Studio della “Torre di Guardia” ‒ Settimana del 30 Marzo

Esiste davvero l’amore eterno?: informazioni per studio personale

SOLO TESTI BIBLICI


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(Ecclesiaste 7:26-29) e trovavo: Più amara della morte [trovavo] la donna che è essa stessa reti da caccia e il cui cuore è reti a strascico [e] le cui mani sono ceppi. Uno è buono dinanzi al [vero] Dio se le sfugge, ma pecca se è catturato da lei. 27 “Vedi, ho trovato questo”, disse il congregatore, “una cosa [presa] dopo l’altra, per trovare il sunto, 28 che la mia anima ha cercato di continuo, ma non ho trovato. Fra mille ho trovato un uomo, ma una donna fra tutte queste non l’ho trovata. 29 Vedi, solo questo ho trovato, che il [vero] Dio fece il genere umano retto, ma essi stessi han cercato molti piani”.
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(Il Cantico dei Cantici 8:6) “Ponimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio; perché l’amore è forte come la morte, l’insistere sull’esclusiva devozione è così inflessibile come lo Sceol. Il suo divampare è come il divampare del fuoco, la fiamma di Iah.
(Genesi 1:26, 27) E Dio proseguì, dicendo: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza, e tengano sottoposti i pesci del mare e le creature volatili dei cieli e gli animali domestici e tutta la terra e ogni animale che si muove sopra la terra”. 27 E Dio creava l’uomo a sua immagine, lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.
(Genesi 2:21-23) Perciò Geova Dio fece cadere sull’uomo un profondo sonno e, mentre dormiva, prese una delle sue costole e chiuse quindi la carne sul posto d’essa. 22 E Geova Dio edificava dalla costola che aveva preso dall’uomo una donna e la conduceva all’uomo. 23 Allora l’uomo disse: “Questa è finalmente osso delle mie ossa E carne della mia carne. Questa sarà chiamata Donna, Perché dall’uomo questa è stata tratta”.
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(Il Cantico dei Cantici 1:4-14) Attirami con te; corriamo. Il re mi ha condotta nelle sue stanze interne! Gioiamo e rallegriamoci in te. Menzioniamo le tue espressioni di tenerezza più del vino. Meritatamente ti hanno amato. 5 “Sono nera, ma avvenente, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Chedar, [tuttavia] come i teli di tenda di Salomone. 6 Non guardatemi perché sono bruna, perché mi ha scorto il sole. I figli della mia propria madre si adirarono con me; mi nominarono custode delle vigne, [benché] la mia vigna, quella che era mia, io non la custodissi. 7 “Dichiarami, sì, o tu che la mia anima ha amato, dove pasci, dove fai giacere il gregge a mezzogiorno. Perché mai dovrei divenire io come una donna avvolta nel lutto fra i branchi dei tuoi compagni?” 8 “Se non lo sai da te stessa, o bellissima fra le donne, esci tu stessa nelle orme del gregge e pascola le tue caprette accanto ai tabernacoli dei pastori”. 9 “A una mia cavalla nei carri di Faraone ti ho assomigliato, o mia compagna. 10 Le tue guance sono piacevoli fra le trecce dei capelli, il tuo collo in una filza di grani. 11 Ti faremo cerchietti d’oro, insieme a borchie d’argento”. 12 “Finché il re è alla sua tavola rotonda il mio proprio spigonardo ha emanato la sua fragranza. 13 Come un sacchetto di mirra è per me il mio caro; fra le mie mammelle passerà la notte. 14 Il mio caro è per me come un mazzo di henna, fra le vigne di En-Ghedi”.
(Il Cantico dei Cantici 1:15-17) “Ecco, sei bella, o mia compagna. Ecco, sei bella. I tuoi occhi son [quelli delle] colombe”. 16 “Ecco, sei bello, mio caro, anche piacevole. Pure il nostro divano è di fogliame. 17 Le travi della nostra grande casa sono cedri, i nostri correnti sono ginepri.
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(Il Cantico dei Cantici 4:1-5) 4 “Ecco, sei bella, o mia compagna. Ecco, sei bella. I tuoi occhi son [quelli delle] colombe, dietro il tuo velo. I tuoi capelli sono come un branco di capre che sono scese saltellando dalla regione montagnosa di Galaad. I tuoi denti sono come un branco di [pecore] appena tosate che sono salite dalla lavatura, le quali tutte portano gemelli, non avendo nessuna fra loro perduto i suoi piccoli. 3 Le tue labbra sono proprio come un filo scarlatto, e il tuo parlare è gradevole. Come uno spicchio di melagrana sono le tue tempie dietro il tuo velo. 4 Il tuo collo è simile alla torre di Davide, edificata in strati di pietre, su cui sono appesi mille scudi, tutti gli scudi circolari degli uomini potenti. 5 Le tue due mammelle sono come due piccoli, i gemelli di una gazzella, che pascono tra i gigli”.
(Il Cantico dei Cantici 4:8, 9) Con me dal Libano, o sposa, con me dal Libano voglia tu venire. Voglia tu scendere dalla cima dell’Antilibano, dalla cima del Senir, sì, dell’Ermon, dalle tane dei leoni, dai monti dei leopardi. 9 Mi hai fatto battere il cuore, o mia sorella, [mia] sposa, mi hai fatto battere il cuore per uno dei tuoi occhi, per un ciondolo della tua collana.
(Il Cantico dei Cantici 6:4-7) “Sei bella, o mia compagna, come Città Piacevole, avvenente come Gerusalemme, tremenda come compagnie radunate intorno a vessilli. 5 Allontana i tuoi occhi d’innanzi a me, poiché essi stessi mi hanno allarmato. I tuoi capelli sono come un branco di capre che sono scese saltellando da Galaad. 6 I tuoi denti sono come un branco di pecore che sono salite dalla lavatura, le quali tutte portano gemelli, non avendo nessuna fra loro perduto i suoi piccoli. 7 Come uno spicchio di melagrana sono le tue tempie dietro il tuo velo.
(Il Cantico dei Cantici 7:1-10) 7 “Come sono belli i tuoi passi nei [tuoi] sandali, o figlia volenterosa! Le curve delle tue cosce sono come ornamenti, opera delle mani di un artista. Il tuo ombelico è una coppa rotonda. Non [vi] manchi vino mischiato. Il tuo ventre è un mucchio di frumento, cinto di gigli. 3 Le tue due mammelle sono come due piccoli, i gemelli di una gazzella. 4 Il tuo collo è come una torre d’avorio. I tuoi occhi sono come le piscine di Esbon, presso la porta di Bat-Rabbim. Il tuo naso è come la torre del Libano, che guarda verso Damasco. 5 La tua testa su di te è come il Carmelo, e la chioma della tua testa è come lana tinta di porpora rossiccia. Il re è avvinto dalle ondulazioni. 6 Come sei bella, e come sei piacevole, o ragazza amata, fra gli squisiti diletti! 7 Questa tua statura somiglia in effetti a una palma, e le tue mammelle a grappoli di datteri. 8 Ho detto: ‘Salirò sulla palma, per afferrarne i grappoli di datteri’. E, ti prego, le tue mammelle siano come i grappoli della vite, e la fragranza del tuo naso come le mele, 9 e il tuo palato come il miglior vino che va giù diritto per il mio caro, scorrendo con dolcezza sulle labbra di quelli che dormono”. 10 “Io sono del mio caro, e la sua brama è verso di me.
(Il Cantico dei Cantici 8:14) “Fuggi, mio caro, e renditi come la gazzella o come il cerbiatto sui monti degli aromi”.

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