Punti notevoli di Numeri 30, 31, 32

Punti Notevoli Della Lettura Della Bibbia ‒ Numeri 30, 31, 32

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Punti notevoli del libro di Numeri 30-32

*** w04 1/8 p. 27 par. 3 Punti notevoli del libro di Numeri ***
30:6-8: Un cristiano può annullare i voti della propria moglie? Per quanto riguarda i voti, ora Geova tratta singolarmente con i suoi adoratori. Per esempio, la dedicazione a Geova è un voto personale. (Galati 6:5) Il marito non ha la facoltà di revocare o annullare tale voto. La moglie, comunque, dovrebbe astenersi dal fare un voto che è in contrasto con la Parola di Dio o con i doveri che ha verso il marito.

*** w10 1/7 pp. 16-17 Aprì il suo cuore a Dio ***
La mattina dopo Anna tornò al tabernacolo con Elcana. Probabilmente gli aveva detto della sua richiesta e dell’impegno che aveva preso, visto che secondo la Legge mosaica il marito aveva diritto di annullare un voto fatto a sua insaputa dalla moglie. (Numeri 30:10-15) Ma quell’uomo fedele non lo annullò. Anzi, prima di prendere la via del ritorno lui e Anna adorarono Geova al tabernacolo insieme.

*** g93 8/10 p. 8 Come possiamo proteggere i nostri figli? ***
Non limitate questo addestramento a una sola chiacchierata. I bambini hanno bisogno che le cose vengano ripetute spesso. Decidete voi fino a che punto è bene essere espliciti, ma siate costanti.
Accertatevi, ad esempio, di prevenire qualsiasi tentativo da parte di qualche malintenzionato di stringere un patto segreto. I bambini dovrebbero sapere che non è mai giusto che un adulto chieda loro di non rivelare un segreto al papà o alla mamma. Rassicurateli che è sempre bene che raccontino tutto, anche se hanno promesso di non farlo. (Confronta Numeri 30:12, 16). Alcuni che abusano sessualmente dei bambini li ricattano se sanno che hanno trasgredito a qualche regola della famiglia. Il loro ragionamento è: “Non dirò a nessuno quello che hai fatto se tu non dirai a nessuno quello che faccio io”. Perciò i bambini devono sapere che anche in casi del genere i genitori non se la prenderanno mai con loro se riferiranno quello che sta succedendo. Parlando con i genitori non si rischia nulla.
I bambini dovrebbero anche saper resistere alle minacce. Alcuni molestatori hanno ucciso piccoli animali di fronte a un bambino minacciando di fare la stessa cosa ai suoi genitori. Altri hanno avvertito la loro vittima che avrebbero abusato dei suoi fratellini o delle sue sorelline. Perciò insegnate ai vostri figli a smascherare sempre chi abusa di loro, per quanto terribili possano essere le sue minacce.

*** w10 15/11 pp. 20-21 Presentiamo a Geova la nostra offerta ***
QUANDO qualcuno vi mostra bontà, cosa fate in segno di apprezzamento per il suo gesto? Notate cosa fecero i comandanti militari d’Israele per dimostrare la loro gratitudine al termine di un conflitto armato con i madianiti. La battaglia si era combattuta dopo che Israele aveva peccato in relazione al Baal di Peor. Dio aveva dato al suo popolo la vittoria, e le spoglie erano state divise tra i 12.000 soldati e il resto degli israeliti. Ora, seguendo le indicazioni di Geova, i soldati diedero una certa parte della loro porzione ai sacerdoti e gli altri israeliti fecero lo stesso con i leviti. — Num. 31:1-5, 25-30.
I comandanti militari, però, vollero fare qualcosa di più. Dissero a Mosè: “I tuoi servitori hanno fatto la somma degli uomini di guerra che sono ai nostri ordini e risulta che di noi non ne manca nemmeno uno”. Decisero di presentare oro e diversi ornamenti come offerta a Geova. Nel complesso il peso degli ornamenti d’oro ammontò a 190 chili. — Num. 31:49-54.
Oggi molti sono spinti a dimostrare in maniera simile il loro apprezzamento per ciò che Geova ha fatto per loro. E non sono solo i servitori di Dio a manifestare tali sentimenti. Si pensi per esempio all’autista di un pullman che durante l’assemblea internazionale tenuta a Bologna nel 2009, la mattina accompagnava i fratelli allo stadio e a fine giornata li andava a prendere. Poiché era una persona squisita e guidava in modo tranquillo, i passeggeri, in segno di ringraziamento, decisero di scrivergli un bigliettino a cui acclusero una mancia e il libro Cosa insegna realmente la Bibbia? Dal canto suo l’autista disse: “Il biglietto e il libro li accetto volentieri ma i soldi ve li restituisco perché desidero contribuire affinché possiate continuare a fare l’opera che state facendo. Anche se non sono testimone di Geova voglio contribuire anche io perché si vede che fate le cose con passione e amore”.
Un modo per dimostrare la nostra gratitudine per ciò che Geova ha fatto per noi è fare contribuzioni per l’opera mondiale dei testimoni di Geova. (Matt. 24:14) L’accluso riquadro mostra alcuni modi in cui possiamo fare questo.

*** w02 1/10 p. 21 par. 16 Coltivate l’ubbidienza mentre si avvicina la fine ***
16 I cristiani di Pergamo e di Tiatira furono lodati per la loro integrità, la loro perseveranza e il loro zelo. (Rivelazione 2:12, 13, 18, 19) Tuttavia risentivano dell’influenza di alcuni che manifestavano l’empio spirito di Balaam e di Izebel, personaggi che mediante l’immoralità sessuale e il culto di Baal avevano esercitato un’influenza corruttrice sull’antico Israele. (Numeri 31:16; 1 Re 16:30, 31; Rivelazione 2:14, 16, 20-23) Che dire del nostro tempo, del “giorno del Signore”? Si notano le stesse influenze negative? Sì, perché l’immoralità è di gran lunga la principale causa di disassociazione fra il popolo di Dio. Com’è dunque importante evitare la compagnia di tutte quelle persone che — dentro e fuori la congregazione — esercitano un’influenza moralmente corruttrice! (1 Corinti 5:9-11; 15:33) Quelli che vogliono essere sudditi ubbidienti di Silo rifiutano anche le forme di svago discutibili, come pure la pornografia su carta e su Internet. — Amos 5:15; Matteo 5:28, 29.

*** w98 15/1 p. 15 parr. 8-9 Continuate a camminare con Dio ***
8 Oggi cosa potrebbe far cadere una persona in un simile laccio? Sebbene sappia che l’immoralità sessuale è una cosa grave, se non riconosce che anche confidare in se stessi è pericoloso può finire per trovarsi in una situazione dove l’allettamento a fare il male ha il sopravvento sulla ragione. — Proverbi 7:6-9, 21, 22; 14:16.
9 Detto semplicemente, la Parola di Dio ci avverte di non ingannarci pensando di essere così forti che le cattive compagnie non ci corromperanno. Questo include il vedere programmi televisivi che danno risalto alla vita di persone immorali e il guardare riviste che suscitano desideri immorali. (1 Corinti 10:11, 12; 15:33) Anche stare insieme a compagni di fede nelle circostanze sbagliate può portare a seri problemi. L’attrazione fra i sessi è forte. Con amorevole sollecitudine l’organizzazione di Geova ha quindi avvertito di non isolarsi e appartarsi con qualcuno dell’altro sesso con cui non si è sposati o che non è un familiare. Per continuare a camminare con Dio, dobbiamo evitare il laccio del confidare in noi stessi e dare ascolto ai consigli ammonitori che egli ci dà. — Salmo 85:8.

*** w99 1/4 p. 15 parr. 5-6 Vita dopo la morte: Cosa dice la Bibbia? ***
5 Fatto interessante, nella Bibbia la parola “anima” non si riferisce solo agli esseri umani, ma anche agli animali. Per esempio, nel descrivere la creazione delle creature marine, Genesi 1:20 dice che Dio comandò: “Brulichino le acque di un brulichio di anime viventi”. E nel successivo giorno creativo Dio disse: “Produca la terra anime viventi secondo le loro specie, animale domestico e animale che si muove e bestia selvaggia della terra secondo la sua specie”. — Genesi 1:24; confronta Numeri 31:28.
6 Quindi nella Bibbia la parola “anima” si può riferire a una creatura umana o animale o alla vita di una persona o di un animale. (Vedi il riquadro sopra). La definizione biblica di anima è semplice, coerente e libera dalle complicate filosofie e superstizioni umane. Detto questo, la successiva domanda da porsi è: Secondo la Bibbia, cosa accade all’anima alla morte?

*** w97 1/9 p. 17 par. 18 Guardatevi dai falsi maestri! ***
18 Pietro osserva che, nonostante la resistenza oppostagli dalla sua stessa asina, Balaam “amò il compenso dell’ingiustizia” a tal punto che non rinunciò alla sua “folle condotta” nemmeno davanti a quel fatto straordinario. (2 Pietro 2:15, 16) Che malvagità! Guai a tutti coloro che, come Balaam, cercano di corrompere i servitori di Dio tentandoli perché commettano immoralità! Per la sua empietà Balaam perse la vita, a indicare ciò che accadrà a tutti coloro che seguono il suo sentiero. — Numeri 31:8.

*** w97 15/8 p. 27 Perché riferire ciò che è male? ***
Quando gli anziani vengono a sapere di una grave trasgressione, si rivolgono alla persona in questione per darle l’aiuto e la correzione necessari. È responsabilità degli anziani giudicare tali persone all’interno della congregazione cristiana. Vigilando sulla condizione spirituale della congregazione, essi aiutano e ammoniscono chiunque compia un’azione sbagliata o poco saggia. — 1 Corinti 5:12, 13; 2 Timoteo 4:2; 1 Pietro 5:1, 2.
Ma che dovresti fare se non sei un anziano e vieni a sapere che un altro cristiano ha commesso una grave trasgressione? La Legge che Geova diede alla nazione di Israele ci dà delle indicazioni. La Legge diceva che se uno era testimone di atti di apostasia, sedizione, omicidio o certi altri reati gravi, aveva la responsabilità di riferirli e di testimoniare al riguardo. Levitico 5:1 dichiara: “Ora nel caso che un’anima pecchi in quanto ha udito maledire in pubblico ed è testimone o l’ha visto o è venuta a saperlo, se non lo riferisce, allora deve rispondere del suo errore”. — Confronta Deuteronomio 13:6-8; Ester 6:2; Proverbi 29:24.

*** w96 15/1 p. 15 par. 2 Le pecore di Geova hanno bisogno di tenera cura ***
2 Quali beneficiari della sua tenera cura, possiamo dire con il salmista: “Servite Geova con allegrezza. Entrate dinanzi a lui con grido di gioia. Riconoscete che Geova è Dio. È lui che ci ha fatti, e non noi stessi. Noi siamo il suo popolo e le pecore del suo pascolo”. (Salmo 100:2, 3) Sì, ci sentiamo gioiosi e sicuri. È come se fossimo al sicuro da feroci predatori in un ovile dalle robuste mura di pietra. — Numeri 32:16; 1 Samuele 24:3; Sofonia 2:6.

*** w93 15/11 p. 14 par. 13 Camminate con coraggio nelle vie di Geova ***
13 I coraggiosi Giosuè e Caleb dimostrarono che si può camminare nelle vie di Dio. ‘Seguirono Geova pienamente’. (Numeri 32:12) Giosuè e Caleb furono tra i 12 uomini mandati in ricognizione nella Terra Promessa. Temendo gli abitanti, dieci di questi esploratori cercarono di dissuadere Israele dall’entrare in Canaan. Invece Giosuè e Caleb dissero coraggiosamente: “Se Geova ha provato diletto in noi, certamente ci introdurrà in quel paese e ce lo darà, un paese dove scorre latte e miele. Solo non vi ribellate contro Geova; e voi, non temete il popolo del paese, poiché sono pane per noi. Il loro riparo si è ritirato di sopra a loro, e Geova è con noi. Non li temete”. (Numeri 14:8, 9) Mancando di fede e di coraggio, quella generazione di israeliti non entrò mai nella Terra Promessa. Ma Giosuè e Caleb, insieme alla nuova generazione, vi entrarono.

*** w04 1/6 p. 15 parr. 4-5 Benedetti coloro che danno gloria a Dio ***
4 Prima di entrare nella Terra Promessa i componenti della tribù israelita di Gad chiesero il permesso di stabilirsi nel territorio ricco di pascoli a est del Giordano. (Numeri 32:1-5) Vivere in quel luogo avrebbe comportato serie difficoltà. Le tribù che avrebbero abitato a ovest sarebbero state protette dalla valle del Giordano, una barriera naturale contro le invasioni militari. (Giosuè 3:13-17) Dei paesi a est del Giordano, invece, George Adam Smith dice: “Si estendono tutti sul grande altopiano arabico, praticamente senza alcuna barriera intermedia. Perciò sono sempre stati esposti alle invasioni di nomadi affamati, che arrivano in gruppi ogni anno in cerca di pascoli”. — The Historical Geography of the Holy Land.
5 Cosa avrebbero fatto i componenti della tribù di Gad trovandosi costantemente sotto pressione? Secoli prima, nella profezia che pronunciò in punto di morte, il loro antenato Giacobbe aveva detto: “In quanto a Gad, l’assalirà una banda di predoni, ma egli assalirà l’estrema retroguardia”. (Genesi 49:19) A prima vista queste parole possono sembrare pessimistiche. In realtà equivalevano a un comando: i gaditi dovevano contrattaccare. Giacobbe assicurò loro che se l’avessero fatto, avrebbero costretto i predoni a un’umiliante ritirata e ne avrebbero inseguito l’estrema retroguardia.

Riferimenti consultati: Watchtower Library 2013 CD‒ROM

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