto!” In effetti, sacrificando la sua vita, portò a termine qualcosa di meraviglioso. Il suo sacrificio fu il massimo atto di amore che sia mai stato compiuto da un essere umano. — Giovanni 15:13;19:30.
par. 2 (Luca 23:44, 45) Ed ora era circa la sesta ora, eppure le tenebre scesero su tutta la terra fino alla nona ora, 45 perché la luce del sole venne a mancare; quindi la cortina del santuario si squarciò nel mezzo.
par. 2 (Giov. 15:13) Nessuno ha amore più grande di questo, che qualcuno ceda la sua anima a favore dei suoi amici.
par. 2 (Giov. 19:30) Quando ebbe dunque ricevuto il vino acido, Gesù disse: “È compiuto!” e, chinando la testa, rese lo spirito.

3 Quell’uomo, naturalmente, era Gesù Cristo. Le sue sofferenze e la sua morte in quel triste giorno, il 14 nisan del 33 E.V., sono ben note. Tuttavia è stato spesso ignorato un fatto importante. Per quanto Gesù soffrisse intensamente, qualcun altro soffrì ancora di più. Infatti quel giorno qualcuno fece un sacrificio ancora maggiore: il massimo atto di amore mai compiuto nell’universo. Di cosa si tratta? La risposta costituisce l’introduzione appropriata al soggetto più importante di tutti: l’amore di Geova.

Il più grande atto di amore


4. Come mai un soldato romano si rese conto che Gesù non era un uomo comune, e quale conclusione trasse?

4 Il centurione romano presente all’esecuzione rimase stupito sia per le tenebre che precedettero la morte di Gesù che per il violento terremoto che la seguì, e disse: “Certamente questo era il Figlio di Dio”. (Matteo 27:54) Gesù non era certo un uomo comune. Quel soldato aveva aiutato a mettere a morte il Figlio unigenito dell’Iddio Altissimo! Quanto era caro questo Figlio a suo Padre?
par. 4 (Matt. 27:54) Ma l’ufficiale dell’esercito e quelli che facevano con lui la guardia a Gesù, quando videro il terremoto e le cose accadute, provarono moltissimo timore e dissero: “Certamente questo era il Figlio di Dio”.

5. Come si potrebbe illustrare l’enormità del tempo che Geova e suo Figlio trascorsero insieme in cielo?

5 La Bibbia definisce Gesù “il primogenito di tutta la creazione”. (Colossesi 1:15) Pensate, il Figlio di Geova esisteva prima dell’universo fisico. Per quanto tempo il Padre e il Figlio erano stati insieme? Alcuni scienziati calcolano che l’universo abbia 13 miliardi di anni. Riuscite a immaginare un tempo così lungo? Per dare un’idea dell’età dell’universo secondo le stime degli scienziati, un planetario espone una linea del tempo lunga 110 metri. Quando i visitatori vi passano davanti, ogni passo che fanno corrisponde a circa 75 milioni di anni. Alla fine di questa linea tutta la storia dell’umanità è rappresentata da un unico tratto dello spessore di un capello. Eppure, anche se questa stima fosse corretta, l’intera linea del tempo non sarebbe abbastanza lunga per rappresentare la durata della vita del Figlio di Geova. Che attività svolse in tutto quel tempo?
par. 5 (Col. 1:15) Egli è l’immagine dell’invisibile Iddio, il primogenito di tutta la creazione;

6. (a) Che attività svolse il Figlio di Geova durante la sua esistenza preumana? (b) Che specie di vincolo esiste fra Geova e il Figlio?

6 Il Figlio era felice di servire quale “artefice” accanto al Padre. (Proverbi 8:30) La Bibbia dice: “Senza [il Figlio] neppure una cosa è venuta all’esistenza”. (Giovanni 1:3) Quindi Geova e il Figlio operarono insieme per portare all’esistenza tutte le altre cose. Che momenti felici, emozionanti! Molti converranno che l’amore fra padre e figlio è straordinariamente forte. E l’amore “è un perfetto vincolo d’unione”. (Colossesi 3:14) Chi di noi può immaginare quanto sia potente un vincolo che esiste da un periodo di tempo così lungo? Chiaramente Geova Dio e suo Figlio sono uniti dal più forte vincolo di amore che si sia mai formato.
par. 6 (Prov. 8:30) allora ero accanto a lui come un artefice, ed ero colui del quale egli specialmente si deliziava di giorno in giorno, allietandomi io dinanzi a lui in ogni tempo,
par. 6 (Giov. 1:3) Tutte le cose son venute all’esistenza per mezzo di lui, e senza di lui neppure una cosa è venuta all’esistenza. Ciò che è venuto all’esistenza
par. 6 (Col. 3:14) Ma, oltre a tutte queste cose, [rivestitevi d’]amore, poiché è un perfetto vincolo d’unione.

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