Déjà vu, una trappola di memoria

Si stima che l'80% delle persone hanno mai sperimentato la sensazione di aver vissuto e conoscere, pertanto, una situazione che, in realtà, è di nuova per loro. Questo fenomeno ha un nome: paramnesia, sebbene colloquialmente vuol dire la parola francese déjà vu (già visto), ideato dal filosofo e ricercatore gallico Émile Boirac alla fine del XIX secolo.
Ma, perché c'è questo tipo di ripetizione del passato? Quali sono le cause di déjà vu? Sono state stabilite molte ipotesi in proposito, dal atti dell'infanzia - memorizzati nell'inconscio - che emergono quando la persona è in un ambiente simile, alla memoria di un sogno, un film, o un'immagine descritta in un libro che è la birra nel contesto attuale, o anche una risposta dall'inconscio, che acquisisce un'esperienza fino a rendere il sé cosciente eQuando questo accade, l'esperienza è già memorizzato nella memoria, e la consapevole auto-identifica come se fosse una memoria.
Inoltre, naturalmente, che sono alla ricerca di spiegazioni paranormale di déjà vu e in questo caso si riferisce a tali esperienze di vite passate, tornando brevemente alla mente quando il soggetto è in luoghi o situazioni simili o uguali a quelli in cui presumibilmente ha vissuto nella sua altra vita.

Déjà vu: che cosa dice la scienza

Una delle spiegazioni che i neurologi hanno dato a questi episodi è che il cervello si concentra su un particolare della scena che il soggetto sta vivendo, come un suono, odore o la visione di un oggetto, e la familiarità di questo particolare dettaglio provoca una confusione tra il passato e il presente per una frazione di secondoabbastanza per farti sentire che già ha vissuto la stessa situazione di prima.
Déjà vu è inoltre ha epilessia correlate, poiché molti pazienti hanno sperimentato questo fenomeno prima e dopo un grippaggio. L'epilessia è caratterizzata da un'alterazione della funzione del cervello e molte persone possono soffrire di forma lieve di essa senza saperlo. In tal caso è spesso si manifestano come piccole assenze, in cui si può produrre un lieve divario nell'interpretazione del tempo e così promuovere il senso di déjà vu.
Déjà vu inoltre è stato associato con l'epilessia, perché molti pazienti hanno sperimentato questo fenomeno prima e dopo aver subito un sequestro
Alcuni ricercatori sostengono che, avendo i due emisferi cerebrali differenti, anche se lavorano insieme, quando uno di loro la situazione che viviamo in una frazione di secondo prima di altro emisfero, ci sarebbe quella sensazione di familiarità caratteristica déjà vu.
Un'altra teoria simile spiega il déjà vu , sulla base dell'esistenza di due diversi canali in memoria; uno per recuperare le informazioni memorizzate e un altro di familiarità che, quando attivato indipendentemente, nel soggetto che provoca la sensazione di un'esperienza che ha già vissuto.
Scienza di teorie diverse, sì, ma finora, non ha trovato una spiegazione unica e universale di questo fenomeno; la verità è che è vero, e la maggior parte delle persone sperimenteranno, almeno una volta nella loro vita.
Articolo contribuito per scopi didattici
Salute e Benessere

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