Proteggete i bambini dagli incidenti

PAOLO aveva nove settimane quando accadde. L’avevo messo a giacere sul nostro letto quando mi ricordai che dovevo fare qualche cosa in cucina. Non vi ero ancora arrivata che udii un tonfo.
“Fui presa dal timore finché alcuni secondi dopo i suoi strilli non mi fecero capire che era vivo. Quando giunsi nella stanza da letto, era sul pavimento. Era rotolato fino alla sponda del letto ed era caduto, qualche cosa che non avevo sognato mai che facesse in quel grande letto a due piazze. E aveva solo due mesi!
“Esaminatolo, provai sollievo non trovando nessun osso rotto. Salvo un piccolo bernoccolo che si formò da una parte della testa, poco tempo dopo era perfettamente normale. Ciò nondimeno, chiamai il medico e mi fu detto che probabilmente sarebbe stato bene ma doveva essere osservato per scorgere qualsiasi segno di lesione interna. Posso aggiungere che i giorni seguenti furono i più lunghi della mia vita.
“Per fortuna, Paolo non ebbe dalla caduta nessun durevole effetto dannoso. Ma ancora rabbrividisco al pensiero di quanto potesse finire tragicamente. E tutto era accaduto così presto! L’avevo lasciato per meno di un minuto. Ora comprendo che questo è tutto quello che ci vuole perché si verifichi un grave incidente”.
Questa esperienza è solo una delle molte che capitano a milioni di bambini ogni giorno e ne fanno morire più di 10.000 l’anno nei soli Stati Uniti. Infatti, muoiono più bambini per gli incidenti che per cancro, polmonite e malformazioni congenite insieme. Tuttavia, gli esperti della sicurezza infantile stimano che fino a nove incidenti di bambini su dieci potrebbero esser prevenuti.

Quando e perché si verificano incidenti

Gli incidenti non accadono semplicemente. Ciascuno è causato da qualche cosa. Possono avvenire in qualsiasi luogo e in qualsiasi tempo. Quando qualcuno è stato negligente, può accadere un incidente. Sorge la domanda: Che cosa si può fare per evitare la maggioranza d’essi?
È utile sapere che molti incidenti dei bambini si verificano fra le 16 e le 20 durante la settimana. Allora le madri sono di solito occupate a preparare pasti e sono distolte da altre faccende. Allora i bambini possono non essere sorvegliati così strettamente come in altre ore. La fine della settimana, nelle prime ore del mattino si hanno periodi di pericolo. Molti genitori dormono fino a tardi in quei giorni e i bambini possono esser liberi di indagare e mettersi in difficoltà. I genitori che si rendono conto di queste tendenze possono disporre di indirizzare in tali ore l’energia dei bambini ad attività costruttive.
Un altro aiuto è quello di sapere perché si verifica la maggior parte degli incidenti. Molti si chiedono perché alcuni bambini li evitano e altri li hanno ripetute volte. È stato riscontrato che i bambini che tendono ad avere incidenti sono di solito più attivi, irrequieti, impulsivi e insicuri. I bambini che non hanno incidenti sono in genere più timidi, sottomessi e di solito vengono da un gruppo familiare più strettamente unito. Sembra anche che i “semplici” avvenimenti e difficoltà di ogni giorno facciano avvenire la maggioranza degli incidenti: una minore infermità di un componente della famiglia; un genitore molto stanco, ansioso e distratto; un ragazzo preoccupato, nervoso e molto affamato. Questi e altri avvenimenti creano l’ambiente per molti incidenti.

Pericoli per i bambini

Nell’infanzia, il bambino è per la maggior parte del tempo a casa, così che questo è il luogo dove naturalmente gli accadranno gli incidenti. In seguito, quando si avventurerà all’aperto, gli si presenteranno nuovi pericoli. Ci saranno vie, automobili, traffico e scuola. I genitori possono prevedere questi nuovi pericoli mentre il bambino cresce, preparandolo a superarli.
Prima, concentriamoci però su quello che si può fare per proteggere in particolare i bambini piccoli, giacché dipendono completamente dagli adulti.
CADUTE: Milioni di piccoli si feriscono ogni anno cadendo nella casa e intorno alla casa. Dall’esperienza narrata sopra, potete capire com’è necessario assicurarsi che il bambino non sia mai lasciato solo su un luogo alto da cui possa cadere. Le cadute dai letti degli adulti sono la causa di un’alta percentuale di gravi ferite dei bambini, essendovi i maschi più soggetti delle femmine. Anche i lettini per bambini con le sponde alte, quantunque siano considerati i luoghi più sicuri per i bambini, possono contenere pericoli nascosti. Li ha il vostro? Sono le sponde sempre alzate così che il bambino non possa cadere? Sono le sbarre coperte di gomma per evitare le ferite alla testa, e lo spazio fra di esse è tale che la sua testa non vi rimanga impigliata dentro?
USTIONI E ANNEGAMENTI: Le madri provano prima la temperatura dell’acqua per il bagno del bambino e poi gli fanno il bagno, e del suo latte prima di dargli da mangiare. Esse comprendono il pericolo che qualche cosa possa essere troppo calda di fuori o di dentro. Tuttavia alcune madri, mentre evitano di ustionare i loro bambini, li espongono all’annegamento. Molti bambini son lasciati da soli nella vasca da bagno, e in tenera età. Sembra che non ci sia nessuna valida ragione per lasciare un bambino incustodito nell’acqua nemmeno per un minuto. Come disse una madre: “Nessuna telefonata è per me abbastanza importante da lasciare il bambino nella vasca da bagno per un istante o in qualsiasi luogo non sicuro. Se è realmente importante, telefoneranno di nuovo”. Per evitare qualsiasi incidente del genere, molte madri portano i bambini con sé ogni volta che devono rispondere al telefono o alla porta.
SOFFOCAMENTO E INGESTIONE DI OGGETTI ESTRANEI: Si dovrebbe aver cura di evitare che il bambino soffochi nel letto a causa di lenzuola o coperte, di sacchetti di plastica o di cuscini. Inoltre, una delle prime e primarie funzioni del bambino — quella di inghiottire — potrebbe essere pericolosa. Minuscoli oggetti come spilli, grani, bottoni e strumenti acuminati dovrebbero sempre tenersi lontani dal bambino. Nessun sonaglio o altro giocattolo dovrebbe mai esser più piccolo della sua bocca. Una volta che il bambino ha afferrato qualche cosa con le sue piccole mani, la cosa successiva che farà sarà di succhiarla e quindi, se potrà, d’inghiottirla. Non avete teso un dito a un bambino solo perché egli lo afferrasse fermamente portandoselo prontamente verso la bocca? Ora, semplicemente immaginate che il vostro dito sia qualche oggetto dannoso. Per buona ragione s’è fatto riferimento ai bambini come ad “aspirapolvere umani”!

Pericoli per i bambini ai primi passi

Quando il bambino ha circa due anni, è giunto all’età d’indagare. Egli non è più confinato al suo lettino e al suo girello. Ora ficca il suo nasino in altre parti della casa, e dev’esser sorvegliato anche più attentamente di prima.
Naturalmente, è ancora soggetto a ustioni e cadute, ma sotto diversi aspetti. Ora può arrivare sopra la sua testa e tirarsi addosso cose che scottano. O con la nuova spinta che ha trovato nelle sue gambette, può essere in grado d’arrampicarsi su sedie e altri mobili, in modo da sporgersi dalle finestre o da ispezionare dispense, cassette del pronto soccorso, armadi e un gran numero di altre cose. Gli oggetti dannosi si devono mettere a posto e chiudere a chiave lontano dalla vista dei suoi occhi indagatori e dalle sue mani.
I piccoli soprammobili delicati, sparsi per ornamento in tutta la casa, si devono ora rivalutare come potenziali pericoli e alcuni si devono togliere per la sua sicurezza. Egli ha ora un’età pericolosa: non è più impotente e del tutto dipendente da voi, né abbastanza grande che possiate ragionare veramente con lui. Sì, questo è il periodo in cui dovete stargli un passo avanti per la sua sicurezza.
Ora che vi può seguire di stanza in stanza, la cucina diviene più pericolosa della stanza da letto. Potrebbe esser seduto in cucina, giocando innocentemente con pignatte e padelle eppure esser circondato dal pericolo. Un bambino di due anni non conosce la differenza fra un’innocua scatola di cereali secchi e una scatola contenente detergente. Mentre lo spazio sotto il lavandino può sembrare dunque un buon posto per riporvi i detergenti, pomice, e simili, NON lo è se avete bambini piccoli. Il bambino inghiottirà quasi ogni cosa, perfino cose che puzzano o hanno cattivo sapore. La sua innata curiosità spesso ha il sopravvento su di lui, perché un modo in cui impara è quello d’investigare l’ignoto. I genitori che capiscono questa naturale tendenza a sperimentare possono allontanare la difficoltà prima che accada.
Un’altra minaccia è quella delle ustioni. Il cattivo uso del fuoco, e dei fiammiferi in particolare, sono in cima alla lista degli incidenti del gruppo dai tre ai cinque anni. Chi non ha letto con orrore vari racconti nei giornali intorno a piccoli bambini che si sono malamente ustionati e perfino uccisi perché giocavano con i fiammiferi? Gli adulti sanno che gli incendi possono essere assai distruttivi. Ma per i piccoli bambini le fiamme sono affascinanti da guardare. E vorranno giocare con i fiammiferi anche quando sarà stato loro proibito. Spetta a voi, genitore, far capire loro i pericoli in modo che se ne rendano conto. Ma anche questo potrebbe non essere abbastanza. Perciò, tenete gli oggetti infiammabili, compresi i fiammiferi, dove i bambini non possono arrivare.
Oltre un milione di bambini son soccorsi ogni anno negli Stati Uniti per avvelenamento incidentale. Ogni avvelenamento incidentale rappresenta un errore umano. Significa che qualche adulto è stato negligente e un bambino ne è la vittima. Negli Stati Uniti ci sono più di 500 Centri per il Controllo dei Veleni, che ricevono ogni giorno molte chiamate urgenti. Questi centri possono provvedere presto ai genitori le informazioni essenziali per telefono, quando i bambini hanno ingerito qualche veleno. Essi possono dire esattamente quale azione compiere o quale antidoto usare per quasi ogni specie di veleno inghiottito.
I genitori dovrebbero analizzare quanti veleni hanno nella loro casa. Pensate che la vostra sia comparativamente sicura? Pensate a questo: si stima che ci siano circa 25.000 veleni potenziali disponibili nei negozi! Su di essi non si deve apporre l’etichetta “veleno” per esserlo. Della grande varietà, l’aspirina è la più comune, essendo la causa di circa il 25 per cento dei decessi per avvelenamento. Altri veleni comuni sono insetticidi, candeggina, detergenti e preparati per lucidare i mobili. Questi sono articoli sicuri quando sono usati dagli adulti, ma si possono paragonare al tritolo quando sono nelle mani di un bambino.
Le medicine del tipo delle caramelle per bambini hanno creato nuovi pericoli. A volte si dice ai bambini che tali medicine sono “caramelle”. Per cui, quando il bambino vuole altre “caramelle” cerca la bottiglia. Benché in ciascuna pillola la dose per bambini sia ridotta, i risultati possono essere disastrosi se il bambino ne prende troppe.
Certo, nessuna madre vuole essere deliberatamente trascurata coi veleni. Molte decidono di levarli dalla cassetta del pronto soccorso o dalla mensola della cucina, ma continuano a posporlo. Quando fu l’ultima volta che gettaste via tutte le vostre medicine, i vostri barattoli di vernice e smacchiatori vecchi? Vi accontentate semplicemente di buttarli nel secchio dell’immondizia? Un bambino non ci penserà due volte a frugare nel secchio dell’immondizia o perfino nel vaso del gabinetto quando non lo osservate. Le medicine e i liquidi si dovrebbero buttare nello scarico e fatti sparire. I barattoli dovrebbero essere schiacciati se possibile e tolti subito di mezzo.

Disciplina: strumento di sicurezza

La disciplina è un forte ed efficace strumento che i genitori possiedono per proteggere i loro figli. Quando s’insegna a un bambino di raccogliere i suoi giocattoli, impara le prime norme essenziali della sicurezza infantile.
Un altro aspetto della disciplina è il linguaggio che usate e la comunicazione che avete con i vostri figli. A volte devono istantaneamente ubbidire alle vostre parole per loro protezione completa. Vi ubbidiscono i vostri figli? Riscontrate di dover urlare o strillare prima che le vostre parole siano osservate? Forse vi trovate a dire “no” nella maggior parte del tempo. Se “no” è usato troppo spesso, può perdere la sua efficacia nelle vere emergenze. Per esempio, quando dite a vostra figlia di non toccare la stufa perché scotta e la ustionerà, la tocca lo stesso? Ella non dovrebbe imparare questo solo dall’esperienza. L’ubbidienza completa è a volte necessaria anche se il bambino non capisce pienamente in quel tempo la ragione.
Per raggiungere questa mèta, molti genitori trovano utile evitar di dare sempre comandi quando possono chiedere qualche cosa al bambino. “Raccogli per piacere i tuoi giocattoli” è più spesso osservato che non un comando aspro. Potete quindi usare parole di comando quando c’è la minaccia di vero pericolo. Ma se si danno comandi per ogni cosa trascurabile, possono non essere osservati in situazioni pericolose.
Ogniqualvolta è necessario dare un comando, la vostra maniera d’impartirlo dovrebbe essere calma ma ferma. Il tono della vostra voce dovrebbe avere infallibilmente un tono di “PERICOLO”, richiedendo ubbidienza e senza indugio! Allora le vostre azioni, accompagnate dalle vostre parole, riceveranno la necessaria attenzione. Questo può richiedere molto addestramento, e perfino sculacciate, ma col passar del tempo i comandi che potrete dover dare saranno più presto osservati.
Abbiamo considerato alcune cose di cui i genitori possono esser consci nel loro ruolo di protettori. Comunque, abbiamo solo scalfito la superficie, giacché abbiamo trattato primariamente di piccoli e di bambini ai primi passi. Gli incidenti accadono pure ai fanciulli e ai ragazzi che vanno a scuola.

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